L'iniziativa, a cura dello storico del cinema Mario Franco, proporrà un suggestivo percorso nel barocco di celluloide, declinato attraverso un cartellone di grande interesse, capace di far interagire linguaggi artistici differenti e di far prevalere la visionarietà della forma rispetto al contenuto, alternando autori di varie epoche, ma tutti in possesso di uno sguardo originale e spesso in anticipo sui tempi.
Chi volesse leggere il mio articolo pubblicato su Il Mattino può cliccare qui.CinemaBarock si apre sabato sera (ore 21, ingresso 7 euro) con la proiezione del disturbante e profetico Videodrome di David Cronenberg (qui sopra, un'immagine emblematica), che già nel 1983 s'interrogava sulle mutazioni dell'umano in seguito all'invasività dei media. A seguire, si vedranno, con cadenza settimanale, altre pellicole di cineasti spesso scomodi e inassimilabili a specifiche scuole o correnti: The Rocky Horror Picture Show di Jim Sharman (13 febbraio), Viridiana di Luis Bunuel (20 febbraio), Velluto blu di David Lynch (27 febbraio), Diva di Jean-Jacques Beinex (6 marzo), F for Fake di Orson Welles (13 marzo), Cuore selvaggio ancora di Lynch (20 marzo), Il fantasma del palcoscenico di Brian De Palma (27 marzo), Il cuoco, il ladro, la moglie, l'amante di Peter Greenaway (3 aprile), Fitzcarraldo di Werner Herzog (10 aprile), Hiroshima mon amour di Alain Resnais (17 aprile) e La grande abbuffata di Marco Ferreri (24 aprile).
I film saranno sempre preceduti dalla proiezione di video d'artista, realizzati, tra gli altri, da autori come Bianco-Valente, Alessandro Amaducci, Ciprì e Maresco, Studio Azzurro.
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