giovedì 11 febbraio 2010

TRE GUITAR HEROES IN UN IMPERDIBILE DOCUMENTARIO

Di Diego Del Pozzo
(Rock Around the Screen - 9 febbraio 2010)

Jimmy Page, 65 anni; Dave Evans in arte The Edge, 48 anni; Jack White, 34 anni: tre innamorati persi della chitarra elettrica, appartenenti a generazioni differenti e dotati di diversi stili e inclinazioni. Sono loro tre i protagonisti del magnifico It Might Get Loud, il documentario diretto da quel Davis Guggenheim che, dopo il canto d'amore nei confronti del Pianeta Terra intitolato Una scomoda verità e realizzato assieme al Premio Nobel Al Gore (e premiato con l'Oscar), ha deciso di realizzarne uno altrettanto intenso, coinvolto e coinvolgente dedicato al più rock degli strumenti musicali: sua maestà la chitarra elettrica.
It Might Get Loud, presentato lo scorso anno al festival di Berlino, è un film bellissimo, che riesce a mettere a confronto tre mondi chitarristici (e artistici) apparentemente inassimilabili ma, in realtà, molto più affini di quanto si possa credere, innanzitutto per l'inesauribile voglia di sperimentazione dei tre guitar heroes. "Avrei potuto coinvolgere tanti altri chitarristi virtuosi - spiega Guggenheim - o altre leggende della chitarra. Ma non avrei potuto mai trovarne tre che sono al tempo stesso musicisti e ricercatori: ognuno di loro, infatti, è ancora in cerca di ciò che vuol dire con esattezza fare musica".
Adesso, il documentario di Guggenheim è appena uscito in dvd e costituisce una visione da non perdere assolutamente, per qualsiasi appassionato vero di cinerock: è imperdibile, infatti, per come ripercorre le storie personali dei tre chitarristi, calandoli nelle rispettive tradizioni di riferimento; e lo è per la straordinaria raffinatezza che sfoggia dal punto di vista della concezione, della realizzazione e del montaggio; lo è, infine, per come riesce a delineare, al tempo stesso, tre diverse personalità artistiche, tre differenti stagioni della storia del rock e tre filosofie musicali; il tutto in modo davvero trascinante e molto, molto divertente.

Nessun commento:

Posta un commento