(Il Mattino - 10 luglio 2012)
"The Hot Spot - Il posto caldo" (1990) |
“Racconta una originale storia d’amore tra il mio personaggio e quello di Morgan Freeman: lui è un uomo che ha deciso di lasciarsi morire affogando nell’alcool; io sono una donna divorziata che ha rinunciato a vivere e si è chiusa in se stessa. Il nostro incontro provocherà la rinascita di entrambi e, soprattutto, bloccherà la spirale autodistruttiva nella quale ci stavamo calando. Sul set l’esperienza è stata davvero magnifica, in un clima da vera famiglia, con i nostri figli presenti alle riprese e con Rob e Morgan che cantavano in continuazione, in particolare brani del mio amato Frank Sinatra”.
Lei sarà premiata sabato sera a Ischia, ma nel suo futuro c’è anche un film da girare poco distante, a Capri. Di che si tratta?
“E’ un progetto della mia amica Maria Grazia Cucinotta, che conosco da sette anni e con la quale, finalmente, avrò l’occasione di lavorare insieme. Il titolo è “Road to Capri” e noi saremo due mamme, io tipicamente americana e lei italiana, amiche tra loro e che hanno avuto due figli da uno stesso uomo, interpretato da Giancarlo Giannini. Gireremo a Capri e in altre parti d’Italia, con la regia di Boris Damast, ma la produzione deve chiudere ancora il resto dei finanziamenti e, dunque, tutto è rinviato al 2013”.
A cosa altro sta lavorando, invece, in questo periodo?
“Ho appena terminato “The Hot Flashes” di Susan Seidelman, una storia ambientata nell’universo del basket femminile che interpreto accanto a Brooke Shields, Daryl Hannah, Camryn Manheim. Sarà in anteprima a Toronto a settembre. Nell’immediato futuro, poi, mi piacerebbe lavorare con qualche regista europeo, in particolare francese o italiano, anche se il mio sogno sarebbe recitare per un maestro del passato come Vittorio De Sica. Ne parlo spesso con mio fratello Michael, che è buon amico del regista americano che preferisco attualmente, cioè Quentin Tarantino”.
In effetti, suo fratello Michael Madsen è uno tra gli attori-feticcio di Tarantino. Non avete mai pensato di recitare assieme, magari proprio in un film diretto dall’autore di “Pulp Fiction” e “Kill Bill”?
“Ci pensiamo continuamente, ma finora non è ancora capitata la sceneggiatura giusta. Una sola volta ci aveva quasi convinto una storia nella quale avremmo dovuto essere marito e moglie. Ma poi ci siamo resi conto che non avremmo proprio potuto farcela senza metterci a ridere”.
"The Hot Spot - Il posto caldo" (1990) |
“Considero un privilegio aver partecipato a quel film e, soprattutto, aver potuto lavorare con un grande come Dennis. All’epoca ci fu molto scandalo per le scene di nudo e per l’erotismo che ne permeava l’atmosfera; e io stessa sono stata criticata molte volte per avervi recitato, mentre per me è sempre stato un onore e, anzi, sono fiera di essere ricordata ancora oggi per quel ruolo così coraggioso. Purtroppo, questi giudizi bigotti sono indicativi del clima che si respira a Hollywood da un po’ di tempo a questa parte”.
Com’è, dunque, la situazione del cinema hollywoodiano, negli anni della “nuova grande depressione”?
“La crisi colpisce soprattutto il cinema indipendente e i progetti più coraggiosi e personali, che diventano sempre più difficilmente realizzabili. Non è un caso, allora, che sempre più cineasti e interpreti si cimentino con le serie televisive, soprattutto quelle più sperimentali prodotte dai canali via cavo come Hbo: lì, infatti, ci sono più libertà creativa, più voglia di osare e, cosa fondamentale dal mio punto di vista, più ruoli da protagoniste per le donne, a differenza di quanto avviene oggi a Hollywood”.
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