giovedì 31 dicembre 2009

BUON 2010: UN ANNO ROCK PER TUTTI!!!

Di Diego Del Pozzo

Che il 2010 possa essere un anno rock per ciascuno di voi!!!
Tanti auguri a tutti i lettori-navigatori di [OFF-TOPIC]!!!

mercoledì 30 dicembre 2009

ROCK: NEL 2010 RITORNANO I SOUNDGARDEN

Di Diego Del Pozzo

L'anno che sta per iniziare porterà una reunion attesissima da tutti gli appassionati di rock "duro e puro": quella dei "mitici" Soundgarden, che durante gli anni Novanta si imposero come una tra le band più influenti della straordinaria scena musicale di Seattle (Grunge e dintorni...).
Dopo dodici anni, infatti, il gruppo tornerà insieme nel 2010, come annunciato sul sito ufficiale dell'ex - e, a questo punto, attuale - leader e cantante Chris Cornell. Assieme a Cornell - forse la voce maschile più bella dell'hard rock di fine Secondo millennio - torneranno a far parte della band anche il chitarrista Kim Thayil, il batterista Matt Cameron e il bassista Ben Shepherd, per ricostituire una tra le line-up rock più potenti e versatili degli ultimi vent'anni.
I "nuovi" Soundgarden avrebbero già pianificato la loro prima tournée estiva lungo la costa occidentale degli Stati Uniti, con tanto di partecipazione al cartellone del prossimo Coachella Festival (ovviamente, come evento di punta...).

martedì 29 dicembre 2009

COMICS: LA DC LANCIA LA LINEA "EARTH-ONE"

Di Raffaele De Fazio

(Welcome to Geeksville - 27 dicembre 2009)

Se n'è quasi andato quello che potremmo definire l'anno più importante della storia dei comics moderni. Abbiamo parlato ampiamente, nei mesi scorsi, degli sconvolgimenti societari dei due colossi del fumetto americano, Marvel e DC. Ed entrambe le case editrici si apprestano ad affrontare l'anno nuovo agguerritissime. Le anticipazioni di gennaio, infatti, sono ricche di nuove proposte, mentre altre scoppiettanti novità si attendono per i mesi a venire.
In prima linea c'è, sicuramente, il lancio della nuova linea Earth-One da parte della DC Comics: si tratta di una sorta di universo Ultimate della DC, nella quale le avventure dei suoi principali eroi sono appena iniziate, con origini dei personaggi rinarrate in chiave moderna. Si comincia, ovviamente, con Batman e Superman. I team creativi sono di tutto rispetto, esattamente come fu per la linea Ultimate della Marvel a suo tempo. Per l'Uomo d'Acciaio, infatti, troveremo ai disegni il giovane e promettentissimo Shane Davis, già visto recentemente su Rage of the Red Lanterns, mentre dei testi si occuperà il veterano J.M. Straczynski che, dopo l'Uomo Ragno, aggiunge l'altra principale icona del fumetto supereroistico americano al suo già invidiabile curriculum di autore. Sarà, invece, "l'architetto" della DC contemporanea, Geoff Johns, a occuparsi del Cavaliere Oscuro, in compagnia dell'ottimo disegnatore Gary Frank (qui a lato, i suoi studi del personaggio): il "dinamico duo", già autore di un'ottima run di Superman (del quale, proprio adesso, stanno rinarrando le origini nella mini Secret Origin), si dedicherà inaspettatamente a raccontare le gesta di un Bruce Wayne all'inizio della sua carriera.
Quello che, a una prima impressione, potrebbe stupire è il formato scelto per lanciare queste due nuove serie, perché DC ha deciso di optare per la graphic novel in volume, presumibilmente cartonato e successivamente brossurato, con una cadenza che dovrebbe essere semestrale. Pare che l'iniziativa sia stata fortemente voluta dalla casa madre Warner, la quale vorrebbe richiedere uno sforzo produttivo a consociate e licenziatarie estere, in modo da far uscire questi fumetti contemporaneamente in tutto il mondo. La scelta del formato, a ben vedere, appare ovvia: se la Marvel, che detiene il primato delle vendite in albi singoli, decide di lanciare continuamente nuove serie inserendole in mega-eventi che le trascinano per almeno due anni; la DC, dal canto suo, tenta di sfruttare appieno il suo primato nella vendita dei volumi, puntando sul canale di librerie, centri commerciali e Warner Stores, quindi privilegiando un pubblico più d'elite, ma senza trascurare l'idea di avvicinare il lettore medio verso un formato più "europeo" e forse più remunerativo.
Parallelamente, infatti, mese dopo mese, gli scaffali riservati ai paperback americani vedono il proliferare di volumi DC, talvolta anche con un numero di pagine consistente, al prezzo piuttosto economico di 9.99 dollari: una scelta che sta dando i suoi risultati su un doppio canale; basti pensare, per esempio, che il lancio dei primi volumi di Scalped (qui a lato) e DMZ a prezzo contenuto ha quasi raddoppiato le vendite dei mensili, di due tra le migliori serie Vertigo di tutti i tempi.

lunedì 28 dicembre 2009

THE BEST OF 2009: TOP TEN MOVIES

Di Diego Del Pozzo

1) Gran Torino (Clint Eastwood);
2) Bastardi senza gloria (Quentin Tarantino);
3) The Wrestler (Darren Aronofsky);
4) Nemico pubblico (Michael Mann);
5) La principessa e il ranocchio (Ron Clements e John Musker);
6) Up (Pete Docter);
7) Parnassus (Terry Gilliam);
8) Vincere (Marco Bellocchio);
9) Che (Steven Soderbergh);
10) Ponyo sulla scogliera (Hayao Miyazaki).

domenica 27 dicembre 2009

BEST OF 2009: TOP TEN SONGS

Di Vincenzo Esposito

(Nursery Mind - 26 dicembre 2009)

