sabato 6 novembre 2010

BREVE VIAGGIO TRA LE SERIE TV TRATTE DAI FUMETTI

Di Raffaele De Fazio

Se il trend del "cine-fumetto" sembra non dover avere fine, anche sul versante televisivo le cose non sono ormai tanto diverse. Negli ultimi anni, infatti, i network televisivi si sono accorti delle enormi potenzialità del bacino d'utenza dei lettori di fumetti e, così, hanno iniziato a mettere in cantiere sempre più serial esplicitamente indirizzati a questi ultimi.
Gli esempi sono già numerosi: penso, per esempio, a Heroes, partito bene qualche anno fa e poi rivelatosi una ciofeca; o all'ottimo Misfits (nella foto), sei episodi di produzione inglese, prossimi alla seconda stagione e che potrebbero avere come slogan "The way Heroes was supposed to be"; oppure allo sfortunato serial inglese No Heroics - ambientato in un bar frequentato da soli supereroi, simile al Clark's Bar creato da Alan Moore nella sua run dei Wildcats - che, pur partendo da un'idea interessante, avrebbe forse avuto bisogno di un cast meglio assortito e di un budget più consistente per poter sopravvivere. Inoltre, non posso tralasciare Big Bang Theory che, seppur non estrapolato direttamente dal mondo del fumetto, propone un ritratto dell'universo "nerd/geek" di esilarante veridicità.
Questa breve ricognizione nel nuovo "genere" si conclude, per ora, con No Ordinary Family, su una famiglia di supereroi stile Gli Incredibili, con Michael The Shield Chiklis nel ruolo principale; e, per quel che riguarda l'adattamento di materiale pre-esistente, con la versione di Frank Darabont di The Walking Dead, tratta dalla serie Image di Robert Kirkman che, sull'onda dei tanti riconoscimenti fumettistici, è uno dei serial più attesi di questo autunno televisivo. Ma i network non si fermano qui: a breve, infatti, la NBC proporrà The Caped, in parte Batman, in parte Spirit e in parte Darkman; e, se non erro, sarà il primo supereroe solitario originale del piccolo schermo.

1 commento:

  1. Misfits è una barzelletta lunga sei puntate. Heroes è una saga che tocca vertici altissimi di poesia catodica oltre ad essere una straordinaria riflessione metaforica sull'undici settembre.
    Anche se, devo ammetterlo, forse a causa dell'interruzione dovuta allo sciopero degli sceneggiatori che mi fece passare la "rota", forse a causa del declino della serie, non ho terminato la terza stagione e non sento molto la mancanza dei Petrelli Bros, mentre mi manca terribilmente Dexter Morgan (non ho visto la quarta serie, ancora) che pure ai fumetti mi sembra molto legato (vedi in particolare la puntata 2x05 "The Dark Defender") http://en.wikipedia.org/wiki/The_Dark_Defender

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