lunedì 8 giugno 2009

LE FOTO AEREE DI LAWSON E TOKUNAGA

Di Diego Del Pozzo

(Il Mattino - 7 giugno 2009)

Fotografare da un jet militare lanciato a tutta velocità non è la cosa più semplice di questo mondo. Quando si riesce nell'impresa, però, i risultati possono essere straordinari. E lo sanno bene l'americano Bob Lawson e il giapponese Katsuhiko Tokunaga, due tra i massimi fotografi viventi specializzati in foto e riprese aeree. I due sono a Napoli, ospiti del Circolo ufficiali della Marina militare, dove sono proiettate le loro fotografie.
Lawson è stato per 40 anni il fotografo ufficiale della Marina militare degli Stati Uniti, per la quale ha immortalato le principali missioni aeree e i test di volo realizzati tra il 1951 e il 1977, con scatti sia da terra che in volo. Dopo il suo ritiro dal servizio, ha fondato la rivista The Hook, della quale è stato direttore fino al 1991. Nei suoi archivi personali custodisce oltre 500mila fotografie meticolosamente catalogate. Da parte sua, Katsuhiko Tokunaga, più giovane e cresciuto proprio nel mito di Lawson, è il fotografo ufficiale dei principali team acrobatici delle Aviazioni militari di ben ventisei nazioni. Tra questi anche le "Frecce Tricolori". Tokunaga ha accumulato più di ottocento ore di volo su jet ad alta velocità.
Nel corso della manifestazione napoletana, organizzata dall'Associazione nazionale ufficiali dell'Aeronautica militare italiana presieduta dal generale di brigata Giuseppe Lenzi, i due maestri della fotografia aerea svelano molti retroscena delle loro foto. "Adesso - spiega Lawson - vedrete di cosa sono capace quando mi danno una macchina fotografica. Ho sempre fatto così, fin dai tempi della mia prima, mitica Speed Graphic. Anche se, durante il mio primo volo del 1951, ero così emozionato che dimenticai di mettere a fuoco e il risultato fu un vero disastro». Mentre Lawson parla, sullo schermo scorrono immagini storiche di aerei celeberrimi come i Thunderbirds, salvataggi di paracadutisti, mappature di atolli o della giungla vietnamita: insomma, quattro decenni di storia militare del volo.
Non meno emozionante è, poi, il contributo di Tokunaga, che si dice onorato di essere a Napoli proprio assieme a Lawson: "Lo considero il mio mentore, poiché da ragazzo sono cresciuto guardando le sue foto aeree". Grazie al suo intervento, la platea capisce fino in fondo quale impresa sia realizzare foto tra le nuvole. "Serve un grande allenamento - racconta Tokunaga - perché si è sottoposti a sollecitazioni violente e si lavora indossando tute antigravità e caschi pesanti, respirando continuamente ossigeno dalle maschere. Ci si allena in camere gravitazionali e in centrifughe. A fare la differenza, poi, è l'esperienza, che ti aiuta a gestire i rischi e le limitazioni di spazio e tempo".