lunedì 31 maggio 2010

PARLA SALVATORE PISCICELLI, TRA PASSATO E FUTURO

Di Diego Del Pozzo

Si è discusso di cinema italiano del passato e del presente, con particolare riferimento alla grave crisi attuale, durante l'interessante incontro di giovedì sera al museo d'arte contemporanea di Napoli, il Madre, in occasione della presentazione del dvd del film Le occasioni di Rosa, opera seconda di Salvatore Piscicelli (qui nella foto) risalente al 1981.
"Il cinema italiano ormai è morto, vittima della televisione e della mancanza d'interesse da parte delle istituzioni", ha attaccato lo stesso Piscicelli, presente al Madre assieme ai protagonisti del film, gli allora esordienti Marina Suma e Angelo Cannavacciuolo, alla produttrice Carla Apuzzo e agli altri interpreti Sergio Boccalatte e Gianni Prestieri. Proprio con riferimento alla sua seconda regia, lo stesso regista ha aggiunto, sconsolato: "Oggi non sarebbe più possibile fare un film così, per lo stile e i contenuti assolutamente antitelevisivi, che lo renderebbero difficile da produrre, dato che l'ultima parola spetta ai responsabili dei palinsesti più che ai produttori".
Ma, comunque, anche nel corso dell'incontro napoletano, Piscicelli rilancia con convinzione e mostra chiara la volontà di proseguire nel suo cammino di cineasta non riconciliato. Così, a margine della presentazione - come si può leggere in un mio articolo, pubblicato ieri sul quotidiano Il Mattino - confessa di essere al lavoro su un nuovo progetto, che segnerà il suo ritorno ad ambientazioni e tematiche partenopee: "Sarà un film a basso costo, girato in digitale come i miei più recenti. Si tratta di un progetto al quale tengo molto, proprio perché tornerò a girare a Napoli dopo molti anni. Spero davvero di poter arrivare fino in fondo, però, perché il contesto del cinema italiano contemporaneo è diventato sempre più asfittico: ormai, infatti, saltano per mancanza di fondi persino pellicole dal costo di appena 500-600mila euro. Credo, comunque, che anche in questo caso, come fu all'inizio degli anni Ottanta per Le occasioni di Rosa, il nuovo film potrebbe rivelarsi profetico per come descriverà le possibili derive del tessuto sociale". Il titolo provvisorio del lavoro è Vita segreta di Maria Capasso e Piscicelli lo produrrà con la compagna di vita e lavoro Carla Apuzzo assieme alla Ripley's, cioè la stessa casa di produzione e distribuzione che ha permesso il recupero in dvd della sua opera seconda.
Un'edizione, quella curata da Ripley's Home Video, di grande qualità, innanzitutto per l'ottima copia del film, "tratta - spiega proprio Piscicelli - da un nuovo master digitale realizzato appositamente in laboratorio con la mia diretta supervisione"; e poi per gli interessanti contenuti extra che arricchiscono il disco: due ampie interviste allo stesso regista e alla protagonista Marina Suma, oltre al trailer cinematografico dell'epoca. "L'idea de Le occasioni di Rosa - racconta ancora Piscicelli - è precedente a quella del mio film d'esordio, Immacolata e Concetta, col quale però va a costituire una trilogia tutta partenopea che sarebbe stata completata, di lì a qualche anno, con Blues metropolitano: il percorso dei tre film, infatti, è coerente e passa dal confronto tra mondo rurale e urbano del mio esordio attraverso lo sguardo freddo e non ideologico su una periferia in mutazione come quella di Secondigliano e Scampia subito dopo il terremoto del 1980, per concludersi con il tuffo all'interno di un contesto urbano ormai completamente trasformato rispetto a qualche anno prima".
In particolare, con Le occasioni di Rosa Piscicelli riesce ad anticipare profeticamente i mutamenti ai quali andrà incontro il tessuto stesso della periferia napoletana, incarnando nella figura "borderline" di Rosa (per la cui interpretazione Marina Suma fu premiata col David di Donatello) il profondo scarto sociale, antropologico e culturale rispetto al passato anche recente: "Il rifiuto del lavoro in fabbrica da parte di Rosa - conclude, infatti, il regista - non prefigura alcuna alternativa, ma mostra con chiarezza lo spaesamento provocato di fronte alle grandi trasformazioni sociali".

sabato 29 maggio 2010

GG STUDIO E LA FINE DI "A SKELETON STORY..."

