lunedì 21 febbraio 2011

SCOOP DEL "MATTINO": ECCO IL NUOVO FILM DI GARRONE

Di Diego Del Pozzo
(Il Mattino - 18 febbraio 2011)

I reality show televisivi come il Grande fratello e la loro influenza sulle vite e le menti della gente comune saranno al centro del nuovo, attesissimo film di Matteo Garrone che, dopo la consacrazione internazionale del 2008 con Gomorra, ha scelto di girare nuovamente in Campania, regione nella quale, peraltro, aveva ambientato anche l'altro suo titolo più conosciuto e celebrato, L'imbalsamatore del 2002.
Rispetto a questi due film, però, il quarantaduenne regista romano (qui nella foto) ha deciso stavolta di alleggerire i toni della narrazione e di praticare il territorio della commedia, seppur graffiante e persino acida e un po' pulp. Per ora, il nuovo progetto s'intitola Big House, con chiaro riferimento alla "casa" televisiva del Big Brother, cioè il Grande fratello televisivo: magari, al momento della scelta definitiva, il titolo potrebbe anche essere italianizzato e trasformarsi in Grande casa. La produzione sarà firmata, come al solito, dalla Fandango, partner storica di Garrone, il quale dovrebbe iniziare le riprese nella seconda metà di maggio tra Napoli e l'area vesuviana. In questi giorni, infatti, alcuni location manager sono impegnati, col supporto dei tecnici della Film Commission Regione Campania, a fotografare luoghi e ambienti utili nel territorio compreso tra i comuni di San Giorgio a Cremano, Portici e Torre del Greco, sulla base delle indicazioni estremamente dettagliate del regista.
Ufficialmente, della misteriosissima trama non si sa ancora quasi nulla. Il film, però, dovrebbe raccontare la storia di un pescivendolo vesuviano, grandissimo appassionato dei reality show televisivi e fermamente convinto che, da un momento all'altro, toccherà a lui raggiungere la fama attraverso il piccolo schermo. Nel frattempo, influenzato da quella passione che rischia di trasformarsi in ossessione, inizia a comportarsi nella vita di tutti i giorni proprio come se fosse all'interno della famigerata "casa", iniziando ad atteggiarsi in maniera poco naturale e decisamente eccentrica. Il Big House del titolo, dunque, dovrebbe essere riferito proprio al fittizio reality show che Garrone inserirà nel film, ispirandosi chiaramente al Grande fratello della realtà televisiva di questi anni.
Per quanto riguarda i possibili attori protagonisti, si sa soltanto che dovranno essere un uomo e una donna di età compresa tra i trenta e i trentacinque anni, con accento napoletano e bei volti tipicamente mediterranei, meglio se ancora non troppo noti. Intanto, la settimana scorsa a Napoli si sono svolte le prime sessioni di casting per le comparse e i figuranti speciali, con la responsabile Marita D'Elia e alcuni assistenti di produzione che, in un paio di giorni, hanno "provinato" centinaia di aspiranti all'interno del Lanificio 25 a Porta Capuana. E ha destato parecchia curiosità, tra le centinaia di persone in fila provenienti da tutta la città e dall'hinterland, la presenza del cantante Franco Ricciardi, che sarebbe stato contattato direttamente dal regista come papabile per un ruolo di contorno. Ma tra la gente in attesa di un provino c'era davvero di tutto: studenti universitari, lavoratori precari, pensionati settantenni, ex comparse di Gomorra, giovani coppie di coniugi, disoccupati e, naturalmente, tanti attori in bilico tra semiprofessionismo e amatorialità (dalle comparsate nel serial La squadra alle recite nel teatrino della parrocchia) e persino qualche professionista che, in un momento di crisi come quello attuale, si accontenta anche di piccole partecipazioni pur di lavorare.
Qualche altra indicazione sui possibili contenuti del film arriva anche dall'interesse che hanno mostrato, la settimana scorsa, gli addetti al casting nei confronti di un piccolo gruppo di catechisti, proprio come se il requisito avesse una certa importanza per lo sviluppo della trama. Ciò che è certo, comunque, è che - archiviato per ora il progetto cinematografico dedicato alle figure di Lele Mora e Fabrizio Corona - Matteo Garrone si appresta a dire la sua sul sempre più stretto legame tra illusioni televisive e vita quotidiana nell'Italia d'inizio Terzo millennio.

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