domenica 14 novembre 2010

CINEMA: NON HANNO CREDUTO IN "NOI CREDEVAMO"

Di Diego Del Pozzo
(Il Mattino - 13 novembre 2010)

Continua a far discutere la scelta della Rai, attraverso il marchio 01 Distribution, di limitare l'uscita nei cinema di Noi credevamo di Mario Martone a sole trenta copie in tutta Italia, nonostante il successo di pubblico e critica ottenuto dal film alla Mostra di Venezia, accompagnato anche da quelle polemiche che - a pochi mesi dall'anniversario dei centocinquant'anni dell'Unità nazionale - avrebbero potuto creare attorno alla sanguigna e problematica rilettura martoniana del Risorgimento un caso mediatico.
Così, però, non è stato; e dunque, anche venerdì sera, durante la presentazione napoletana al multicinema Modernissimo, i tanti attori presenti in sala hanno colto l'occasione per far sentire la propria voce a sostegno di un progetto nel quale tutti loro hanno, evidentemente, creduto molto. "Forse qualcuno non voleva dare troppo spazio a questo film - spiega, per esempio, Renato Carpentieri, che interpreta Carlo Poerio - per come indaga lungo alcune direttrici interrotte del Risorgimento italiano e per come, in maniera estremamente contemporanea, fa capire ai giovani che, a volte, ribellarsi è giusto". Gli fa eco anche Enzo Salomone (che nel film è il marchese Pica): "Evidentemente, non potendo censurarlo hanno pensato di limitarne al massimo la diffusione. In più, va anche considerato che, probabilmente, in Rai avranno pensato pure a non danneggiare il presumibile passaggio televisivo della versione lunga, che potrebbe avvenire l'anno prossimo in occasione del centocinquantenario dell'Unità: così, meno persone vedono il film al cinema e più audience ci sarà allora".
Assieme a Carpentieri e Salomone, hanno salutato il folto pubblico presente al Modernissimo anche gli altri attori Antonio Pennarella, Antonello Cossia, Salvatore Cantalupo, Marco Mario De Notaris, Danilo Rovani, Maria Scorza e l'aiuto regista Raffaele Di Florio. E proprio Pennarella individua un nuovo, possibile sbocco per aumentare la diffusione del film: "Per me, dovrebbe essere mostrato ai ragazzi delle scuole, per fargli conoscere il Risorgimento anche da un altro punto di vista. Nel film, infatti, c'è un forte intento didattico, nel senso più alto del termine, proprio come nei capolavori storici che realizzò Roberto Rossellini per la televisione. A me, per esempio, ha ricordato molto proprio il Luigi XIV rosselliniano". Salvatore Cantalupo, da parte sua, è più drastico: "Il film di Martone riapre questioni ancora irrisolte e fa riflettere su temi che, storicamente, si è invece sempre preferito mettere a tacere: è questa, probabilmente, la sua colpa".
Kolossal costato non più di sei milioni di euro, Noi credevamo riunisce, assieme agli attori presenti ieri al Modernissimo, alcuni tra gli interpreti migliori del panorama cinematografico italiano: Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Francesca Inaudi, Toni Servillo, Luca Zingaretti, Luca Barbareschi, Anna Bonaiuto, Andrea Renzi, Roberto De Francesco. "In un periodo nel quale - aggiunge Antonio Pennarella - gli attori di professione sono sempre più danneggiati da quelli presi dalla strada, fa piacere che un autore sensibile e intelligente come Mario Martone si sia affidato a veri professionisti anche solo per poche battute". E sulla questione della distribuzione zoppicante dice la sua, da Milano, anche Toni Servillo, che nel film è un Giuseppe Mazzini dalle mille sfaccettature: "Mi auguro che le trenta copie di Noi credevamo facciano il loro dovere e il tutto esaurito nelle sale, spettacolo per spettacolo. Però, c'è amarezza se si pensa che vengono distribuite in centinaia di copie pellicole delle quali non andare particolarmente fieri".

1 commento:

  1. Per fortuna, al film sta credendo il pubblico, come si evince da questo comunicato diffuso ieri dall'ufficio stampa di "Noi credevamo":
    "Con 4.288 euro di media per sala – di gran lunga la migliore performance del fine settimana tra i film attualmente in distribuzione (seguono "Maschi contro femmine" con 2.974 euro... e "Devil" con 2.849 euro) – e un incasso totale di 124.356 euro nelle 29 sale monitorate da Cinetel, "Noi credevamo" di Mario Martone raddoppia a livello di pubblico lo straordinario unanime successo con cui è stato salutato dalla critica. Con proiezioni esaurite a Milano, Bologna, Torino, Roma, Firenze, Napoli, Bari, Genova, Padova, file di spettatori fuori dai cinema (fino a creare in alcuni casi problemi di circolazione), centralini di prenotazione in tilt, l’affresco capolavoro di Martone sul Risorgimento è da subito film-evento, pronto a incontrare nuovi spettatori. Un ringraziamento particolare agli esercenti che hanno creduto nel film e l’hanno programmato nelle loro sale".

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