In un’edizione contrassegnata dal connubio
tra cinema e rock, bel successo al Giffoni
Experience per la presentazione del libro “Il cinema secondo Springsteen” curato dal giornalista e saggista
Diego Del Pozzo e dallo storico del cinema Vincenzo Esposito. Assieme ai due
curatori, è intervenuto all’incontro anche il direttore del festival
internazionale di cinema per ragazzi, Claudio Gubitosi, che ha sottolineato
come il volume, edito da Quaderni di Cinemasud nella nuova collana
“visionirock” (240 pagine, 12 euro), sia “il primo al mondo che analizza in
maniera organica ed esaustiva tutte le sfaccettature del rapporto tra un rocker
straordinario come Bruce Springsteen e l’universo del cinema”.
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Arriva il momento della conferenza stampa giffonese |
In tal senso, Springsteen si conferma come un
caso unico, per il rapporto profondo e
originale che lo lega alla settima arte: sia per l’influenza che il
patrimonio culturale del cinema americano ha esercitato sulla sua scrittura estremamente “visiva”, sia
anche per come egli stesso ha saputo ispirare tanti film e cineasti con
autentici “pezzi di immaginario”
derivanti dalla sua produzione (basti pensare, tra le tante, a pellicole
come “Lupo solitario” di Sean Penn o “The Wrestler” di Darren Aronofski con
Mickey Rourke). “Quella tra Bruce e il cinema – hanno spiegato Del Pozzo ed
Esposito – è una relazione fortemente empatica e assolutamente paritaria, fatta
di un “prendere” dal cinema ma anche di un generoso “dare” all’immaginario
popolare americano”.
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Diego Del Pozzo e Vincenzo Esposito al Giffoni Experience dopo la presentazione del libro |
“Il
cinema secondo Springsteen”, dopo la prefazione del critico cinematografico Valerio
Caprara, propone i lunghi saggi dei due curatori seguiti da altri tre
contributi di Antonio Tricomi, Fabio Maiello e Corrado Morra. Tra le pagine del
volume, scorrono uno dopo l’altro titoli di film che hanno segnato in profondità l’immaginario springsteeniano
e la sua scrittura, come “Furore” e “Sentieri selvaggi” di John Ford, il noir
“Thunder Road” o “Badlands” di Terrence Malick, il poliziesco “Cop Land” o il
neo-western “Le tre sepolture”.
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Diego Del Pozzo e Patti Smith mentre sfogliano assieme una copia del libro "Il cinema secondo Springsteen" |
E sempre al Giffoni Experience una copia del volume, con tanto di dedica, è stata regalata anche a una
storica amica e sodale di Springsteen, che anni fa le regalò il classico
“Because the Night”: Patti Smith,
headliner del Neapolis Festival – da quest’anno in partnership con la kermesse giffonese
– e protagonista di un'intensissima masterclass con i giovani giurati.
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