lunedì 18 aprile 2011

ENRICO IANNIELLO: POLIZIOTTO TV CON TERENCE HILL

Di Diego Del Pozzo
(Il Mattino - 17 aprile 2011)

Dal teatro di ricerca e dai film di Mario Martone e Nanni Moretti ai serial polizieschi televisivi: ci sono molte similitudini nelle recenti parabole artistiche di Andrea Renzi ed Enrico Ianniello, entrambi interpreti di scuola Teatri Uniti (Renzi è tra i fondatori della compagnia) ed entrambi a un punto di svolta delle rispettive carriere, grazie a due ruoli di poliziotti in fiction catodiche di larghissimo consumo. Ma se per vedere Andrea Renzi su Canale 5 nei panni del nuovo commissario alla guida del Decimo Tuscolano in Distretto di Polizia 11 bisognerà aspettare l'autunno (le riprese sono in corso a Roma in queste settimane), il quarantenne casertano Ianniello - in questo momento nelle sale col film-evento morettiano Habemus Papam - è invece già da domenica scorsa tra i protagonisti di Un passo dal cielo, serial di Rai Uno che lo vede recitare accanto a Terence Hill (stasera la seconda e terza puntata delle dodici previste).
Com'è stato allora, Ianniello, il passaggio dal teatro più impegnato e dai film con Moretti e Servillo a una fiction televisiva popolare, capace di totalizzare quasi sei milioni e mezzo di telespettatori la scorsa settimana?
"Ovviamente ci sono differenze, nell'organizzazione del set e in altri particolari più o meno rilevanti. Però, a me ha colpito un elemento comune: come a teatro, infatti, anche in questo caso s'è creato un gruppo coeso di persone impegnate a condividere un'esperienza. Dal punto di vista tecnico, poi, si tratta sempre di recitare. E averlo già fatto a teatro con grandi attori e su testi impegnativi ti permette, poi, di spendere ovunque questo bagaglio che ti sei costruito nel corso degli anni".
Un passo dal cielo è girato in Trentino Alto Adige, tra i paesaggi mozzafiato delle Dolomiti. In questo contesto molto caratterizzato viene inserito, quasi come un corpo estraneo, il suo personaggio di poliziotto napoletano…
"In effetti, il commissario di Polizia che interpreto, Vincenzo, è un uomo decisamente "fuori luogo", che viene "promosso" e, dunque, trasferito dal caos metropolitano di Napoli alla calma placida di San Candido, paesino delle Dolomiti dove gli abitanti si conoscono tutti e, soprattutto, sono abituati a rivolgersi al capo della Forestale, Pietro interpretato da Terence Hill, per risolvere i loro problemi".
All'inizio, il rapporto tra i due personaggi principali è abbastanza problematico. Come si evolverà nel corso della serie?
"Al suo arrivo a San Candido, Vincenzo deve superare una serie di shock culturali e, direi, persino orografici. Tra i vari problemi, naturalmente, c'è anche l'ingombrante presenza di Pietro, ex campione di alpinismo ritiratosi sulle Dolomiti in seguito a un misterioso incidente. Comunque, nel corso delle settimane, tra i due si svilupperà un'intesa crescente, che sarà utilissima per risolvere i vari casi. Un'altra storia destinata a crescere è quella con la veterinaria interpretata da Gaia Bermani Amaral, i cui scontri iniziali con Vincenzo, che arriva lì fidanzatissimo con una ragazza lasciata a Napoli, si trasformeranno ben presto in qualcos'altro".
Com'è stato, sul set, il rapporto con Terence Hill?
"Ottimo. Anche perché mi ha fortemente voluto lui, dopo aver visto i miei provini. Di lui ho apprezzato la grande professionalità, la limpida serietà e la naturale capacità di far gruppo. Anche se questo aspetto è stato favorito pure dal fatto che, tolti lui, Katia Ricciarelli e Francesco Salvi, il resto del cast era composto da giovani attori".
In attesa di girare una seconda stagione di Un passo dal cielo che, data l'ottima partenza, dovrebbe essere quasi automatica, a cos'altro sta lavorando in questo periodo?
"Innanzitutto, interpreto un giornalista in Habemus Papam di Nanni Moretti: è un personaggio un po' surreale che, invece di fare il vaticanista diventa quasi un telecronista sportivo. E quella con Nanni è stata davvero una magnifica esperienza. Poi, lavorerò in una docu-fiction di Giovanna Gagliardo dedicata alle crisi socio-economiche di questi anni. E tornerò a teatro a maggio, quando all'Eliseo di Roma riprenderemo Tradimenti di Pinter con la regia di Andrea Renzi".

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