Akron Family, River (Set 'em Wild, Set 'em Free);
Joe Bonamassa, The Ballad of John Henry (The Ballad of John Henry);
Chuck Prophet, Sonny Liston's Blues (Let Freedom Ring);
Mark Knopfler, Cleaning My Gun (Get Lucky);
Porcupine Tree, Time Flies (The Incident);
Vic Chesnutt, Chinaberry Tree (At the Cut);
David Sylvian, Small Metal Gods (Manafon);
Chris Garneau, Dirty Night Clowns (El Radio);
David Gray, Draw the Line (Draw the Line);
Local Natives, World News (Gorilla Manor).

venerdì 25 dicembre 2009

HAPPY X-MAS (WAR IS OVER)

Buon Natale a tutti... in compagnia di John Lennon...

giovedì 24 dicembre 2009

QUANDO IL TEATRO INCONTRA IL FOOTBALL

Di Diego Del Pozzo

(Calciopassioni - 24 dicembre 2009)

In questi giorni di vacanza, il regista bosniaco Haris Pasovic (nella foto) è a Napoli per una serie di sopralluoghi e incontri finalizzati alla realizzazione di un suo attesissimo spettacolo teatrale dedicato al gioco del calcio, in anteprima mondiale durante il Napoli Teatro Festival Italia in programma a giugno 2010.
Per il suo Football Football - questo il titolo della pièce - gli sarà utile, infatti, la conoscenza diretta dell'ambiente del calcio napoletano, al quale si ispirerà per lo spettacolo di teatro-danza che sta creando e che firmerà assieme al coreografo belga Koen Augustunen. Durante il suo soggiorno, Pasovic incontrerà calciatori del presente e del passato, tifosi più o meno illustri, farà interviste e girerà parecchie immagini in video. "Vorrei che Football Football - ha spiegato nei giorni scorsi al quotidiano Il Mattino - fosse una sorprendente panoramica sul calcio. Non sono interessato a politica, economia, corruzione o violenza, ma al gioco in sé. Credo, infatti, che sia uno sport incredibilmente teatrale, dionisiaco per natura, una forma pura di entusiasmo e gioco. E che, quindi, offra tantissimo materiale sul quale fare ricerche e lavorare".

martedì 22 dicembre 2009

"AVATAR": IL TRAILER, IN ATTESA DEL FILM

Di Diego Del Pozzo

In attesa di vedere il film nei cinema italiani, a partire dal 15 gennaio (ma nel resto del mondo è già uscito da qualche giorno...), gustiamoci il trailer originale di Avatar, il nuovo kolossal fantascientifico firmato da James Cameron.
Buona visione!

domenica 20 dicembre 2009

COMICS: DAGLI USA UN PO' DI NOVITA' MARVEL

Di Raffaele De Fazio

Vediamo assieme le novità Marvel presentate questo mese negli Stati Uniti.
Continua Siege, il crossover che si ripromette di rimettere a posto il casino creato in questi ultimi anni da Quesada & Co.: speciali e tie-in a terremoto! In parallelo, esordisce in una miniserie di cinque numeri Doomwar di Jonathan Maberry e Scot Eaton, con protagoniste principali soprattutto le eroine del Marvel Universe.
Impossibile, quindi, non segnalare il ritorno al tavolo da disegno del sempre più bravo Art Adams, che suggella il suo contratto in esclusiva con la Casa (chiusa) delle Idee con il lancio della nuova serie Ultimate Comics X, che a sua volta si ripromette di mettere ordine nel caos generato da Ultimatum. Tra i volumi segnaliamo Strange Tales hardcover, che raccoglie l'omonima miniserie disegnata dal meglio degli artisti della scena alternativa non solo americana; e il secondo volume del Daredevil by Ed Brubaker & Michael Lark Omnibus, che chiude una delle migliori run della storia di Devil.
Non posso fare a meno, infine, di segnalare la nuova "Marvel Minkiata": su Deadpool, infatti, c'è l'esordio del nuovo villain Hitman Monkey, la scimmia killer che, vestita di tutto punto e superarmata, si appropria anche di uno speciale che ne narrerà le origini. Speriamo che non si dimentichi di partecipare alla prossima riunione degli scrittori Marvel!

sabato 19 dicembre 2009

INAUGURATA IERI LA MOSTRA "GRIFIANA"

Di Diego Del Pozzo

Si è aperta ieri, nella suggestiva cornice di Castel dell'Ovo a Napoli, la mostra Il Grifo: storia di una rivista - Il fumetto è arte, che sarà visitabile tutti i giorni fino al 10 gennaio, con ingresso gratuito.
''Quello che proponiamo - spiegano i curatori, Vincenzo Mollica e Lorenzo Paganelli - è un viaggio attraverso gli autori che hanno creduto in questa rivista, al punto da realizzare molte storie poi diventate, negli anni, autentici classici. In questo viaggio verremo accompagnati, presi per mano, da registi, attori, fotografi, pittori, poeti e fumettisti, proprio a significare ancora una volta come l'arte non sia qualche cosa a compartimenti stagni ma una sorta di grande giardino dove tutti giocano insieme".
Nella mostra sono esposti lavori di grandi artisti come Milo Manara, Dino Battaglia, Franco Battiato, Roberto Benigni, Stefano Benni, Attilio Bertolucci, Enki Bilal, Charles Bukowsky, Dino Buzzati, Italo Calvino, Giorgio Cavazzano, Leonard Cohen, Paolo Conte, Guido Crepax, Robert Crumb, Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi, Federico Fellini, Vittorio Giardino, Francesco Guccini, Alejandro Jodorowsky, Tanino Liberatore, Lucio Dalla, Giulietta Masina, Jean Giraud (Moebius), José Munoz, Hugo Pratt, Andrea Pazienza, Nicola Piovani, Sergio Staino, Art Spiegelman, Alex Toth, Wim Wenders, Danijel Zezelj. Un'ampia sezione sarà dedicata al contributo di Federico Fellini, determinante nella breve (1991-1995) ma intensa storia di questa bella, ambiziosa e sfortunata rivista.

