domenica 26 giugno 2011

CASSANDRA CLARE PARLA DI "SHADOWHUNTERS"

Di Diego Del Pozzo
(Il Mattino - 18 giugno 2011)

C’è una nuova saga urban fantasy destinata a raccogliere l’eredità di quelle celeberrime ma ormai concluse di Harry Potter e Twilight. Arriva anch’essa dagli Stati Uniti ed è stata concepita nel 2004 dalla scrittrice Cassandra Clare: si tratta di The Mortal Instruments, che Mondadori sta pubblicando con successo in Italia dal 2007 con un altro titolo inglese, Shadowhunters, per rendere più esplicito il riferimento ai giovani protagonisti dei vari volumi, cacciatori e cacciatrici di malvagie creature soprannaturali, a partire dalla protagonista femminile Clary Fray.
Per proseguire sulla strada aperta da J. K. Rowling e Stephenie Meyer, però, a Cassandra Clare (qui nella foto) mancava finora la gioia di una trasposizione cinematografica dei suoi libri. Ma l’anno prossimo il primo film di Shadowhunters sarà sugli schermi di tutto il mondo. “Sto vivendo quest’attesa – racconta – con emozione e curiosità. Da qualche settimana sono stati scelti i due protagonisti, per i ruoli principali di Clary Fray e Jace Wayland: si tratta di Lily Collins, la figlia del grande Phil, e di Jamie Campbell Bower, già presente nei film di Harry Potter e Twilight. Per gli altri ruoli, invece, il casting è ancora in corso, perché le riprese inizieranno a fine anno. Il regista sarà Scott Stewart, già autore di horror come Legion e Priest. Il film sarà la trasposizione del primo romanzo della serie, Città di ossa. Poi, man mano, toccherà agli altri. Per me, comunque, la cosa più importante è che non sia tradito il carattere dei personaggi”.
La trentottenne autrice ne parla con grande entusiasmo, in un momento di pausa del mini-tour italiano – tre tappe, alla convention di Twilight di Casoria, a Pietrasanta per Anteprime e a Roma – legato all’uscita (la scorsa settimana, sempre per Mondadori) di un nuovo libro che fa da prequel alla saga originale: Shadowhunters – Le origini. L’angelo (474 pagine, 17 euro). “Il segreto del successo della saga? Forse il riuscito inserimento – spiega – di elementi fantasy in un contesto realistico come quello della New York contemporanea nella trilogia originale o della Londra vittoriana nel prequel appena pubblicato in Italia. Poi, credo che l’intera saga possa essere considerata un’ottima metafora del passaggio dall’adolescenza alla vita adulta”. E pensare che tutto è nato da un tatuaggio: “Me lo mostrò un’amica. Raffigurava una runa molto misteriosa ed evocativa, simile a quelle dei guerrieri celtici. E mi fece subito venire in mente l’immagine di una ragazza guerriera in lotta contro demoni e altre creature soprannaturali: così nacque Clary”. La scrittrice, però, preferisce altri due personaggi della saga: “Simon, il miglior amico di Clary, è quello nel quale mi immedesimo, perché reagisce al pericolo come farei io. Il più divertente da scrivere, però, è senz’altro l’eccentrico stregone di Brooklyn, Magnus Bane”.
A ottobre, Mondadori pubblicherà il quarto volume della trilogia originale, La città degli angeli caduti, mentre per il quinto Cassandra Clare fa una promessa: “Mi sono talmente innamorata dell’Italia che ho deciso di ambientare qui parte di quel libro”. E chissà, allora, che non spunti fuori anche uno shadowhunter tutto italiano.

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