Martone, peraltro, si sta dedicando intensamente alla promozione di Noi credevamo (qui sopra, il regista in una foto scattata sul set). "In queste settimane - racconta - sto girando l'Italia e incontrando il pubblico, da Nord a Sud. E, ovunque, sto riscontrando un enorme interesse e una partecipazione sincera. Tra l'altro, continua a sorprendermi il grande successo del film da Firenze in su". Parte del merito dell'inatteso boom di Noi credevamo (qui sotto, nella foto di Pietro Coccia, il regista Mario Martone con me e col collega e amico Renato Rizzardi) va agli esercenti che lo hanno sostenuto con convinzione. E proprio ai gestori delle sale sono riservati gli ultimi premi consegnati ieri a Sorrento, duranTra i film della prossima stagione cinematografica presentati, col trailer, nel corso dell'ultima giornata va registrato il forte apprezzamento degli esercenti nei confronti di Cose dell'altro mondo, diretto dal napoletano Francesco Patierno e distribuito da Medusa. La pellicola, presentata direttamente dal vicepresidente e amministratore delegato Gianpaolo Letta, si pone una domanda paradossale per far riflettere sul tema del razzismo: cosa succederebbe se una mattina, di punto in bianco, tutti gli extracomunitari svanissero dall'Italia? "Accade proprio questo - racconta Patierno - nel piccolo paesino del Veneto nel quale abbiamo ambientato la vicenda. E a scatenare lo strano evento è l'anatema di un industrialotto locale interpretato da Diego Abatantuono. Con lui, compongono il tris di protagonisti Valerio Mastandrea e Valentina Lodovini. Da parte mia, ho provato a realizzare una commedia di costume che fosse non convenzionale e che, in un contesto realistico, ruotasse attorno a uno spunto assolutamente surreale". Del film s'è molto parlato qualche mese fa, quando il sindaco leghista di Treviso, Gian Paolo Gobbi, sfrattò la produzione tra le polemiche, costringendola a "emigrare" nella vicina Bassano. "Ma non mi va - conclude il regista - di ritornare su quello spiacevole episodio. Diciamo che all'epoca ha fatto parecchia pubblicità al nostro film".
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