(Il Mattino - 16 gennaio 2011)
Sul set di Terry Gilliam, invece, Cirasola sta aiutando Zangardi a realizzare quello che, una volta ultimato, sarà molto più di un semplice backstage, per configurarsi come vero e proprio ritratto a tutto tondo del cineasta originario di Minneapolis ma ormai naturalizzato inglese da molti anni. Tonino Zangardi, infatti, integrerà il materiale girato durante le riprese di The Wholly Family con una lunga video-intervista allo stesso Gilliam, da realizzare proprio oggi nell'albergo napoletano che ospita gli uffici della produzione. "Ma nel documentario - racconta Zangardi - ci saranno anche spezzoni tratti dai film di Terry, che ha dimostrato grande disponibilità verso il progetto. Ne verrà fuori un vero e proprio special su una tra le figure più influenti del cinema mondiale di questi decenni. Penso che la vetrina ideale per un lavoro simile possa essere una sezione collaterale della Mostra di Venezia, prima di un successivo passaggio televisivo. Naturalmente, poi, sarà incluso nel dvd del cortometraggio prodotto dal pastificio Garofalo". E saranno tante, nel documentario, le curiosità dai vari set napoletani alternatisi in settimana. "Gilliam è rimasto affascinato da Napoli - aggiunge Zangardi - e la cosa ha reso il lavoro di tutti noi ancora più elettrizzante e pieno di sorprese".
In effetti, tra Terry Gilliam e Napoli s'è sviluppato, in questi giorni, un rapporto sorprendente, con le tante sollecitazioni provenienti dall'esterno che hanno integrato continuamente gli spunti narrativi presenti in sceneggiatura, costringendo attori e troupe a seguire l'autore di Brazil e Parnassus in affascinanti improvvisazioni sul set. "Ma per tutti noi - sottolinea il produttore Gabriele Oricchio - è stata un'esperienza unica e straordinaria, vissuta realmente 24 ore su 24 al fianco di un artista vero e dall'immaginazione costantemente in azione". Le riprese di The Wholly Family - che avrà le musiche di Daniele Sepe - si sono concluse ieri nei Campi Flegrei, con i ciak realizzati nella Casina Vanvitelliana del Fusaro, dove sono state girate le sequenze dell'incubo del bambino protagonista interpretato dal piccolo Nicolas Connolly. Per più di due terzi, il cortometraggio di Gilliam si sviluppa attraverso una lunga sequenza onirica (girata anche nell'ospedale delle bambole e nell'Antro della Sibilla), nella quale il suo stile visionario rilegge la maschera partenopea per antonomasia. L'incubo del ragazzino, infatti, è popolato da Pulcinella di tutti i tipi (interpretati, tra gli altri, da Antonino Iuorio e Renato De Maria): buffi e minacciosi, grandi e piccoli, mostruosi e malinconici, neonati e con la gobba. La trama misteriosa prende avvio dalla gita a Napoli di una litigiosa coppia americana, interpretata da Douglas Dean e Cristiana Capotondi, a passeggio lungo San Gregorio Armeno col loro bimbo (Connolly), che a un certo punto ruba una statuetta di Pulcinella dalla bottega gestita dal personaggio di Sergio Solli. Così, di notte in albergo, il piccolo vive un incubo inquietante destinato a risolversi in un poetico finale a sorpresa, perfetto per affascinare gli appassionati di cinema e di folklore partenopeo.
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