giovedì 28 aprile 2011

PIU' FORTE DELLE POLEMICHE, RITORNA IL TORINO GLBT FESTIVAL

Di Diego Del Pozzo
(Il Mattino - 28 aprile 2011)


Centoventi film in rappresentanza di trentacinque Paesi, ospiti prestigiosi come Lindsay Kemp (qui sotto, in una foto d'epoca, assieme a David Bowie) e la contessa-modella Veruschka, un successo di pubblico che l'anno scorso ha prodotto più di 40mila spettatori da tutto il mondo: è così che il Torino GLBT Film Festival - Da Sodoma a Hollywood taglia di slancio il traguardo della ventiseiesima edizione, a dispetto delle polemiche che ne hanno accompagnato la vigilia. Infatti, dopo che la giunta regionale guidata dal leghista Roberto Cota aveva negato il patrocinio dell'ente, per la prima volta in 26 anni, a soccorrere il direttore Giovanni Minerba e gli organizzatori è prontamente intervenuto il ministro per le pari opportunità Mara Carfagna, che ha messo il proprio sigillo sull'iniziativa culturale torinese, conquistandosi la simpatia del movimento gay-lesbian italiano, ma suscitando più di un imbarazzo nel centrodestra piemontese e nazionale. Sia come sia, comunque, il Torino GLBT Film Festival - la rassegna di settore più importante d'Europa e la terza al mondo - s'inaugura stasera (fino al 4 maggio) col gala in programma all'Uci Cinemas Lingotto, dove Noemi farà da madrina musicale della serata e presenterà dal vivo alcuni brani tratti dal nuovo album RossoNoemi, a partire dalla hit Vuoto a perdere.
Accanto alla tradizionale folta rappresentanza di pellicole provenienti da Stati Uniti, Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna, la novità di quest'anno è la presenza, nelle varie sezioni, di ben dodici film italiani, tra i quali spiccano nel concorso documentari 365 Without 377 di Adele Tulli prodotto da Ivan Cotroneo e in quello dei cortometraggi K@biria di Sigfrido Giammona. Ma c'è molta attesa anche per il durissimo documentario Angels on Death Row di Rocco Bernini e Alessandro Golinelli, realizzato in collaborazione col festival e incluso nel Focus: Iran, nodo alla gola. Il film, in anteprima mondiale sabato alle 20.30, è un atto d'accusa contro il regime iraniano di Ahmadinejad e le sue persecuzioni degli omosessuali, spesso impiccati nel totale disprezzo dei diritti umani. Nel ricco cartellone del festival torinese spiccano, poi, i film recuperati della sezione Vintage sull'omosessualità nel cinema italiano in occasione dei 150 anni dell'Unità; il documentario Veruschka diretto da Paul Morrissey e Bernd Böhm; le tre nottate del Midnight Madness presentate da Dario Argento e aperte dall'anteprima mondiale del thriller lesbo-splatter di Val Castro The Craving; le anteprime italiane de Il richiamo di Stefano Pasetto con Sandra Ceccarelli e Francesca Inaudi (nelle sale dal 6 maggio) e di Becoming Chaz di Fenton Bailey e Randy Barbato, sulla storia della figlia lesbica di Sonny & Cher, Chaz Bono, che recentemente ha deciso di diventare uomo. Domenica sera, infine, il Premio Dorian Gray alla carriera sarà consegnato al maestro inglese Lindsay Kemp, ballerino, mimo, attore, coreografo che, dagli anni Settanta in poi, ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo.

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