Di Diego Del Pozzo

Sul quotidiano Il Mattino di oggi ho pubblicato un articolo dedicato a una interessante realtà editoriale indipendente e alla recente uscita in fumetteria del volume conclusivo di quella che è la sua serie di punta, A Skeleton Story... di Alessandro Rak e Andrea Scoppetta (48 pagine, 5.90 euro).
Nell'ambito dell'attuale scena fumettistica italiana, infatti, una casa editrice come GG Studio Design (Graphic Guru Studio Design) si distingue per la cura editoriale e la veste grafica vivace e un po' aggressiva delle sue pubblicazioni. Dal 2004 a oggi, l'agile struttura creativa "all'americana" fondata da Giuliano Monni ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano tra gli editori indipendenti italiani, imponendo uno stile coerente e omogeneo e, soprattutto, "lanciando" tanti giovani artisti che oggi lavorano per importanti realtà editoriali francesi e statunitensi (su tutte la Marvel).
E il GG Studio ha mandato in libreria in questi giorni, come detto, il quarto e conclusivo capitolo di A Skeleton Story…, una tra le serie a fumetti di maggior successo del panorama indipendente italiano. Attesissimo dai fans, dopo le continue ristampe dei precedenti tre volumetti, il nuovo comic book firmato da Rak & Scop porta a compimento la poetica vicenda di Will Musil, detective del Regno dei Morti (con tanto di fattezze scheletriche) impegnato a risolvere il mistero di una bimba viva giunta per caso o per errore in una terra abitata unicamente dai defunti. A Skeleton Story… è scritto, disegnato e colorato da Rak & Scop, i quali padroneggiano con grande abilità un bizzarro intreccio noir che piacerebbe a un cineasta come Tim Burton, per la visionarietà estrema, l'ironia e quel poetico pantheon di creature soprannaturali ma, in realtà, umanissime.
Tra le novità proposte in questi giorni da GG Studio, si segnala anche l'interessante graphic novel fantascientifica Ethan? (48 pagine, 6.90 euro), scritta da Alessandro Apreda e disegnata in maniera spettacolare da Fabrizio Fiorentino (già noto pure negli Stati Uniti per i suoi lavori con Marvel e CrossGen). E, sempre in tema di fantascienza, è in avanzato stato di lavorazione il capitolo conclusivo dell'altra testata di punta della casa editrice napoletana, The Bodysnatchers, il cui terzo e ultimo volume uscirà a novembre per Lucca Comics & Games. Ideato e disegnato dall'artista partenopeo Pasquale "Pako" Massimo, The Bodysnatchers è ambientato in una sorta di versione futura distopica di Napoli, nella quale l'emergenza rifiuti si è trasformata in "emergenza rifiuti umani". A governare questa cupa megalopoli vi è l'oligarchia spietata e insensibile degli Aristos, indifferente ai destini delle masse e padrona di una società dove le merci più preziose sul mercato sono proprio i pezzi di corpi umani, contrabbandati in mercati neri improvvisati.

venerdì 28 maggio 2010

INAUGURATO A NAPOLI "ASPETTANDO PERGOLESI"

Di Diego Del Pozzo

Si è aperta venerdì scorso con lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi, nello scenario unico del Palazzo Reale di Napoli, la programmazione di Aspettando Pergolesi, un denso ciclo che proporrà, tra il 21 maggio e il 4 luglio, percorsi artistici caratterizzati da musica, spettacoli e mostre dedicati al grande compositore a trecento anni dalla sua nascita.
Accolto trionfalmente dal pubblico, con ben sette minuti di applausi al termine dell'esecuzione, il concerto inaugurale diretto dal giovane Giacomo Sacripanti, proveniente dalla Scuola dell'Opera Italiana di Bologna, ha proposto una sintesi delle più significative creazioni del grande compositore. Con Roberto Moreschi al clavicembalo e le voci soliste di Maria Rosaria Lopalco e Rosa Bove, applauditissime, si è passati dalle atmosfere sprizzanti ritmo ed energia della sinfonia de Lo Frate 'nnamorato, attraverso le intense devozionali pagine del Salve Regina in Fa minore per contralto, archi e basso continuo, fino al capolavoro di Pergolesi, lo Stabat Mater, sintesi felicissima di linguaggi musicali operistici e liturgici.
Il concerto è stato realizzato, nell'ambito di un ampio progetto dedicato al grande compositore, a cura della Fondazione Teatro di San Carlo. La programmazione proseguirà domenica alle ore 18 e martedì alle 21, ancora nel Salone d'Ercole di Palazzo Reale, con Intrattenimento a casa Di Giacomo: La serva padrona, intermezzo buffo in due parti di Giovan Battista Pergolesi per la regia, la drammaturgia e lo spazio scenico di Mariano Bauduin. Sul podio Salvatore Percacciolo. Lunedì, invece, a partire dalle 9.30, il Teatro San Carlo ospiterà la finale del concorso Premio Teatro di San Carlo - Aspettando Pergolesi che unirà in scena circa 400 giovani musicisti provenienti dalle Scuole italiane pubbliche e private di ogni ordine e grado. Martedì, infine, alle ore 19, s'inaugurerà nell'Appartamento Storico di Palazzo Reale la mostra Pergolesi…d'intorno, percorso espositivo dedicato al genio di Pergolesi e alla grande Scuola napoletana a cura di Nicola Rubertelli, Laura Valente e Giusi Giustino.

martedì 25 maggio 2010

DOMANI "I VESUVIANI" CHIUDONO "L'INFINITO VIAGGIARE"

