venerdì 19 novembre 2010

A NAPOLI UN EVENTO CULTURALE SUL RISORGIMENTO

Di Diego Del Pozzo

Mentre Noi credevamo di Mario Martone (nella foto, una scena del film) fa segnare l'incasso medio più elevato dello scorso week-end cinematografico - 4.288 euro per sala (per totali 124.356), contro i 2.974 euro della commedia Maschi contro femmine - e si dimostra più forte di chi ha voluto distribuirlo in sole trenta copie (che, per fortuna, da oggi diventano cinquantacinque), anche l'Università degli Studi di Napoli "Federico II" celebra il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, con Visioni e revisioni del Risorgimento nel cinema italiano (1905-2010), una lunga rassegna di cinema e storia che è stata inaugurata ieri pomeriggio e andrà avanti fino al 7 aprile del prossimo anno. L'interessante iniziativa culturale, curata da Massimo Cattaneo e Marcella Marmo e organizzata dal Dipartimento di Discipline Storiche "Ettore Lepore" assieme al Centro Interdipartimentale per la Storia delle Società Rurali, al Dottorato in Storia e all'Accademia di Belle Arti di Napoli, propone un intenso calendario di appuntamenti con film italiani che, dal muto a oggi, hanno riletto l'epopea risorgimentale da differenti punti di vista. A corredo delle proiezioni, il programma offre anche tavole rotonde, presentazioni librarie, incontri con gli autori. "Dai cortometraggi muti che portavano nelle prime sale all'inizio del Novecento un Risorgimento di eroi, fino al film di Martone appena uscito e dedicato alle sofferenti biografie di patrioti delusi, il cinema italiano - sottolineano i curatori Cattaneo e Marmo - ha ripercorso la vicenda fondante dell'unificazione con una ricca produzione di fiction, di volta in volta contemporanea allo svolgersi della storia nazionale e alle complesse vie della memoria sociale".
L'appuntamento inaugurale di ieri pomeriggio è stato dedicato alla presentazione del libro di Pietro Cavallo Viva l'Italia. Storia, cinema e identità nazionale (1932-1962) edito da Liguori. A introdurre il volume, assieme all'autore, sono intervenuti gli storici Marcella Marmo, Andrea Graziosi e Pasquale Iaccio. La manifestazione proseguirà, poi, dal 1 al 3 dicembre presso la biblioteca della Società di Storia patria (nel Maschio Angioino), con una tre giorni su Il Risorgimento inquieto di Luchino Visconti. Il Gattopardo e Senso dal testo letterario al film, con proiezioni dei due capolavori viscontiani e dibattiti con specialisti come Giulio Ferroni, Marina Mayrhofer, Paolo Macry e Guido D'Agostino. Dal 9 al 16 dicembre, quindi, la Facoltà di Giurisprudenza della "Federico II" ospiterà il mini-ciclo Dal cinema muto al Ventennio al centenario dell'Unità: il Risorgimento tra celebrazione e propaganda, con visioni di classici come La presa di Roma di Filoteo Alberini o 1860 di Alessandro Blasetti e interventi di Mario Franco, Vincenzo Esposito, Renata De Lorenzo, Giovanni Muto.
Col nuovo anno, la rassegna riprenderà ospitando i registi Antonietta De Lillo (della quale, il 13 gennaio, si vedrà Il resto di niente), Lamberto Lambertini (27 gennaio, Fuoco su di me), Paolo e Vittorio Taviani (3 febbraio, Allonsanfan) per riflettere sulle rivoluzioni precedenti al Risorgimento. Nelle settimane successive, tutti i giovedì dal 17 febbraio al 24 marzo, saranno proiettati film (sempre introdotti da storici ed esperti) su Risorgimento e Mezzogiorno tra utopie e realtà, da Bronte di Florestano Vancini fino a Il brigante di Tacca di Lupo di Pietro Germi. Seguirà un approfondimento sul brigantaggio, il 30 e 31 marzo, con tavola rotonda coordinata da Marcella Marmo e Giuseppe Civile e proiezione de Li chiamarono… briganti di Pasquale Squitieri. In conclusione, il 7 aprile 2011, Mario Martone interverrà a una tavola rotonda dedicata proprio al suo film Noi credevamo.

1 commento:

  1. bhe nn saprei ke dire nn e quello ke volevo ma diciamo ke va bene anke se nn tanto ma cmq sarebbe fattibile..=/

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