venerdì 18 dicembre 2009

JALONGO E LA CRISI DEL CINEMA ITALIANO

Di Diego Del Pozzo

Il regista Valerio Jalongo, tra i fondatori dell'associazione 100autori, ha realizzato nei mesi scorsi l'interessante Di me cosa ne sai, poetica e al tempo stesso rabbiosa riflessione sulla crisi del cinema italiano dalla seconda metà degli anni Settanta a oggi.
Il film è stato presentato con grande successo anche nell'ambito di un affollato seminario sul documentario, organizzato a Rivoli dalla FICC (Federazione italiana dei Circoli del Cinema). "Ho deciso di produrmi da solo, pur non avendo normalmente ambizioni da produttore", spiega Jalongo. "Ma soprattutto – prosegue – ho costruito, pezzetto per pezzetto, un mosaico già quasi completo, per poi proporlo alla Rai, che in questo modo ha trovato poco rischioso inserire l'ultimo tassello".
Quello di Jalongo è un progetto coraggioso, perché affronta un argomento di grande importanza, ma anche costantemente sottovalutato (volutamente?) da coloro che decidono le politiche culturali italiane: "Per me, è un chiaro esempio di come il nostro Paese si sia ormai fermato, soprattutto dal punto di vista culturale. La sostituzione graduale del cinema con la televisione ha prodotto un livellamento generale verso il basso, che oggi ha pure effetti politici devastanti: chi non riesce più a riconoscere ciò che è bello e ciò che non lo è, infatti, è senz'altro meno libero e più manipolabile".
E allora, secondo Jalongo, oggi siamo meno liberi rispetto agli anni Settanta? "In Di me cosa ne sai - conclude il regista - lascio volutamente la risposta allo spettatore, fornendogli suggestioni e flash che cercano di farlo riflettere su quanto accaduto in Italia negli ultimi trent'anni. Certo è che oggi la televisione non sa più raccontare la realtà circostante in maniera complessa e approfondita come riusciva a fare il cinema nostrano degli anni Sessanta e Settanta".

mercoledì 16 dicembre 2009

SALVATA "LA CANTATA DEI PASTORI"

Di Diego Del Pozzo

Per Il Mattino mi è capitato di seguire una interessante iniziativa culturale, che merita un po' di spazio anche in questa sede: un intervento della Regione Campania e della Curia partenopea per "salvare" La cantata dei pastori di Peppe Barra (qui nella foto), forse l'unica opera sacra teatrale tradizionale ancora rappresentata in tutta Europa.
Grazie al supporto dei due Enti, la Cantata potrà essere messa in scena anche quest'anno, durante i giorni di Natale.
Per chi volesse saperne di più, cliccando qui è possibile leggere l'articolo che ho scritto per Il Mattino, contenente anche tutte le dichiarazioni di Peppe Barra sull'argomento.

martedì 15 dicembre 2009

NAPOLI AVRA' UN MUSEO DEI PUPI E BURATTINI

Di Diego Del Pozzo

Ieri ho visto in anteprima il nuovo e bellissimo Museo dell'Immaginario Teatrale che la Provincia di Napoli sta realizzando all'interno del Chiostro monumentale di Santa Maria la Nova.
Si tratta di un nuovo spazio museale interamente dedicato al prezioso patrimonio di pupi e burattini della tradizione partenopea. Chi volesse leggere l'articolo che ho scritto per il quotidiano Il Mattino di oggi può cliccare qui. Ho avuto modo di scattare anche qualche foto in esclusiva, tra le quali la prima qui sotto è stata pubblicata sempre oggi, a corredo del mio articolo.
Il nuovo museo mi sembra davvero notevole e, se tutto andrà per il verso giusto, dovrebbe aprire al pubblico tra maggio e giugno dell'anno prossimo. Per adesso godiamoci le foto.

lunedì 14 dicembre 2009

UNA UTILE GUIDA AI FUMETTI "ON LINE"