(ANSA) - NAPOLI, 25 MAGGIO - Domani, mercoledì 26 maggio, al cinema Ambasciatori di via Crispi, il festival L'Infinito Viaggiare (dedicato quest'anno al tema Il potere dei luoghi) si concluderà con una programmazione, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, interamente dedicata alla scena cinematografica vesuviana.
Si partirà alle ore 16.30, con le proiezioni di Pensavo fosse amore, invece era un calesse (1991) di Massimo Troisi e, alle 18.15, di Carosello napoletano (1954) di Ettore Giannini. A seguire, alle 20.30, inizierà l'evento di chiusura del festival napoletano, inserito nella sezione Dialoghi: un incontro a più voci intitolato I Vesuviani tra passato, presente e futuro: un dialogo sul cinema partenopeo, al quale prenderanno parte, per la prima volta tutti assieme in pubblico da tredici anni a questa parte, i registi del film collettivo che tante polemiche e discussioni suscitò alla Mostra di Venezia del 1997. Saranno presenti in sala, dunque, Antonio Capuano, Pappi Corsicato, Antonietta De Lillo, Stefano Incerti e Mario Martone; e con loro ci saranno anche le attrici Cristina Donadio e Teresa Saponangelo e il produttore Giorgio Magliulo. Alle 22.30, poi, la proiezione de I Vesuviani concluderà l'edizione 2010 de L'Infinito Viaggiare.
Sempre domani, chiuderà anche la mostra fotografica inserita nel programma de L'Infinito Viaggiare, intitolata Tra sacro e profano: i luoghi di culto della città storica di Napoli e allestita nella chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta (via dei Tribunali, 16): 74 fotografie di 24 giovani autori napoletani coordinati dalla Scuola di cinema e fotografia Pigrecoemme.
Il festival L'Infinito Viaggiare è un progetto dell'Assessorato regionale al Turismo realizzato col finanziamento dell'Unione Europea, affidato, per l'organizzazione, all'EPT - Ente Provinciale per il Turismo di Napoli.

lunedì 24 maggio 2010

PER "LOST" UN FINALE AMBIGUO E TANTE DOMANDE

Di Diego Del Pozzo

Grazie al mio dvd recorder, ho appena terminato la visione mattutina, senza levatacce, del doppio episodio finale di Lost, la serie televisiva che, come tanti altri milioni di fans in tutto il mondo, ho seguito regolarmente per tutte e sei le sue stagioni.
L'attesa era fortissima un po' dovunque, anche perché il possente marketing ABC-Disney aveva sapientemente creato il media event destinato a far parlare a lungo, programmando una messa in onda quasi globale in contemporanea con quella statunitense. In Italia, l'appuntamento era fissato per le ore 6 di stamattina, sul canale Fox del pacchetto Sky, in lingua originale senza sottotitoli, con replica prevista per stasera alle 22 (stavolta sottotitolata) e con la messa in onda della versione tradotta in italiano inserita in calendario per lunedì prossimo, 31 maggio. Naturalmente, già pochi minuti dopo i titoli di coda, su Internet pullulavano "lanci" di agenzia, articoli giornalistici e commenti degli appassionati dedicati al finale di quello che è stato, senza dubbio, lo show capace di riscrivere le regole della serialità televisiva nel corso dei cosiddetti Anni Zero (magari assieme a 24 e a pochissimi altri...). Per chi avesse già visto gli episodi conclusivi e volesse confrontarsi con ipotesi sul finale differenti dalle proprie, dunque, rimando a uno tra i tanti possibili siti web dedicati all'argomento, cioè la densissima pagina dei commenti presente sull'ottimo sito specializzato TvBlog: per leggerli basta cliccare qui.
Per quanto mi riguarda, invece, non posso che manifestare le mie perplessità per un finale che, come peraltro l'intera sesta stagione, ha deluso ampiamente le mie attese, per qualità della scrittura e banalità delle idee messe in campo per uscire dal "vicolo cieco" creativo derivante, inevitabilmente, dai troppi ingredienti che gli autori avevano mescolato nel calderone durante le precedenti cinque stagioni. In realtà, rispetto ad altri episodi di questo ultimo ciclo (per esempio, quelli abbastanza ridicoli sulle origini di Richard e su quelle dei "fratellini" Jacob - Uomo Nero), il doppio appuntamento conclusivo m'è sembrato scritto appena un poco meglio, anche se gli autori hanno pigiato troppo sul pedale della commozione, facendo man mano reincontrare tutti i vari personaggi innamoratisi e/o accoppiatisi nel corso delle varie stagioni. Persino il doppio espediente finale riguardante le due realtà parallele che s'erano sviluppate per l'intera sesta stagione può essere considerato "in linea" con le atmosfere e i toni generali dello show, anche se da una serie (che è stata) innovativa come Lost mi sarei, in ogni caso, aspettato decisamente di più. Come previsto dagli osservatori più avvertiti, comunque, alla fine di quest'affascinante avventura pluriennale, le domande in sospeso restano molto più numerose delle risposte: qualunque ipotesi si scontra, infatti, con tasselli narrativi, singole sequenze, episodi specifici che, se ben analizzati, non coincidono quasi mai del tutto l'uno con l'altro e, dunque, paiono smentire tali ipotesi un attimo dopo averle formulate. La mia interpretazione della trama, per quel che può valere, è la seguente: nella realtà dell'isola (cioè quella "vera", quella primaria) Jack raccoglie l'eredità di Jacob, sconfigge l'Uomo Nero e salva l'isola, morendo nel tentativo, però non prima di aver passato a sua volta il testimone a Hugo - che avrà Ben quale suo "braccio destro" - come protettore di quell'avamposto sperduto in mezzo all'oceano; nel frattempo, nella controversa realtà "parallela" (secondaria) sviluppatasi all'inizio della sesta stagione in seguito all'esplosione di una bomba sull'isola, i vari personaggi ritrovano i propri ricordi dell'isola e prendono coscienza, man mano, di essere tutti morti, secondo quello che era il destino di ciascuno, e di trovarsi in una sorta di limbo (Purgatorio?) dal quale, alla fine della serie, s'incammineranno verso la luce eterna nella quale, presumibilmente, riposeranno felici (con l'unica eccezione di Ben, il quale non segue gli altri personaggi verso la luce, forse perché dovrà ancora scontare i propri "peccati"...).
Uno dei problemi di questo finale misticheggiante e para-religioso, però, è rappresentato proprio dallo statuto della "realtà parallela", che all'inizio della stagione conclusiva viene fatta percepire come qualcosa di concreto, generata com'è da un evento altrettanto concreto come la devastante esplosione provocata da Juliet, mentre nel finale - con un ribaltamento troppo improvviso e non motivato in maniera adeguata e convincente - viene in qualche modo "degradata" a puro stato esistenziale "post mortem", anticamera probabilmente del Paradiso o dell'Inferno. E tutto ciò, oltre a essere di una banalità sconvolgente, mi sembra assolutamente inconciliabile e incoerente dal punto di vista narrativo.
Comunque, per la gioia dei fans più accaniti, si parla già di venti minuti inediti del doppio episodio finale, destinati a essere inclusi nel cofanetto dvd della sesta stagione, di prossima uscita. E' proprio vero, insomma, che le vie del marketing sono infinite...
In ogni caso, deludente o no che ne sia stato il finale, Lost entra di diritto nella storia della televisione statunitense e mondiale e sarà ricordato come uno tra i suoi più maturi e qualitativi prodotti di fiction seriale.

