martedì 1 settembre 2009

LA "NAPOLI CHE CANTA" DI ROBERTO ROBERTI

Di Diego Del Pozzo

(Il Mattino - 1 settembre 2009)

La Napoli d’inizio Novecento, con i suoi volti e le sue canzoni, rivivrà domani sera (alle 20.30) sullo schermo del cinema Vittoria di Casagiove, nell’ambito del festival casertano Settembre al Borgo. Ciò sarà possibile grazie alla prima proiezione in Campania dello storico film Napoli che canta, girato dal regista Roberto Roberti nel 1926 e andato perduto per decenni, anche a causa della censura del regime fascista.
Roberti, nome d’arte del campano Vincenzo Leone (originario di Torella dei Lombardi, nell’avellinese), è stato un importante esponente del cinema muto italiano e va ricordato anche per essere il padre del re dello "spaghetti western" Sergio Leone (figlio d’arte anche per parte di madre, l’attrice Edvige Valcarenghi, vero nome della diva del muto Bice Walerian). Quando realizzò Napoli che canta nel 1926, Roberto Roberti era uno tra i cineasti italiani più affermati, tanto da essere chiamato in Germania come possibile sostituto di Ernst Lubitsch alla regia di una commedia romantica (rinunciò all’ultimo momento per motivi familiari). Nel film mise tutta la nostalgia per la sua terra - lui ormai viveva a Roma - e raccontò una storia di sentimenti forti ed emigrazione verso il sogno americano, mostrando senza filtri anche le condizioni precarie della povera gente.
Andato perduto per più di settant’anni, il film fu ritrovato nel 2000, quando una parente americana del regista, Elinor Leone, ne donò la sua copia personale alla prestigiosa cineteca George Eastman House di New York, diretta dall’italiano Paolo Cherchi Usai, tra i maggiori esperti mondiali di cinema delle origini. Lo studioso fece restaurare la pellicola e scelse la compianta Giuni Russo per musicarla, facendole eseguire i tanti classici della canzone napoletana presenti nella colonna sonora durante una memorabile serata tenutasi nel 2003 alle Giornate del cinema muto di Pordenone. Proprio quella, purtroppo, fu l'ultima esibizione pubblica della cantante siciliana, che l'anno dopo scomparve a soli 53 anni.
La proiezione di domani sera sarà preceduta dagli interventi dello scrittore Silvio Perrella e del critico cinematografico Luigi Paini.