Di Diego Del Pozzo


La "Rete delle Reti", cioè "Sua Maestà Internet", ha rivoluzionato completamente anche il modo di fare storia, informazione e critica sui fumetti, grazie a una miriade di siti realizzati da semplici appassionati o da professionisti affermati, spesso in grado di soddisfare qualunque esigenza meglio e più dei loro corrispettivi cartacei.
Il comiclink di questo mese, dunque, è dedicato proprio al rapporto tra fumetto e web, poiché nell'era di Internet anche per l'arte sequenziale la Rete è diventata uno strumento assolutamente indispensabile, grazie a siti e portali informativi, forum, blog tematici, community che mettono in relazione tra loro gli appassionati di tutto il mondo, ma anche gli autori e gli addetti ai lavori. Oggi, infatti, è possibile trovare "on line" praticamente qualsiasi cosa riguardi l'universo delle "nuvole parlanti": dall'archivio telematico nel quale leggere rare comic strips di fine Ottocento o inizio Novecento ai blog ufficiali di autori "di culto" che così comunicano direttamente con i propri lettori, da gigantesche web community dedicate a case editrici o generi particolari fino a vere e proprie riviste di critica e approfondimento da scaricare gratuitamente sul computer di casa. Insomma, anche volendo tacere dei webcomics, la rivoluzione digitale sembra davvero completata pure in ambito fumettistico.
A mettere ordine in questa che rischia, ogni giorno di più, di diventare un'autentica giungla ci ha pensato un giovane critico e giornalista, Andrea Leggeri, che ha scritto un libro utilissimo e decisamente interessante, recentemente pubblicato da Coniglio Editore: il volume s'intitola Fumetto On Line. Guida ai migliori siti Internet: personaggi, autori, storia, informazioni (256 pagine, 12.50 euro). Il trentacinquenne Leggeri scrive, già da diversi anni, sulle riviste Scuola di Fumetto, Blue, X Comics e Classix. Dal 2003, inoltre, è redattore del sito di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, col quale ha collaborato all'evento 24 Hours Italy Comics, alla realizzazione del volume 24 Hours Italy Comics (2005, Scuola del Fumetto) e all'antologia critica In viaggio tra le nuvole (2008, Lilliput Editrice). Nel 2007 ha pubblicato il volumetto Dammi un bacio da fumetto (Coniglio Editore), mentre una sua breve Storia del fumetto horror italiano è apparsa su Come disegnare i mostri (2008, Newton & Compton).
Col suo libro, Andrea Leggeri ha messo ordine in una materia vasta e dispersiva. E non lo ha fatto certamente attraverso una lista tirata giù dal web, avvalendosi dell'aiuto dei motori di ricerca, bensì mediante una selezione personale, testata direttamente in modo intelligente e laborioso, provando ogni sito segnalato e organizzandoli in tre sezioni differenti per ordinarli meglio e, quindi, facilitare la consultazione da parte dei lettori: siti di critica e informazione, siti sugli autori, siti sui personaggi e sulle serie. Il tutto, naturalmente, messo in rigoroso ordine alfabetico. "Questo libro - si legge in quarta di copertina - si propone come guida alla scoperta delle più interessanti risorse sul fumetto in rete: i più importanti personaggi e autori internazionali, siti di critica, informazione e storia del fumetto, archivi e database, cronologie e strumenti utili per i collezionisti, animazione, suggerimenti per percorsi tematici alla scoperta delle principali scuole fumettistiche internazionali. Uno sguardo complessivo strutturato in forma di dizionario e suddiviso per aree tematiche, centinaia di voci per migliaia di link scelti e commentati. Uno strumento utile e aggiornato per approfondire la propria conoscenza sul mondo della letteratura disegnata, che vi permetterà di scovare in rete anche quello che Google non vi dice!".
Così, tra le dense pagine di Fumetto On Line, ogni autore e ogni personaggio di una qualche notorietà viene segnalato in una scheda ben dettagliata e piacevole da leggere: dalla "a" di Jessica Abel alla "z" di Silvia Ziche per ciò che concerne i creatori; dalla "a" di Agente segreto X-9 alla "z" di Zagor per quanto riguarda, invece, i personaggi e le serie. Tutto ciò, come si può facilmente immaginare, rende il libro anche una sorta di agile storia del fumetto, che può essere letta pure spulciandola avanti e indietro, creandosi da soli il proprio percorso di consultazione ideale: le schede sono accompagnate anche da disegni e fotografie e arricchite da collegamenti e rimandi continui a risorse "on line" dai contenuti affini. "Insomma, quello che c'è - spiega ancora l'autore - lo scoprirete sfogliando il volume, tenendolo a fianco a voi mentre navigate nel web, seguendone i percorsi tematici e arricchendoli con le scoperte che farete da voi, poiché Internet, per sua stessa natura mutevole e in continuo ampliamento, cresce quotidianamente di milioni di pagine, un'enorme quantità di contenuti che giorno dopo giorno va ad aggiungersi al potenzialmente illimitato mare di conoscenza che può contenere". E, proprio per meglio "navigare" in questo "mare" infinito, ben venga allora un libro utile e, anzi, persino necessario come Fumetto On Line, intelligente iniziativa editoriale che speriamo possa essere periodicamente aggiornata e ulteriormente arricchita, per seguire col giusto passo gli sviluppi incessanti della Nona Arte su Internet (qui sopra, la copertina della rivista mensile Mega, sulla quale è stata pubblicata questa recensione).

domenica 13 dicembre 2009

LA NUOVA FANZINE "NATALIZIA" DI ALAN MOORE

Di Raffaele De Fazio

Hoo hoo hooo, è quasi Natale!!! E il nostro Babbo Natale - e per nostro intendo di noi appassionati di fumetti - ci regala la sua nuova "perla". Ci tengo a precisare, però, che questo particolarissimo Babbo Natale non sta al Polo Nord ma a Northampton, in Inghilterra; e che non ha l'aria bonaria del panciuto omone con la slitta, ma più una certa rassomiglianza con il tolkeniano Barbalbero, con tanto di voce cavernosa. Ovviamente, sto parlando di Alan Moore (qui sotto, nella foto) che, sebbene abbia annunciato più volte di volersi staccare dal mondo dei comics per dedicarsi a quello della magia (e chi ha letto Promethea sa cosa intende il "Barbudo" per magia), continua a proporsi come autore di fumetti ritornando al suo vecchio amore, l'autoproduzione.
Infatti, dopo aver dato l'ennesimo addio alle major americane, Moore ha trasferito la sua Lega degli straordinari gentlemen, forse la sua idea migliore di questi ultimi anni, alla TopShelf per il mercato americano e alla Knockabout per il Regno Unito, due piccole realtà editoriali di grande interesse. La prima, con base in Georgia, si è rivelata col tempo un'autentica oasi nel deserto per quei lettori che preferiscono storie più "alte" e scelte grafiche più ardite, lanciando nuovi talenti come Craig Blankets Thompson, James Kochalka, Matt Superspy Kindt, Jeff Essex Lemire, Rich Quattro Dita Koslowski, oltre ad essere l'editore di riferimento di Moore per tutti i suoi libri. Knockabout, invece, è un piccolo editore inglese che da anni stampa i lavori vecchi e nuovi di alcuni dei più grandi geni dell'Underground anglo-americano, come Robert Crumb e Gilbert Shelton, oltre a pubblicare tutti i lavori di Moore non legati alle major, come From Hell e Lost Girls.
Saranno, dunque, questi due editori a pubblicare la più recente creazione dell'Uomo di Northampton, Dodgem Logic, una fanzine mensile di quaranta pagine interamente prodotta da Moore, che si occuperà della gran parte dei testi con l'aiuto di "amici cospiratori" della scena Underground inglese (qui in basso, la copertina del primo numero). Ai disegni, invece, troveremo artisti a rotazione, a cominciare da Kevin O'Neill e da Moore stesso, che così tornerà a disegnare dopo molti anni col suo stile tanto simile a quello degli artisti dell'Underground californiano. Oltre a Moore, parteciperanno anche Melinda Gebbie, Leah Moore e John Rappion: in sostanza, tutta la sua famiglia.
La rivista riserverà una sezione di otto pagine che potrà essere regionalizzata, mese dopo mese, per dare spazio ai giovani talenti inglesi, non soltanto di Northampton, col desiderio di fungere anche da trampolino di lancio per le carriere di disegnatori agli esordi. Il primo numero tratterà di fumetti, certo, ma anche di ambiente, politica, arte e musica, avendo in allegato un cd con una selezione delle migliori band della scena musicale di Northampton. Per i prossimi numeri, quindi, già si fanno i nomi di guest star eccellenti quali i Gorillaz e Michael Moorcock.
Dunque, pare che il "tizio che si vuole dare alla magia e abbandonare il fumetto" sia più vitale che mai e di nuovo arrabbiato con le major americane, che succhiano il meglio dagli scrittori per poi lasciar loro le briciole: e l'ultima volta che ha litigato con gli editori americani ha prodotto From Hell, Lost Girls, Brought to Light e lo sfortunato Big Numbers assieme a Sienkiewicz. Perciò, se tanto mi dà tanto, un'occhiata a questo Dodgem Logic bisogna dargliela per forza. E poi ha lo slogan di lancio migliore del 2009: "As cheap and beautiful as a heartbreaking teenage prostitute, Dodgem Logic has a cover price of £. 2.50".