domenica 23 maggio 2010

THE BLACK HEART PROCESSION LIVE IN NAPLES

Sarà il fascino decadente del Lanificio 25 - raro e mirabile esempio, a Napoli, di archeologia industriale riconvertita a usi culturali - a fare da cornice, domani sera alle ore 21, all'attesissimo concerto partenopeo (unica data meridionale) degli americani Black Heart Procession. Con il live della band di San Diego la programmazione concertistica targata Wakeupandream raggiunge quest'anno il suo vertice, nonché uno dei picchi della sua intera esperienza.
Attivi da oltre un decennio e titolari di sei dischi in studio, The Black Heart Procession sono ormai entrati nell'Olimpo della scena indipendente internazionale, depositari indiscussi di un suono che si colloca tra il folk maledetto e crepuscolare dei crooner più classici (da Nick Cave a Leonard Cohen, da Tom Waits a Mark Lanegan agli Smog) e lo slowcore tipico di band come Low e Codeine. La voce di Pall Jenkins e il sibilo della sega elettrificata che lui stesso suona con un archetto, gli accordi di piano radi, profondi e circolari di Tobias Nathaniel, la precisione marziale di una impeccabile sezione ritmica, gli innesti di tromba e tastiere, i rintocchi dei campanacci, un immaginario che attinge splendidamente alle pagine di William Faulkner, Harper Lee e Cormac McCarthy (e del southern gothic tutto) per raccontare storie di amori finiti (male), misteri, nefandezze, aspirazioni e sogni di un'America rurale, notturna e impenetrabile sono i molteplici frammenti che compongono l'universo Black Heart Procession.
E dire che in origine i BHP erano un side-project al quale Pall Jenkins e Tobi Nathaniel si dedicavano nei ritagli di tempo e nelle pause dell'attività del gruppo madre, quei Three Mile Pilot che in piena era grunge portavano avanti un sound tagliente, graffiante e imploso, di forte matrice post-punk. Le cose si sarebbero poi rovesciate, con l'attività dei TMP a diradarsi sempre più (salvo un recentissimo ritorno in pista, a quanto pare) e quella dei BHP a intensificarsi in virtù del successo che ha subito accompagnato i loro lavori. In particolare è il trittico di dischi intitolati con semplice progressione numerica - 1, 2 e 3 - usciti tra 1998 e 2000, a far gridare al miracolo critica e pubblico per la capacità di inserirsi nel solco del miglior cantautorato noir, di immergerlo nelle poco rassicuranti acque della new wave britannica (Joy Division su tutti) e di aggiungervi un certo pessimismo blacksabbathiano.
Seguono un paio di album dai titoli letterari che, pur non mancando di presentare i soliti due-tre capolavori, mostrano un leggero calo d'ispirazione. Col ritorno alla titolazione numerica di Six, uscito da pochi mesi su Temporary Residence, è però tornata anche quella e non solo i BHP hanno recuperato i vecchi fans ma ne hanno conquistati di nuovi: Six è, infatti, disco di gran classe e maturità e contiene alcuni tra i loro pezzi più belli di sempre.
Ad aprire le date del tour italiano dei BHP saranno i Grimoon, piccola orchestrina italo-francese, guidata dall'artigiana Solenn Le Marchand, che compone musica per ricavarne immagini e viceversa. I Grimoon eseguono un folk naif e onirico, freak e retrò, spesso eseguito alla maniera dei Calexico, sostituendo il contesto mariachi con quello della chanson. Super 8, cd-dvd pubblicato a marzo, conferma il loro talento come cineasti oltre che come musicisti e si avvale della produzione musicale di Scott Mercado, polistrumentista in tour proprio con i Black Heart Procession.

venerdì 21 maggio 2010

A NAPOLI "L'INFINITO VIAGGIARE": LE FOTO / 2

Ecco ancora un po' di foto tratte dalla bella mostra Tra sacro e profano: i luoghi di culto della città storica di Napoli, allestita nella chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, in via dei Tribunali 16, nel "ventre" della città partenopea: 74 fotografie di 24 giovani fotografi napoletani coordinati dalla scuola Pigrecoemme.
La mostra è inclusa nel programma de L'Infinito Viaggiare, il festival di cinema e fotografia in corso di svolgimento a Napoli fino a mercoledì 26 maggio.

