domenica 5 aprile 2009

DELUDE IL "FIORELLO SHOW"

Di Diego Del Pozzo

Delusione profonda: è ciò che ho provato dopo aver guardato le prime puntate dell'attesissimo Fiorello Show, andato in onda sul nuovo canale satellitare SkyUno e promosso come evento di punta dell'intero palinsesto Sky.
Il mio primo pensiero, devo dirlo onestamente, è stato: "Ecco dove sono finiti i 5 euro di aumento del mio abbonamento! Altro che aumento dell'Iva dal 10 al 20 per cento!". Infatti, a parte l'investimento cospicuo fatto per l'ingaggio dell'artista siciliano, la prima cosa che colpisce del Fiorello Show è proprio il gigantismo: enorme tendone-studio, scritte a caratteri cubitali, palcoscenico immenso, telecamere come se piovesse e così via. Quanto sarà costato tutto ciò?
La domanda vera, però, è un'altra: valeva la pena, da parte dei vertici di Sky, fare un simile investimento? L'intero progetto sembra sballato, a partire dall'idea di collocare una striscia di 35 minuti alle ore 21.15, spezzando così il "prime time" e - di fatto - costringendo il telespettatore a mettere Fiorello in concorrenza con qualunque altro programma egli volesse vedere tra le 21 e le 23. Un format di questo tipo, secondo me, andava collocato o nel "pre-serale" in diretta concorrenza con Striscia la notizia oppure alle ore 23. Così facendo, invece, rischia di bruciarsi già soltanto a causa di una collocazione errata nel palinsesto. Tra l'altro, Sky ha subito adeguato anche la programmazione degli altri suoi canali, come dimostra, per esempio, la scelta bizzarra di proporre alle ore 22 (e non alle consuete 21) di domani l'attesissimo episodio inaugurale della quinta stagione della serie Lost. Un'altra questione che mi ha lasciato piuttosto perplesso, poi, è la scelta di Sky di aprire un canale dichiaratamente generalista, con gli show dello stesso Fiorello, di Giorgio Panariello e di Lorella Cuccarini: mi sembra, questa, una evidente contraddizione in termini, poiché la pay tv dovrebbe puntare esattamente all'opposto della televisione generalista, ovvero alla segmentazione e "specializzazione" dell'offerta.
Tornando alla delusione provata di fronte alle prime puntate del Fiorello Show, i motivi sono presto spiegati: gigantismo roboante e fine a se stesso, testi risibili - che fanno rimpiangere quelli realizzati in coppia con Baldini - e troppo autoreferenziali, battute vecchie e ben poco originali (esempio: quelle sul presidente del Consiglio), l'autentica storpiatura del David Letterman Show, un ritmo assolutamente mal calibrato, in definitiva uno scarso rispetto del pubblico e della sua intelligenza.