venerdì 11 dicembre 2009

INCENTIVI AL COMMERCIO. SI FA PER DIRE...

Di Diego Del Pozzo

Raccontino veloce veloce di una cosa bizzarra che mi è capitata qualche giorno fa, nella ridente città di Napoli, dove abitualmente trascorro la mia settimana lavorativa.
In un momento libero, entro alla Feltrinelli Libri e Musica di piazza dei Martiri, il più grande punto vendita del noto marchio nella città partenopea e, probabilmente, nell'intero Mezzogiorno. Mi reco nel settore dvd per cercare Gimme Shelter, il celebre documentario "maledetto" dei fratelli Maysles sul tristemente famoso concerto dei Rolling Stones ad Altamont nel 1969, passato alla storia come il momento nel quale il sogno della Love Generation sessantottina si trasforma definitivamente in incubo: un film musicale di seminale importanza, nonché un documentario tra i più originali e rappresentativi della seconda metà del Novecento, finalmente uscito anche in edizione italiana.
Penso di trovarne facilmente parecchie copie, in modo da acquistarne una, ma mi sbaglio. Così, dopo aver provato a fare da me, cercando nel settore dei dvd musicali, mi rivolgo all'addetto che consulta il suo computer e, in un primo momento, mi dice che il titolo non è ancora uscito. Un po' triste, gli credo e mi avvio pian pianino verso l'uscita. Ma l'addetto, evidentemente, nel frattempo ha cercato meglio, così mi insegue per dirmi che, sì, il dvd in effetti esiste in commercio e che loro ne hanno ben una (1) copia, ma aggiunge lapidario: "Sarà quasi impossibile trovarlo...". Con queste sinistre parole che mi risuonano nella mente, dunque, ci rechiamo nel settore dei documentari, perché Gimme Shelter è stato giustamente archiviato come "documentario musicale". L'addetto, però, si mostra subito sconfortato, perché mi fa notare come tra i vari sottosettori manchi quello "musicale". Dove sarà mai, allora, il nostro prezioso dvd? Forse tra i "documentari sportivi", o tra quelli di "scienza e tecnologia"? O ancora tra quelli di "storia"? Di "ambiente"? Di "varia" (perché no...)?
Sempre più sconfortati, entrambi, ci dividiamo: lui si sposta nuovamente nel settore dei film musicali (nonostante io gli abbia detto di averlo già scandagliato col sonar...) mentre io continuo a cercare tra i documentari di "storia" e quelli di "sport", riflettendo sull'assurdità di questa mia ricerca. Dopo qualche minuto, il mio nuovo amico, spossato, ritorna da me e mi confessa: "Guarda che ho cercato meglio nel computer e ho visto che ce n'è un'altra copia in ordine. Se passi tra qualche giorno, te la metto da parte appena arriva. Evidentemente - conclude con saggezza - ne hanno ordinato un'altra copia proprio perché non sono riusciti a trovare quella che già c'è in negozio". Così, prendendo tempo, lo saluto riconoscente per aver voluto condividere con me un'informazione tanto preziosa e, stavolta triste davvero, mi avvio all'uscita.
Per la cronaca: il giorno dopo ho comprato la mia agognata copia di Gimme Shelter alla FNAC di via Luca Giordano, nel quartiere collinare del Vomero. Qui, erano esposte tra le novità, col dovuto riguardo, una decina di copie nel settore dei film di argomento musicale e un'altra decina di copie in quello dei dvd sui concerti e le esibizioni dal vivo.
A proposito, il documentario è assolutamente imperdibile, tra l'altro presentato in una buona versione restaurata e arricchito da due-tre extra di un certo interesse, tra i quali un bel backstage con Mick Jagger, Tina e Ike Turner che cazzeggiano tra loro prima di salire sul palco.

