domenica 25 luglio 2010

INTERVISTA A VALERIA GOLINO, NEO-REGISTA DI TALENTO

Di Diego Del Pozzo

Nei giorni scorsi ho intervistato per Il Mattino l'attrice e neo-regista Valeria Golino, in occasione della presentazione a Napoli del suo esordio registico, il bel cortometraggio Armandino e il Madre, che è stato selezionato per la sezione Pardi di domani del Festival del cinema di Locarno, dove sarà proiettato il 7 agosto. "Sono davvero felicissima - mi ha confidato Valeria - perché quella di Locarno è un'occasione importante, che potrebbe offrire ulteriore visibilità a questo corto".
Ma come ti sei trovata nel ruolo inedito di regista?
"Veramente a mio agio. Anzi, pensavo che fosse tutto molto più duro. Invece, se la regia è così voglio assolutamente proseguire in questa nuova esperienza".
Stai già lavorando a un nuovo progetto?
"Sto scrivendo il mio primo lungometraggio, assieme alle amiche sceneggiatrici Francesca Marciano e Valia Santella. Lo produrrò con la società che io e il mio compagno Riccardo Scamarcio abbiamo aperto insieme. A differenza del mio corto d'esordio, non sarà ambientato a Napoli e racconterà una vicenda dura e decisamente scomoda. Tra l'altro, credo che mi troverò meglio a dirigere un film lungo, perché il cortometraggio non è il mio formato narrativo ideale, in quanto non mi permette di poter raccontare storie lunghe andando più in profondità".
Quella di Armandino e il Madre, però, è una storia ben strutturata e narrativamente definita. Cosa porti con te di questa prima esperienza da regista?
"Sicuramente i volti e gli occhi dei bambini con i quali ho lavorato: cioè il vero Armandino - perché quella raccontata nel corto è una storia vera - e il dolcissimo Denis che ho scelto per interpretarlo. Poi, le suggestioni di un luogo molto cinematografico come il museo Madre, perfettamente inserito nel tessuto connettivo della città. Qui è avvenuta una magia, perché l'idea di ambientare il corto nel museo è stata mia, ma la storia del piccolo Armandino e di suo fratello maggiore Roberto mi è letteralmente sbattuta addosso, fuoriuscendo dalla realtà del quartiere per conquistarmi all'istante".
Il tuo cortometraggio è un'operazione interessante anche dal punto di vista produttivo, soprattutto in un momento economicamente difficile per l'industria cinematografica italiana. Hai mai provato imbarazzo per esser stata finanziata da un pastificio?
"Assolutamente no, anzi. Il pastificio storico Garofalo, che già da qualche anno sta investendo nel cinema italiano, ha scelto un modo elegante per crearsi un ritorno d'immagine e lo ha fatto senza mai chiedermi nulla se non di ambientare a Napoli, che peraltro è la mia città, il film. Credo che in un momento come quello attuale tanti altri imprenditori privati potrebbero seguire il loro esempio e finanziare cultura".
Cosa ti aspetta dopo la presenza a Locarno col tuo corto?
"Oltre a dedicarmi con Riccardo alla progettazione del mio primo lungometraggio, sarò presente come attrice in due film che si vedranno ai festival di Venezia e Roma. Al Lido, infatti, sarò la protagonista del cortometraggio Come un soffio, diretto da Michela Cescon, anche lei attrice, tra gli altri per Matteo Garrone e Marco Bellocchio. Alla rassegna della capitale, invece, parteciperò con Laria di Valerio Jalongo, nel quale ho il ruolo di una insegnante che, assieme al collega interpretato da Vincenzo Amato, scopre il talento musicale di un ragazzo che frequenta una scuola in una periferia difficile".
Hai in cantiere anche qualche progetto all’estero?
"Ho terminato venerdì in Francia le riprese di Le baiser papillon, il primo film della regista franco-senegalese Karine Silla, che peraltro è la compagna di Vincent Perez. Proprio Vincent è il protagonista maschile, accanto a me e ad altri interpreti di rango come Cecile de France, Elsa Zylberstein, Jalil Lespert e Gérard Depardieu. Io interpreto Billie, una donna in apparenza felice, con un bel marito, due figli, un lavoro di restauratrice che la soddisfa. Purtroppo, però, Billie scopre di essere affetta da un male che non perdona e che, ovviamente, le cambia l'esistenza".
Alla proiezione napoletana, tenutasi proprio all'interno del museo Madre, Valeria è intervenuta assieme al compagno Riccardo Scamarcio. Pertanto, la coppia ha avuto modo di dividersi equamente gli entusiasmi della platea maschile e di quella femminile, nel corso di una serata organizzata in maniera impeccabile e perfettamente riuscita.

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