Ebbene sì, dopo undici anni Joe Quesada (qui nella foto) lascia la carica di editor-in-chief per diventare creative editor del gruppo Marvel: una carica che ha più a che vedere con lo sfruttamento del brand Marvel in altri media che con l'aspetto puramente editoriale della casa editrice. Il suo sostituto è Axel Alonso, editor da anni in seno alla Marvel, per la quale ha gestito l'Universo Mutante e per un periodo Amazing Spiderman. Ma, oltre che per queste due ciofeche, io lo ricordo soprattutto come editor per la Vertigo di gioielli quali Preacher e 100 Bullets e come la persona che ha portato Garth Ennis sul Punitore. Insomma, sicuramente non è un pavido e spero che abbia un occhio di riguardo per i lettori più adulti del Marvel Universe.
Salutiamo dunque Quesada, il traghettatore della Marvel verso la Disney. Io lo ricorderò sempre nella sua versione "Sora Lella" al Comicon di Napoli mentre, uscendo dalla proiezione del film Daredevil assieme al mitico Gianni Tarquini del Forbidden Planet di Roma, alla domanda "Joe, ma te lo sapevi che faceva così schifo?" annuiva ridacchiando, forse già pregustando di fare al Marvel Universe quello che il regista aveva appena fatto all'Uomo senza Paura. Ma grazie comunque, Joe! Dopo tutto, abbiamo avuto Bendis e Brubaker su Devil, Morrison e Wheadon sugli X-Men, i Nextwave di Ellis, il Punitore di Ennis e tante piccole chicche assediate da illeggibili minkiate.
In chiusura, però, voglio ricordare una sua dichiarazione all'atto di insediarsi come cervellone della Casa delle Idee: "Ho intenzione di portare aria fresca nella Marvel. Finché ci sarò io alle redini non vedrete più quei ridicoli escamotage di uccidere un personaggio per poi farlo resuscitare pochi mesi dopo. Da oggi in poi, nel Marvel Universe chi è morto resta morto! Da oggi contano le idee!". Sappiamo tutti come è finita: ne ha resuscitati più lui di quel fricchettone di Nazareth!
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