(Il Mattino - 5 novembre 2011)
Prodotto dalla Taodue di Pietro Valsecchi e distribuito da Medusa Film, I soliti idioti - Il film è da ieri nei cinema italiani in ben 550 copie, che - anche grazie alla semplice forza dei numeri - dovrebbero trasformarlo in campione d’incassi di questo periodo. “Il nostro obiettivo - racconta Mandelli, il mitico “Nongiovane” della Mtv di fine anni Novanta - è di utilizzare il film per ampliare la platea di fans degli “idioti”: puntiamo sul passaparola da parte degli appassionati, che poi potrebbero convincere chi non segue la serie in tv ad andare a vedere il film per farsi quattro risate”. Anche sul grande schermo, comunque, Mandelli e Biggio portano quel mix di comicità cinica e per nulla politically correct (anzi: si conta per ben 148 volte la parola “cazzo”) che ha decretato il successo delle tre serie televisive e del fortunatissimo tour teatrale. I due, sceneggiatori, interpreti e persino autori delle canzoni originali incluse in colonna sonora, interpretano i consolidati personaggi di Ruggero De Ceglie (Mandelli, truccatissimo) e di suo figlio Gianluca (Biggio) - quelli di maggior successo, tra i tanti della serie - con le rispettive caratteristiche: il primo, padre autoritario, volgare e disonesto; il secondo, ragazzo dall’animo sensibile, amante dell’arte e della tecnologia, trascinato dal papà in una serie di situazioni rocambolesche finalizzate - secondo il detestabile genitore - a fargli assaporare la “vita vera”.
Con i due protagonisti, nel film recitano anche la bellissima modella Madalina Ghenea (già testimonial di noti spot televisivi e qui nei panni succinti di una modella della linea “smutandissimi”), ma anche personaggi del mondo dello spettacolo come Rocco Tanica, i Verdena, Gianmarco Tognazzi, Valeria Bilello, Giordano De Plano, Miriam Leone e Marco Foschi. “Comunque, rispetto alla serie - spiega Mandelli - abbiamo cercato di costruire una trama vera e propria, invece che singoli sketch, in modo da passare efficacemente dal formato da tre minuti a quello cinematografico da novanta. E poi, anche dal punto di vista delle immagini e delle situazioni, abbiamo provato a dare agli spettatori quel qualcosa in più che il cinema ti consente rispetto alla televisione”.
Anche a Napoli, I soliti idioti colpiscono i loro giovani fans per il modo ruspante nel quale mostrano i tic degli italiani e - aggiungono i due protagonisti Mandelli e Biggio - “ne smascherano molte volte la loro innocente idiozia. Però, non ci interessava parlare di politica e scandali, perché più che ridere ci fanno soltanto tristezza. A noi, invece, piace osservare ciò che ci capita intorno e metterne in evidenza gli aspetti comici e, magari, assurdi. E poi, ci lascia perplessi chi, nel dibattito di questi giorni, vorrebbe trasformarci in educatori dei propri figli: anche a noi piacciono film come quelli di Paolo Sorrentino, ma noi vogliamo soltanto far ridere, magari guardando a modelli come Ben Stiller; l’educazione spetta alle famiglie e alla scuola”.
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