giovedì 10 dicembre 2009

LA "RI-EVOLUZIONE" DI CAPONE & SONDELLI

Di Diego Del Pozzo

Quando la solidarietà incontra la creatività (e viceversa) possono nascere progetti come questo: iniziative meritorie, che vanno ben al di là del loro specifico contenuto artistico, per proporsi come esempi di sana socialità da sostenere e diffondere in tutti i modi. Sto parlando del "progetto ri-evoluzione" ideato da Maurizio Capone e i suoi Bungt Bangt assieme al cantautore e produttore indie-pop-rock Francesco Sondelli, napoletano residente da diversi anni in California. La loro idea abbina, appunto, creatività e solidarietà e ruota attorno a una canzone nata via Internet, composta comunicando attraverso Skype lungo l'asse immaginario che unisce Napoli a Los Angeles. Il brano in questione s'intitola proprio Project ReEvolution e, oltre a essere molto bello in sé, dà il nome a una omonima iniziativa umanitaria, che si svilupperà grazie ai proventi derivanti dalla sua commercializzazione attraverso il web.
Infatti, la canzone di Capone e Sondelli - che abbina sapientemente sonorità ethno-funk e ritmi pop-dance di notevole orecchiabilità - potrà essere acquistata unicamente scaricandola dall'indirizzo http://www.projectreevolution.com/ o dai principali siti abilitati al download on-line di brani musicali. Project ReEvolution, prodotta da Chiara Sun Music, ha un testo in tre lingue (inglese, spagnolo e napoletano) ed è accompagnata da un bel videoclip (qui sopra, due immagini; sotto il video), realizzato da Pino Sondelli, noto regista e direttore della fotografia nonché papà di Francesco.


La canzone e l'iniziativa collegata sono state presentate nella sede partenopea della Ong Mani Tese, alla presenza del sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino - che ha sposato il progetto in prima persona - e di Vincenzo Ferrara, direttore della Fondazione Ferrara-Cannavaro, altro partner di un progetto che ha come suo obiettivo la raccolta di fondi per finanziare una serie di attività artistiche e creative per i bambini dei quartieri disagiati di Napoli e Città del Guatemala, due "sud del mondo" così lontani eppure così vicini. In particolare, proprio attraverso il diretto coinvolgimento di Mani Tese (che gestirà i fondi raccolti), il "progetto ri-evoluzione" promuoverà l'istruzione dei ragazzi di strada in Guatemala e aiuterà il progetto SaniStella dedicato ai ragazzi a rischio dei quartieri napoletani Sanità e Stella.

mercoledì 9 dicembre 2009

TEATRO: LA SOLITUDINE DEGLI IMMIGRATI

Di Diego Del Pozzo

Da un racconto dello scrittore Tahar Ben Jelloun, una compagnia teatrale composta interamente da immigrati e rifugiati politici mette in scena, nell'ambito dei Teatri della Legalità, lo spettacolo Le pareti della solitudine, realizzato da Giusi Marchetta e Prospero Bentivenga in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani (domani: ore 11, al teatro Bristol di Castelvolturno, in provincia di Caserta). L'adattamento teatrale da Ben Jelloun, quindi, sarà replicato venerdì al teatro delle Arti di Salerno e, ancora, da lunedì a mercoledì prossimi (ore 21) alla Galleria Toledo di Napoli. Prodotto dalle associazioni Zero de Conduite e Less onlus, per la regia di Prospero Bentivenga (con luci e audio di Ciro Di Matteo, scene e costumi di Giulia Sirigalli), questo allestimento è realizzato, come detto, con una compagnia formata esclusivamente da immigrati e rifugiati politici - dei quali, per ovvi motivi, non viene comunicato il nome - provenienti da Burkina Faso, Bielorussia e Sri Lanka. Il resto del cast artistico è composto, invece, dagli attori Anselme Souleymane, Nestor Oumarou, Alassane Doulougou, Maryia Lialiuk, Madhusha Alosius e dal duo di musicisti Ibraim & Oumar.
Tutti assieme questi artisti comunicheranno al pubblico la propria, spesso drammatica, esperienza esistenziale e quel caleidoscopio intensissimo di sensazioni che accompagna, per esempio, la sofferta scelta di lasciare il proprio Paese per uno estraneo che, spesso, riserva loro condizioni al limite della sopravvivenza. "Lo spettacolo - spiega il regista Bentivenga - denuncia, in forma scenica, il razzismo con l'obiettivo di far vedere e sentire cosa accade a un immigrato clandestino durante le ore di solitudine, quelle private nelle quali, spente le luci del giorno, è solo con se stesso a fare i conti con la paura, la nostalgia, la rabbia e, soprattutto, la profonda solitudine". Le pareti della solitudine rappresenta la fase conclusiva di un laboratorio teatrale riservato a immigrati di varie etnie, promosso a Napoli da Zero de Conduite e Less onlus.

martedì 8 dicembre 2009

TEATRO CIVILE PER RICORDARE ANNALISA

Debutta in anteprima nazionale, nell'ambito dei Teatri della Legalità della Campania, Quattro - Morire a 14 anni per errore, un testo di Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro che si ispira alla tragica vicenda della giovane Annalisa Durante, vittima innocente, nel 2004, del fuoco incrociato dei clan della camorra (qui sotto, una foto della ragazzina).
Vincitore del Premio Ustica per il Teatro nel 2005, lo spettacolo andrà in scena domani sera, alle 20.30, al teatro Comunale di Laurino (in provincia di Salerno) dove replicherà giovedì alle 11. Successivamente, sarà in scena venerdì alla Casa Babylon di Pagani (Salerno), lunedì prossimo al teatro Italia di Eboli (Salerno) e martedì 15 al teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), sempre alle ore 11 e con ingresso libero fino a esaurimento dei posti a sedere (è consigliata la prenotazione).
Prodotto da Decimo Pianeta, per la regia di Giuseppe Miale Di Mauro, Quattro - Morire a 14 anni per errore è interpretato da Daria D'Antonio, Luana Pantaleo, Ivan Castiglione e Francesco Di Leva, chiamati a restituire in scena, in forma poetica, una delle pagine più buie della storia recente della città di Napoli. Nello straripante rincorrersi di voci e rumori dei vicoli di Forcella, si snodano quattro storie, slegate solo in apparenza, tutte unite nel vivo e doloroso ricordo di quel fatale istante in cui una pallottola vagante troncò l'esistenza della giovane Annalisa. La drammaturgia sintetizza l'azione, per proporre al pubblico l'emozione e lo sgomento di tante persone, presenti e variamente coinvolte nella tragica circostanza: la zia e l'insegnante di Annalisa, il medico che cerca di rianimarla dopo l'agguato, l'autista del "commando", complice del killer che, "per errore", porrà fine all'esistenza della ragazzina.
"Si tratta - sottolinea il regista Miale Di Mauro - di un allestimento sospeso tra cronaca, teatro e narrazione. Un testo crudele in cui si denuncia la totale perdita dell'innocenza di una città e della sua gente. Annalisa diviene il simbolo di tutte le vittime della violenza che ogni giorno sconvolge il quotidiano di tante, troppe città. Siamo a Napoli, ma potremmo essere dovunque, nel Bronx o a Brasilia, a Torpignattara o a Brancaccio, e così via". Quattro - Morire a 14 anni per errore è lo sviluppo ulteriore del progetto intitolato La ferita, ideato da Mario Gelardi e dedicato alle vittime innocenti della camorra.

