L'attesa era fortissima un po' dovunque, anche perché il possente marketing ABC-Disney aveva sapientemente creato il media event destinato a far parlare a lungo, programmando una messa in onda quasi globale in contemporanea con quella statunitense. In Italia, l'appuntamento era fissato per le ore 6 di stamattina, sul canale Fox del pacchetto Sky, in lingua originale senza sottotitoli, con replica prevista per stasera alle 22 (stavolta sottotitolata) e con la messa in onda della versione tradotta in italiano inserita in calendario per lunedì prossimo, 31 maggio.

Per quanto mi riguarda, invece, non posso che manifestare le mie perplessità per un finale che, come peraltro l'intera sesta stagione, ha deluso ampiamente le mie attese, per qualità della scrittura e banalità delle idee messe in campo per uscire dal "vicolo cieco" creativo derivante, inevitabilmente, dai troppi ingredienti che gli autori avevano mescolato nel calderone durante le precedenti cinque stagioni. In realtà, rispetto ad altri episodi di questo ultimo ciclo (per esempio, quelli abbastanza ridicoli sulle origini di Richard e su quelle dei "fratellini" Jacob - Uomo Nero), il doppio appuntamento conclusivo m'è sembrato scritto appena un poco meglio, anche se gli autori hanno pigiato troppo sul pedale della commozione, facendo man mano reincontrare tutti i vari personaggi innamoratisi e/o accoppiatisi nel corso delle varie stagioni. Persino il doppio espediente finale riguardante le due realtà parallele che s'erano sviluppate per l'intera sesta stagione può essere considerato "in linea" con le atmosfere e i toni generali dello show, anche se da una serie (che è stata) innovativa come Lost mi sarei, in ogni caso, aspettato decisamente di più.

Uno dei problemi di questo finale misticheggiante e para-religioso, però, è rappresentato proprio dallo statuto della "realtà parallela", che all'inizio della stagione conclusiva viene fatta percepire come qualcosa di concreto, generata com'è da un evento altrettanto concreto come la devastante esplosione provocata da Juliet, mentre nel finale - con un ribaltamento troppo improvviso e non motivato in maniera adeguata e convincente - viene in qualche modo "degradata" a puro stato esistenziale "post mortem", anticamera probabilmente del Paradiso o dell'Inferno. E tutto ciò, oltre a essere di una banalità sconvolgente, mi sembra assolutamente inconciliabile e incoerente dal punto di vista narrativo.
Comunque, per la gioia dei fans più accaniti, si parla già di venti minuti inediti del doppio episodio finale, destinati a essere inclusi nel cofanetto dvd della sesta stagione, di prossima uscita. E' proprio vero, insomma, che le vie del marketing sono infinite...
In ogni caso, deludente o no che ne sia stato il finale, Lost entra di diritto nella storia della televisione statunitense e mondiale e sarà ricordato come uno tra i suoi più maturi e qualitativi prodotti di fiction seriale.
ciao,sai per caso quando verrà trasmessa la sesta stagione su rai2? grazie in anticipo.GEA.
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