mercoledì 19 maggio 2010

DOMANI CARLO VERDONE PRESENTA IL NOSTRO LIBRO

Domani mattina a Roma, alle 11, Carlo Verdone parlerà di cinema e rock all'Università, in occasione della presentazione del libro Rock Around the Screen. Storie di cinema e musica pop, curato da Diego Del Pozzo e Vincenzo Esposito e pubblicato da Liguori. Interverrà anche il musicista Fabio Liberatori. Modererà Giandomenico Curi. Saranno presenti, assieme ai due curatori e ai graditi ospiti, anche diversi autori dei saggi contenuti nel volume.
L'appuntamento è per domani, alle ore 11, nell'aula magna Volpi della Facoltà di Scienze della formazione dell'Università Roma Tre (ingresso da via Milazzo 11/a).
Chi fosse a Roma domattina e volesse partecipare a questo incontro ci trova tutti lì.

CINEMARATONA NAPOLETANA A "L'INFINITO VIAGGIARE"

Domani, giovedì 20 maggio, nell'ambito del festival napoletano di cinema e fotografia L'Infinito Viaggiare (dedicato quest'anno al tema Il potere dei luoghi), il cinema Ambasciatori di via Crispi ospiterà una "maratona" su Napoli nel cinema.
Quattro i film in programma: Vento di terra (2004) di Vincenzo Marra (ore 16.30), Incantesimo napoletano (2002) di Paolo Genovese e Luca Miniero (ore 18.20), Libera (1993) di Pappi Corsicato (ore 20), Non è giusto (2001) di Antonietta De Lillo (ore 22). L'ingresso è libero fino a esaurimento dei posti.
Per quanto riguarda la sezione fotografica de L'Infinito Viaggiare, invece, può essere visitata tutti i giorni dalle ore 9 alle 18, esclusa la domenica, la mostra Tra sacro e profano: i luoghi di culto della città storica di Napoli, allestita nella chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta (via dei Tribunali, 16): 74 fotografie di 24 giovani fotografi napoletani coordinati dalla scuola Pigrecoemme.
Il festival L'Infinito Viaggiare, che si chiuderà mercoledì 26, è un progetto dell'Assessorato regionale al Turismo realizzato col finanziamento dell'Unione Europea (Por Fesr Campania 2007-2013, Asse 1, Obiettivo operativo 1.12), affidato, per l'organizzazione, all'EPT - Ente Provinciale per il Turismo di Napoli.

lunedì 17 maggio 2010

E' TEMPO DI HORROR A "L'INFINITO VIAGGIARE"

Spazio al cinema horror, nel denso cartellone del festival napoletano L'Infinito Viaggiare, dedicato quest'anno al tema Il potere dei luoghi. Mercoledì, infatti, al maxicinema Happy di Afragola, L'Infinito Viaggiare proporrà il ciclo di film intitolato I luoghi oscuri, un viaggio cinematografico nella produzione horror contemporanea, attraverso quattro "cult movies" come Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir (ore 17), Le colline hanno gli occhi di Wes Craven (ore 19), The Others di Alejandro Amenabar (ore 21) e 1408 di Mikael Håfstörm (ore 23).
Il festival, che si chiuderà mercoledì 26, è un progetto dell'Assessorato regionale al Turismo realizzato col finanziamento dell'Unione Europea (Por Fesr Campania 2007-2013, Asse 1, Obiettivo operativo 1.12), affidato, per l'organizzazione, all'EPT - Ente Provinciale per il Turismo di Napoli.

domenica 16 maggio 2010

IL GRANDE CINEMA EUROPEO A "L'INFINITO VIAGGIARE"

Prosegue a pieno ritmo L'Infinito Viaggiare, il festival napoletano di cinema e fotografia dedicato quest'anno al tema Il potere dei luoghi.
Nell'ambito della sezione cinematografica intitolata Così lontano, così vicino, il multicinema Modernissimo ospiterà, domani e martedì, un ciclo di sei grandi film d'autore su I luoghi del cinema europeo. La rassegna, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, si articolerà come segue:
Domani, lunedì 17:
ore 16.30 – La Svezia di Ingmar Bergman in Come in uno specchio (1960);
ore 18.30 – La Germania di Wim Wenders in Così lontano così vicino (1993);
ore 21 – La Bosnia di Emir Kusturica in Papà è in viaggio d'affari (1985);
Martedì 18:
ore 16.30 – La Francia di François Truffaut in L'uomo che amava le donne (1977);
ore 18.40 – La Spagna di Pedro Almodóvar in Che ho fatto io per meritare questo? (1984);
ore 20.30 – La Gran Bretagna di Ken Loach in Family Life (1971).
Intanto, al cinema Ambasciatori, l'altro ciclo di film su Napoli nel cinema prosegue col seguente programma: oggi, alle ore 12, Libera (1993) di Pappi Corsicato; domani, ore 16.30, Il verificatore (1995) di Stefano Incerti.
Per la sezione fotografica de L'Infinito Viaggiare, invece, riapre domani, dopo la chiusura domenicale, la mostra Tra sacro e profano: i luoghi di culto della città storica di Napoli, allestita nella chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta (via dei Tribunali, 16) e visitabile dalle ore 9 alle 18: 74 fotografie di 24 giovani fotografi napoletani che hanno catturato suggestivi "frammenti" di un itinerario visivo dedicato al "potere dei luoghi di culto" cittadini.

