(Mega n.° 148 - Ottobre 2009)
In questo e in un successivo articolo di Raffaele De Fazio torniamo a parlare, con più calma e in modo più approfondito, dello storico accordo in seguito al quale la Walt Disney Company ha annunciato l'acquisto del quaranta per cento di Marvel Entertainment, diventandone principale azionista e, di fatto, proprietaria.




A rendere estremamente appetibile la Marvel per la Disney è stata, senz'altro, la svolta cinematografica che si è concretizzata nel Duemila, quando Hollywood si è impadronita dei supereroi per proporli in una serie di film dal successo clamoroso e sempre crescente. Così, nel 2008 la Marvel - che, durante gli anni Novanta, aveva conosciuto persino l'onta della bancarotta controllata - ha ottenuto un utile aziendale di ben duecentosei milioni di dollari (con una crescita del quarantasette per cento rispetto all'anno prima) e un fatturato di seicentosettantasei milioni. E sono state proprio queste cifre a spingere la Disney all'acquisto, col dichiarato obiettivo di esaltare ulteriormente popolarità e ricchezza dei personaggi, producendo direttamente i kolossal cinematografici oggi concessi, di volta in volta, a Sony, Twentieth Century Fox, Paramount; ma anche con la prospettiva - che potrebbe essere rivoluzionaria - di riscrivere le coordinate dell'universo del cinema e delle serie di animazione, tradizionale e digitale, abbinando le qualità dei propri artisti con il fascino dei supereroi marvelliani: basti pensare, in tal senso, a quali possibili capolavori potrebbero uscire dagli Studi Pixar, tenuto conto anche di come, finora, non siano mai stati realizzati lungometraggi cinematografici in animazione con l'Uomo Ragno, gli X-Men e gli altri personaggi Marvel.

E proprio la Warner Bros., appena una settimana dopo l'annuncio dell'operazione Disney-Marvel, è passata al contrattacco deciso, trasformando la sua sussidiaria DC Comics in una vera e propria divisione interna, ribattezzata DC Entertainment e meglio integrata nelle strategie complessive della Warner (a dirigerla è stata chiamata la veterana Diane Nelson, già responsabile del successo planetario dei film di Harry Potter). "L'obiettivo della mossa - ha confermato Barry Meyer, amministratore delegato Warner - è di valorizzare pienamente la forza e il valore del brand DC attraverso tutti i media e le piattaforme a disposizione del gruppo Warner. Così, DC Entertainment avrà il compito di integrarsi ancor più in profondità con l'offerta Warner, dando il suo contributo all'esperienza, già consolidata, dei Warner Studios nel costruire e portare avanti i marchi e stabilire quali siano i titoli chiave nell'ambito delle proprietà DC da rendere fattori di crescita per tutta l'azienda, comprendendo ogni tipo di prodotto, dai lungometraggi alla televisione, da prodotti interattivi alle piattaforme che si rivolgono in maniera diretta al consumatore".
Insomma, nei prossimi anni gli appassionati ne vedranno delle belle. E tra i due colossi si preannuncia una "battaglia", che sarà combattuta sui "terreni" dei comics, del cinema, della televisione, dei videogames e di Internet.