lunedì 7 dicembre 2009

DA VENERDI' ARRIVA "JENNIFER'S BODY"

Di Diego Del Pozzo

Venerdì arriva nei cinema italiani Jennifer's Body, l'intrigante teenage horror diretto da Karyn Kusama e scritto da Diablo Cody, con l'esuberante Megan Fox nel ruolo principale. Per molti addetti ai lavori, si tratta del Carrie d'inizio Terzo millennio.
E sempre in questi giorni esce in libreria, per Coniglio Editore, la versione italiana del volume a fumetti ispirato al film (112 pagine, 12.50 euro): lo ha scritto e disegnato Rick Spears e sembra divertente almeno quanto la pellicola di riferimento, della quale, peraltro, non è una pura trasposizione ma un progetto che si propone come assolutamente complementare.
Comunque, in attesa di vedere il film al cinema, ecco qui sotto il trailer italiano di Jennifer's Body.

sabato 5 dicembre 2009

KEN LOACH AL CINEMA CON ERIC CANTONA

Di Diego Del Pozzo

(Calciopassioni - 4 dicembre 2009)

Chi avrebbe mai creduto, fino a qualche anno fa, di poter trovare Ken Loach ed Eric Cantona (qui sotto, insieme, nella foto) impegnati in un progetto comune, per di più cinematografico? In realtà, però, il grande ex-calciatore del Manchester United ha sempre nutrito un profondo amore per il cinema, fino a decidere di trasformarlo in nuova professione una volta ritiratosi dal calcio attivo (peraltro, a soli 31 anni, perché non si divertiva più...). Così, dopo aver interpretato in questi anni vari ruoli in pellicole più o meno note e più o meno riuscite, Cantona rischia ora di aver finalmente trovato il personaggio cinematografico destinato ad accompagnarlo per il resto della sua nuova carriera. E questo personaggio altri non è che egli stesso...
Dopo il successo dei mesi scorsi al Festival di Cannes, è uscito ieri nelle sale italiane, infatti, il nuovo film diretto da Ken Loach, intitolato Il mio amico Eric (in originale Looking for Eric). E proprio Cantona vi appare nei suoi stessi panni e, contemporaneamente, come originalissimo deus ex machina capace di risollevare lo scoraggiato protagonista - l'altro Eric, quello del titolo, interpretato dal bravo attore Steve Evets - dalla depressione alla quale pareva destinato. Come un novello genio della lampada, Cantona si materializza nella stanza di questo suo fan sfegatato, tifosissimo dello United, prendendo letteralmente vita dal suo poster affisso alla parete: e, pian piano, grazie alla contagiosa e beffarda voglia di vivere e a quell'allegria un po' guascona che ne ha caratterizzato pure la carriera calcistica, il nostro Eric saprà restituire autostima all'altro Eric e gli darà la forza, anzitutto morale, per affrontare al meglio le difficoltà della vita quotidiana (qui sotto, una scena di dialogo tra i due protagonisti). Durante il film ci si diverte e, spesso, proprio grazie alla debordante presenza di un Cantona perfettamente a suo agio, si ride persino di vero gusto. "Non so perché ci si sia stupiti; in tanti dei miei film si ride...", sottolinea proprio Ken Loach in questa bella intervista realizzata, nella sua casa di Soho, dalla giornalista Fulvia Caprara per il quotidiano La Stampa. E il regista di Riff Raff e Piovono pietre aggiunge: "Parlo spesso di amicizia, di solidarietà, di senso di comunità. E lo faccio anche qui, perché, intorno al calciatore Cantona, ci sono i compagni di lavoro che lo aiutano e lo sostengono. La cosa più importante è che un attore sia giusto per il ruolo, Cantona lo era e soprattutto, in quanto calciatore, è abituato al gioco di squadra, a lavorare in gruppo. Fare un film vuol dire esattamente questo".
Nel finale della stessa intervista, il regista inglese si sofferma, poi, anche sul suo amore per il calcio, che appare evidente a chiunque vedrà questo film, attraversato interamente da un senso di fascinazione sincero e derivante non soltanto dalla presenza di Eric Cantona: "Il calcio è un gioco magnifico, perché è importante, dopo una settimana dura, avere un appuntamento con la squadra del cuore, con qualcosa in cui si crede profondamente. Io sono stato allo stadio - conclude Loach - per la prima volta a cinque anni, con mio padre... E ricordo soprattutto gli uomini che fumavano intorno a me".
Insomma, gli appassionati di calcio e del buon cinema non perdano questa divertita ma lucida riflessione cinematografica sul senso della vita...

venerdì 4 dicembre 2009

IL "MUCCHIO SELVAGGIO" DEL FUMETTO

Di Diego Del Pozzo

Oggi pomeriggio, alle ore 17, il megastore del fumetto Alastor di Napoli (in via Mezzocannone 7, di fronte all'Università Federico II) ospita la prima uscita ufficiale del nuovo collettivo artistico Wild Bunch, costituito da nove autori campani attivi, a livello nazionale e internazionale, nel campo del fumetto e dell'illustrazione.
I nove artisti sono: Marco Castiello, Barbara Ciardo, Paco Desiato, Gianluca Maconi, Alessandro Micelli, Simone Paoloni, Alessandro Rak, Matteo Scalera, Andrea Scoppetta. Durante l'incontro è prevista anche la presentazione del primo artbook prodotto da Wild Bunch (qui sopra, la copertina del volume) e realizzato col supporto di Napoli Comicon.

mercoledì 2 dicembre 2009

IL "GUERIN SPORTIVO" DIVENTA MENSILE!