mercoledì 12 maggio 2010

S'INAUGURA DOMANI A NAPOLI "L'INFINITO VIAGGIARE"

La mostra fotografica intitolata Tra sacro e profano: i luoghi di culto della città storica di Napoli inaugurerà, domani pomeriggio alle ore 18 nella chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta (via dei Tribunali, 16), l'edizione 2010 de L'Infinito Viaggiare, il festival di cinema e fotografia dedicato quest'anno al tema Il potere dei luoghi.
Il festival, ideato e diretto da Francesca Mauro e articolato in tre differenti segmenti (la mostra fotografica, una rassegna cinematografica e una serie di dialoghi con ospiti prestigiosi), si svolgerà da domani, giovedì 13, fino a mercoledì 26 maggio in diverse locations cittadine.
La mostra Tra sacro e profano: i luoghi di culto della città storica di Napoli si compone di 74 fotografie ed è il risultato del laboratorio Dentro la città storica, coordinato da Luca Sorbo e Corrado Morra e realizzato presso la Scuola di cinema e fotografia di Napoli Pigrecoemme. Resterà aperta, nello splendido scenario storico-monumentale della chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, tutti i giorni esclusa la domenica, con orario 9-18.
Le 74 fotografie in esposizione propongono una riflessione visiva sul "potere dei luoghi di culto" e vanno a costituire altrettanti capitoli di una simbolica Odissea nella "città storica", lungo un itinerario per "frammenti" composto dai molteplici percorsi cittadini possibili che si snodano attorno ai luoghi del potere (politico, religioso, culturale, storico, scientifico, misterico, mitologico). Da queste suggestioni visive è scaturita anche una vera e propria "mappa della città storica", già in distribuzione presso gli Infopoint dell'Ente Provinciale per il Turismo di Napoli, in modo da consentire ai turisti di costruire autonomamente i propri personalissimi itinerari partenopei.
Nel corso dell'inaugurazione di domani pomeriggio, sarà la storica dell'arte Francesca Amirante a guidare i visitatori lungo questo viaggio visivo oscillante, appunto, "tra sacro e profano". "Ogni luogo – sottolinea la direttrice artistica de L'Infinito Viaggiare, Francesca Mauro – possiede uno spirito primordiale, ogni sito ha una precisa identità, sempre riconoscibile, con caratteri che possono essere mutevoli o eterni. La persistenza umana si autodefinisce per inserirsi nel territorio ed è proprio questa che può trasformarlo in luogo. Il potere dei luoghi nasce dall'incontro dell'uomo con il territorio che abita, che trasforma, che immagina e carica di significati, speranze, simboli. È una relazione complessa, che ha radici antiche e in continuo divenire: una tessitura del vissuto storicizzato con l'ambiente pre-esistente". "Per questa mostra, abbiamo coinvolto – aggiunge Giacomo Fabbrocino della Scuola di cinema e fotografia Pigrecoemme – decine di sguardi impegnati nel racconto, frammentato e al contempo condiviso, della nostra città, in modo da far riprendere a ciascuno possesso dei propri luoghi, confrontandosi in particolare con i luoghi-simbolo del culto, osservandoli da molteplici punti di vista per poi restituirli, in un panopticon al contrario, allo sguardo dei visitatori della mostra".
Sempre domani, alle ore 17 presso il cinema Ambasciatori, si aprirà anche il secondo segmento de L'Infinito Viaggiare, cioè la rassegna cinematografica Così lontano, così vicino, divisa in tre cicli distinti (su Napoli, l'Europa e l'horror) e organizzata in collaborazione con la Cineteca di Bologna e il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale: il primo film in programma, per il ciclo su Napoli nel cinema, è La guerra di Mario di Antonio Capuano.
Il festival L'Infinito Viaggiare è un progetto dell'Assessorato regionale al Turismo realizzato col finanziamento dell'Unione Europea (Por Fesr Campania 2007-2013, Asse 1, Obiettivo operativo 1.12), affidato, per l'organizzazione, all'EPT - Ente Provinciale per il Turismo di Napoli.

martedì 11 maggio 2010

A NAPOLI "L'INFINITO VIAGGIARE": LE FOTO / 1

Giovedì pomeriggio s'inaugura a Napoli la mostra fotografica intitolata Tra sacro e profano: i luoghi di culto della città storica di Napoli, primo segmento del festival di cinema e fotografia L'Infinito Viaggiare. La mostra, curata dalla scuola Pigrecoemme e allestita nella chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta (via dei Tribunali, 16) fino a mercoledì 26 maggio, si compone di ben 74 fotografie e resterà aperta tutti i giorni, dalle 9 alle 18, esclusa la domenica. Ecco qui un po' di foto in anteprima.

sabato 8 maggio 2010

SUSAN SARANDON TRA LE STELLE DI GIFFONI 2010

Di Diego Del Pozzo

Annunciati i primi ospiti del Giffoni Film Festival, che quest'anno si svolgerà dal 18 al 31 luglio prossimi: innanzitutto, Susan Sarandon; poi, il regista Pupi Avati e l'attrice Claudia Pandolfi (reduce dallo spiacevole incidente provocatole da un paparazzo), Elijah Wood (il Frodo, della saga de Il signore degli anelli firmata da Peter Jackson) e Giuseppe Tornatore, il regista di Baarìa.
Per quella che sarà la quarantesima edizione, il festival salernitano raggiungerà anche il numero record di ben 41 Paesi partecipanti, con l'ingresso di otto nuove nazioni: Siria, Turchia, Repubblica Ceca, Slovenia, Lituania, Croazia, Uzbekistan e Honduras. La quarantesima edizione potrà contare su circa tremila giurati, un numero che porterà il totale dei giurati coinvolti dal GFF, dal 1971 a oggi, a oltre 50mila ragazzi provenienti da tutto il mondo.

