domenica 21 febbraio 2010

PRESENTATO A 'O CURT "CORDE" DI MARCELLO SANNINO

Di Diego Del Pozzo

Corde, il delicato documentario sulla storia del pugile napoletano Ciro Pariso scritto, diretto e fotografato da Marcello Sannino - vincitore, a novembre, del Premio speciale della giuria nella sezione Italiana.Doc al Torino Film Festival 2009 - è stato presentato ieri pomeriggio, all'Istituto Grenoble di Napoli, durante la giornata conclusiva di 'O Curt, il festival del cortometraggio organizzato dalla Mediateca comunale Santa Sofia. Con l'autore, hanno introdotto la proiezione la produttrice Antonella Di Nocera di Parallelo 41 e il critico cinematografico Alberto Castellano. Nel documentario, montato da Aurelia Longo con musiche di Riccardo Veno, è ricostruita la vicenda esistenziale e sportiva di Pariso, ventiseienne pugile professionista napoletano, nato e cresciuto nel popolare quartiere Avvocata, alle spalle della piazza di Montesanto, dietro il parco dei Ventaglieri: in pieno "ventre" di Napoli, dunque. Il ragazzo s'è formato pugilisticamente nella palestra NapoliBoxe di Lino Silvestri, figlio di Geppino, il maestro di tanti campioni del passato. "La boxe e il grande amore per la madre - racconta Sannino - hanno permesso a Ciro di resistere a tutto e di emergere dal difficile contesto ambientale circostante, inseguendo il desiderio di avere, semplicemente, una vita normale e serena. Quello che mi ha più colpito di lui è la sua tenerezza. Contrariamente all'idea del pugile spavaldo e rissoso, infatti, ha un'indole sofferente e taciturna, accentuata anche da quella sua postura un po' curva". Marcello Sannino sviluppa l'idea del film già nel 2000, per iniziarne la realizzazione poco dopo: "Dal nostro primo incontro, ho seguito Ciro con regolarità per quasi quattro anni, girando più di settanta ore di materiale". Il regista svela, poi, un retroscena delle riprese: "Come incipit, ho potuto inserire la sequenza di un suo incontro disputato, quando era ancora diciassettenne, contro Vincenzo Picardi. Si tratta di materiale che mi è stato regalato da un maestro del documentario italiano come Leonardo Di Costanzo: il caso, infatti, ha voluto che anche lui avesse ripreso Pariso per un suo lavoro poi non più realizzato".
In Corde, dunque, la parabola esistenziale e agonistica di Ciro Pariso è ripercorsa lungo un arco di tempo molto ampio, che passa dai primi match come giovanissimo dilettante fino all'esordio da professionista di pochi mesi fa, ma che comprende anche eventi intimi come il matrimonio, la morte del maestro Geppino, la nascita del figlio; il tutto sullo sfondo di una Napoli che assurge al ruolo di autentica co-protagonista e riesce a rendere ancora più incisivo e poetico questo ritratto di un suo figlio verace.

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