Di Diego Del Pozzo

(Calciopassioni - 2 dicembre 2009)

Le voci sinistre che erano nell'aria già da un po' di tempo hanno trovato conferma questa settimana, quando il direttore responsabile Matteo Marani ha annunciato, nel suo consueto editoriale di apertura del giornale, la notizia che tanti appassionati di calcio temevano: dal prossimo numero, il glorioso Guerin Sportivo - cioè il più antico settimanale sportivo del mondo - diventa mensile!
Al di là delle infiocchettature con le quali Marani prova a rendere meno amara la notizia, appare evidente come la scelta della proprietà si inserisca nell'inquietante scia che, da qualche mese a questa parte, stanno seguendo tutte le principali aziende editoriali del nostro Paese: approfittando della crisi economica, infatti, procedono a tagli indiscriminati e riduzione delle risorse a disposizione delle varie redazioni giornalistiche, rendendo sempre più arduo il corretto esercizio di una professione che, in particolar modo in Italia, sembra sempre più mal sopportata. D'altra parte, chi se ne frega della libertà di stampa e della pluralità delle opinioni?
Nel caso del
Guerin Sportivo (qui sopra, la copertina dell'ultimo numero settimanale, attualmente in edicola), l'incongruenza della decisione della proprietà risalta in maniera ancora più lampante, se si considera l'aumento del 16 per cento - ufficialmente certificato dai dati Audipress - nelle copie vendute durante il 2009. Mi sembra evidente, dunque, che in questo caso, ancora più che in altri, la crisi economica sia soltanto un pretesto per tagliare posti di lavoro e ridurre la qualità del prodotto.
E, infatti, nello sfogliare il giornale, non prima di aver riletto ben tre volte l'editoriale di Marani (ma vado capito: compro il
Guerino tutte le settimane da giugno 1982, quando avevo 10 anni...), trovo a pagina 22 la conferma ai miei timori. La trovo all'interno dello stringato comunicato sindacale firmato dal fiduciario di redazione Pier Paolo Cioni. Riporto integralmente questo illuminante comunicato, per far capire meglio ai lettori le logiche alle quali risponde attualmente il mercato editoriale italiano: "Con l'attuale mese di novembre e dopo quasi 98 anni, il Guerin Sportivo smette di essere settimanale. Da dicembre, per volontà dell'attuale editore (dott. Roberto Amodei) e contro - sottolinea Cioni - quella dell'intera redazione e delle associazioni sindacali di categoria, che continuano a nutrire numerose perplessità nel cambio di periodicità, la testata diventerà mensile. Questo nonostante nell'ultimo anno il Guerino abbia fatto registrare una crescita di vendite del 16% (dati Audipress). Dell'attuale redazione, composta dal Direttore e 4 redattori, resterà il solo Direttore. Due giornalisti saranno posti in pre-pensionamento e gli altri due rientreranno nel piano di crisi biennale che prevede un periodo di smaltimento delle consistenti ferie arretrate e un altro di cassa integrazione. Questo è il risultato di un progressivo impoverimento dell'organico, dei mezzi a disposizione sempre più ridotti e della mancanza di investimenti adeguati. Quella del Guerino è stata e resta un'esperienza professionale di grande valore. Che ci auguriamo riesca a vincere anche questa ennesima sfida. La più ardua".
E, per quel che può contare, me lo auguro anch'io, di tutto cuore.

martedì 1 dicembre 2009

LE NUOVE FRONTIERE DELLA PROIEZIONE IN SALA

Di Diego Del Pozzo

Si è discusso di cinema digitale e di nuove frontiere della proiezione in sala, oggi, alle Giornate Professionali di Cinema in corso di svolgimento a Sorrento (fino a venerdì). E al convegno dedicato a questo decisivo argomento hanno preso parte alcuni importanti rappresentanti dell'industria cinematografica italiana, come il presidente dell'Anec, l'Associazione degli esercenti (che organizza le Giornate), Paolo Protti.
"Il digitale è il futuro del cinema - ha evidenziato proprio Protti, commentando il protocollo sulla digitalizzazione delle sale, siglato nei giorni scorsi - e accelerare il passaggio delle sale alla proiezione digitale avvicina, dunque, il nostro futuro. Già centinaia di strutture dell'esercizio hanno investito per adeguarsi al nuovo sistema; e molte altre ne seguiranno presto l'esempio, mantenendo l'Italia ai primi posti in Europa per aggiornamento tecnologico, anche grazie al frutto di un lungo lavoro tra le associazioni che rappresentano l'industria cinematografica".
Altrettanto importante, per il presidente dell'Anem (l'Associazione esercenti multiplex), Carlo Bernaschi, è l'attesa introduzione entro l'anno del tax credit, che darà un ulteriore contributo alla digitalizzazione delle sale: "Il digitale – ha spiegato Bernaschi – cambierà la faccia dell'esercizio cinematografico e favorirà la distribuzione di film lungo l'intero arco dell'anno, senza pause, nemmeno d'estate". "Già ora, comunque, il problema è in via di superamento - ha concluso, però, il presidente dei distributori Anica, Michele Napoli - perché tutti i distributori stanno facendo uscire film durante l'intero l'anno. Oltre alle grandi Case americane, infatti, gli italiani in particolare hanno dato il loro contributo e lo daranno ancora, facendo uscire film anche d'estate".