venerdì 7 maggio 2010

IL TRAILER UFFICIALE DE "L'INFINITO VIAGGIARE"

Ecco qui di seguito il trailer ufficiale della seconda edizione del festival L'Infinito Viaggiare, in programma a Napoli da giovedì 13 a mercoledì 26 maggio.
Chi volesse saperne di più su questa interessante manifestazione culturale può cliccare qui. Nel frattempo, buona visione a tutti con questo bel trailer realizzato dalla Scuola di Cinema e Fotografia Pigrecoemme.

giovedì 6 maggio 2010

A NAPOLI, DAL 13 AL 26, "L'INFINITO VIAGGIARE"

Un suggestivo viaggio artistico e culturale alla scoperta del "potere dei luoghi", grazie al cinema e alla fotografia: ecco ciò che propone, per la sua seconda edizione, il festival L'Infinito Viaggiare, presentato oggi in conferenza stampa nella sala eventi dell'Ente Provinciale per il Turismo di Napoli.
L'Infinito Viaggiare, dedicato quest'anno proprio al tema "Il potere dei luoghi", si svolgerà da giovedì 13 a mercoledì 26 maggio in varie locations del centro e della periferia di Napoli. In conferenza stampa, lo hanno presentato l'amministratore dell'EPT di Napoli, Dario Scalabrini; la direttrice artistica Francesca Mauro; il produttore cinematografico Giorgio Magliulo; il presidente della Scuola di cinema e fotografia Pigrecoemme, Corrado Morra.
L'Infinito Viaggiare si articola in tre differenti segmenti: una mostra fotografica, una rassegna cinematografica e una serie di dialoghi con ospiti prestigiosi.
La mostra fotografica, intitolata Tra sacro e profano: i luoghi di culto della città storica di Napoli, sarà allestita nella chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta (via dei Tribunali, 16) dal 13 al 26 maggio (aperta tutti i giorni, dalle 9 alle 18, esclusa la domenica): si compone di 74 fotografie ed è il risultato del laboratorio Dentro la città storica, realizzato presso la Scuola di cinema e fotografia di Napoli Pigrecoemme. Saranno esposte, dunque, le fotografie realizzate dagli allievi del laboratorio, ma anche quelle di ex allievi dei corsi di cinema e di fotografi "esterni", tutti orientati a una riflessione visiva sul "potere dei luoghi di culto", che vanno a costituire, nei 74 scatti, altrettanti capitoli di una simbolica Odissea nella città, lungo un itinerario per "frammenti visivi" composto dai molteplici percorsi cittadini possibili che si snodano attorno ai luoghi del potere (politico, religioso, culturale, storico, scientifico, misterico e mitologico). Da queste suggestioni visive scaturirà una vera e propria "mappa della città storica", che sarà in distribuzione nei prossimi giorni presso tutti gli infopoint dell'Ente Provinciale per il Turismo di Napoli e consentirà ai turisti di costruire autonomamente i propri personalissimi itinerari eccentrici partenopei. L'inaugurazione della mostra è prevista per giovedì 13 alle ore 18, nella chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, dove la storica dell'arte Francesca Amirante guiderà i visitatori lungo questo viaggio visivo oscillante, appunto, "tra sacro e profano".
Anche la rassegna cinematografica Così lontano, così vicino si concentra sulla rappresentazione del potere dei luoghi nelle sue molteplici sfumature reali e simboliche. La rassegna proporrà 20 film, divisi in tre sezioni. Quella principale s'intitola Napoli nel cinema ed è in programma al cinema Ambasciatori dal 13 al 26 maggio; al suo interno vi sarà spazio per la potenza, la magia, il potere evocativo e la suggestione dei luoghi della città, visti e raccontati da cineasti italiani del passato e del presente nei seguenti titoli: Carosello napoletano di Ettore Giannini, Pensavo fosse amore, invece era un calesse di Massimo Troisi, L'amore molesto di Mario Martone, Libera di Pappi Corsicato, Non è giusto di Antonietta De Lillo, La guerra di Mario di Antonio Capuano, Il verificatore di Stefano Incerti, Incantesimo napoletano di Paolo Genovese e Luca Miniero, Vento di terra di Vincenzo Marra. La seconda sezione cinematografica, I luoghi del cinema europeo, si svolgerà, invece, lunedì 17 e martedì 18 maggio al multicinema Modernissimo, dove si alterneranno la Svezia di Ingmar Bergman (Come in uno specchio), la Germania di Wim Wenders (Così lontano, così vicino), la Bosnia di Emir Kusturica (Papà è in viaggio d'affari), la Francia di François Truffaut (L'uomo che amava le donne), la Spagna di Pedro Almodóvar (Che ho fatto io per meritare questo?) e il Regno Unito di Ken Loach (Family Life), per sei visioni d'autore capaci di trasformare luoghi intimi e personali in elementi condivisi dell'immaginario collettivo contemporaneo. Terzo e ultimo segmento filmico è quello intitolato I luoghi oscuri, in programma mercoledì 19 maggio al Happy Maxicinema di Afragola: si tratta di un viaggio nella produzione horror contemporanea, attraverso quattro "cult movies" come Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir, Le colline hanno gli occhi di Wes Craven, The Others di Alejandro Amenabar e 1408 di Mikael Håfstörm.
Accanto alla mostra fotografica e alla rassegna cinematografica, completa il denso programma de L'Infinito Viaggiare la sezione dei Dialoghi, prevista come evento di chiusura del festival per mercoledì 26 maggio, alle 20.30, quando al cinema Ambasciatori avrà luogo l'incontro a più voci intitolato I Vesuviani tra passato, presente e futuro: un dialogo sul cinema partenopeo, al quale prenderanno parte, per la prima volta tutti assieme da tredici anni a questa parte, i registi del film collettivo che tante polemiche e discussioni suscitò alla Mostra di Venezia del 1997: così, saranno presenti in sala Antonio Capuano, Pappi Corsicato, Antonietta De Lillo, Stefano Incerti e Mario Martone; e con loro ci saranno anche le attrici Cristina Donadio e Teresa Saponangelo e il produttore Giorgio Magliulo. L'incontro offrirà una ghiotta occasione per fare il punto della situazione e per tracciare le prospettive future di quella che, all'epoca, fu definita - anche ben oltre le intenzioni dei singoli autori - "scuola napoletana". A seguire, naturalmente, la proiezione de I Vesuviani chiuderà l'edizione 2010 de L'Infinito Viaggiare.
Il festival è un progetto dell'Assessorato al Turismo della Regione Campania realizzato col finanziamento dell'Unione Europea (Por Fesr Campania 2007-2013, Asse 1, Obiettivo operativo 1.12), affidato, per l'organizzazione, all'EPT - Ente Provinciale per il Turismo di Napoli.

