mercoledì 9 dicembre 2009
TEATRO: LA SOLITUDINE DEGLI IMMIGRATI
Di Diego Del Pozzo
Da un racconto dello scrittore Tahar Ben Jelloun, una compagnia teatrale composta interamente da immigrati e rifugiati politici mette in scena, nell'ambito dei Teatri della Legalità, lo spettacolo Le pareti della solitudine, realizzato da Giusi Marchetta e Prospero Bentivenga in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani (domani: ore 11, al teatro Bristol di Castelvolturno, in provincia di Caserta). L'adattamento teatrale da Ben Jelloun, quindi, sarà replicato venerdì al teatro delle Arti di Salerno e, ancora, da lunedì a mercoledì prossimi (ore 21) alla Galleria Toledo di Napoli. Prodotto dalle associazioni Zero de Conduite e Less onlus, per la regia di Prospero Bentivenga (con luci e audio di Ciro Di Matteo, scene e costumi di Giulia Sirigalli), questo allestimento è realizzato, come detto, con una compagnia formata esclusivamente da immigrati e rifugiati politici - dei quali, per ovvi motivi, non viene comunicato il nome - provenienti da Burkina Faso, Bielorussia e Sri Lanka. Il resto del cast artistico è composto, invece, dagli attori Anselme Souleymane, Nestor Oumarou, Alassane Doulougou, Maryia Lialiuk, Madhusha Alosius e dal duo di musicisti Ibraim & Oumar.
Tutti assieme questi artisti comunicheranno al pubblico la propria, spesso drammatica, esperienza esistenziale e quel caleidoscopio intensissimo di sensazioni che accompagna, per esempio, la sofferta scelta di lasciare il proprio Paese per uno estraneo che, spesso, riserva loro condizioni al limite della sopravvivenza. "Lo spettacolo - spiega il regista Bentivenga - denuncia, in forma scenica, il razzismo con l'obiettivo di far vedere e sentire cosa accade a un immigrato clandestino durante le ore di solitudine, quelle private nelle quali, spente le luci del giorno, è solo con se stesso a fare i conti con la paura, la nostalgia, la rabbia e, soprattutto, la profonda solitudine". Le pareti della solitudine rappresenta la fase conclusiva di un laboratorio teatrale riservato a immigrati di varie etnie, promosso a Napoli da Zero de Conduite e Less onlus.
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