mercoledì 5 maggio 2010

DELITTO PASOLINI: CITTI E MARTONE RIAPRONO IL CASO

Di Diego Del Pozzo

Clamoroso! Un documentario di Mario Martone con Sergio Citti riapre il caso della morte di Pier Paolo Pasolini. Repubblica Tv, infatti, presenta in esclusiva questo lavoro che mostra le immagini girate dallo stesso Citti pochi giorni dopo il delitto, all'Idroscalo di Ostia. Secondo Citti, a uccidere Pasolini non fu solo Pelosi, poiché quella notte all'Idroscalo c'erano almeno altre tre o quattro persone. E c'erano due auto e non soltanto quella dell'intellettuale ucciso.
Nel video, si vede Sergio Citti ripreso da Mario Martone e interrogato dall'avvocato Guido Calvi, mentre commenta le immagini che ha girato lui stesso oltre 35 anni prima e mentre racconta la sua verità sulla notte nella quale morì Pasolini.
Il video è stato girato da Mario Martone nel luglio 2005, tre mesi prima della morte di Citti. Adesso, è depositato agli atti alla Procura della Repubblica di Roma e costituisce un documento unico per le indagini che si avvarranno anche del lavoro dei Ris.
Per vedere questo clamoroso video, basta cliccare qui.

martedì 4 maggio 2010

GRANDE SUCCESSO PER LA MOSTRA DI SPOLETO

Di Diego Del Pozzo

Si è chiusa domenica la notevolissima mostra-mercato organizzata a Spoleto dal locale assessore comunale alla cultura, che - si dà il caso - è lo scrittore e sceneggiatore Vincenzo Cerami, per raccogliere fondi da destinare alle comunità abruzzesi colpite, poco più di un anno fa, dal terribile sisma che ne ha devastato le terre e gli animi. Grazie all'iniziativa di Cerami, tanti tra i più grandi autori del fumetto contemporaneo hanno offerto uno o più esemplari originali delle loro opere, per contribuire alla ricostruzione dei siti storici distrutti dalla calamità.
L'elenco degli autori coinvolti è davvero impressionante e vede in primo piano autentici big come Milo Manara, il Premio Oscar Nick Park, Philippe Druillet, Bruno Bozzetto, Tanino Liberatore, Vittorio Giardino. Proprio Druillet è stato anche autore del manifesto ufficiale della manifestazione, nel quale è riprodotta la storica fontana di Piazza San Marciano, nel "cuore" dell'Aquila: e proprio al restauro di questo monumento saranno devoluti i soldi ricavati dall'iniziativa spoletina, che s’è svolta nella bellissima cornice del settecentesco Palazzo Collicola, sede della Galleria Civica d'Arte Moderna. Tra gli artisti che hanno aderito: dalla Francia, oltre a Druillet, Ben Radis, Chantal Montellier, Killoffer, Tiburce Oger, Philippe Gaukler, Philippe Bertrand, Olivier Grojnowski, Leo Quievreux; dall'Australia, Andrew Dyson, John Spooner e Ron Tandberg, illustratori del quotidiano The Age; oltre a quelli già citati, gli italiani Ivo Milazzo, Sergio Toppi, Max Rotundo, Mario Milano, Silver, Enzo Troiano, Silvia Ziche, Roberto Baldazzini, Gallieno Ferri, Riccardo Mannelli, Laura Scarpa, Fabio Visintin, Makkox, Pino Creanza.
L'iniziativa sembra aver funzionato egregiamente, poiché fino al 20 aprile era già stata superata la quota di ventimila euro per quanto riguarda le donazioni effettuate.