lunedì 2 maggio 2011

IVAN COTRONEO GIRA A NAPOLI IL SUO PRIMO FILM DA REGISTA

Di Diego Del Pozzo
(Il Mattino - 30 aprile 2011)

La Napoli dell'infanzia, quella conosciuta e amata a inizio anni Settanta, riletta attraverso gli occhi di un bambino di nove anni. E' quella che racconta nel suo film d'esordio come regista, La kryptonite nella borsa, il romanziere e sceneggiatore televisivo e cinematografico Ivan Cotroneo (nella foto), impegnato proprio in questi giorni sui tanti set allestiti in giro per la città col supporto della Film Commission Regione Campania. Sarà una lavorazione piuttosto complessa, infatti, quella dell'esordio alla regia che Cotroneo ha tratto dal suo terzo romanzo, omonimo, edito da Bompiani nel 2007: sette settimane di lavorazione, con location dislocate tra centro cittadino, Mostra d'Oltremare, Posillipo, il Vomero.
Protagonisti della pellicola, le cui riprese sono iniziate mercoledì a Procida per spostarsi subito a Napoli, sono quattro attori importanti come Luca Zingaretti, Valeria Golino, Cristiana Capotondi e Libero De Rienzo. Ma, rivela Cotroneo in una pausa delle riprese, "al loro fianco ho scelto tanti altri interpreti napoletani, che ho avuto modo di conoscere nei film da me sceneggiati in passato: da Massimiliano Gallo a Nunzia Schiano, da Sergio Solli a Monica Nappo, da Antonia Truppo a Giulia Pica e tanti altri". Le riprese stanno andando avanti in pieno centro cittadino, dove sono stati già girati numerosi esterni e interni tra corso Vittorio Emanuele e la Galleria Principe di Napoli di fronte al Museo nazionale (ieri pomeriggio), mentre oggi il set si trasferirà in via dei Tribunali. Lunedì, quindi, i ciak si svolgeranno su alcune banchine del porto e, nei giorni successivi, in piazza Mercato (dove sarà ambientata una scena complessa con un'enorme giostra d'epoca collocata al centro della piazza), nell'ala monumentale dell'Università Suor Orsola Benincasa, al Vomero e alla Mostra d'Oltremare.
La produzione è firmata dalla Indigo Film di Francesca Cima e Nicola Giuliano, mentre alla sceneggiatura hanno collaborato con Cotroneo anche Monica Rametta e Ludovica Rampoldi. "La storia - racconta il neo-regista - è ambientata in una Napoli bella e colorata come la ricordo da bambino. Nel film, il mio alter ego Peppino è interpretato dal piccolo esordiente Luigi Catani, che si troverà calato in una serie di bizzarre avventure. L'anno preciso dell'azione è il 1973, ma né nel libro né nel film c'è traccia del colera, perché a me interessava portare sul grande schermo una città positiva, fatta di rapporti di quartiere solidi e sinceri". La trama si sviluppa quando il piccolo Peppino, in seguito al rapporto conflittuale tra i suoi genitori e alla conseguente depressione della mamma (Golino), viene affidato a una coppia di zii poco più che ventenni (Capotondi e De Rienzo), assieme ai quali avrà modo di conoscere una coloratissima e un po' psichedelica "Swinging Naples" fatta di feste in scantinati, collettivi femministi, comunità greche che ballano in piazza, sesso libero, sigarette di contrabbando, droghe e alcool. "Ho cercato di inserire nel film - prosegue Cotroneo - tutti quei luoghi che ho frequentato da bambino e ragazzo: luoghi che, in molti casi, non hanno avuto bisogno nemmeno di troppi interventi scenografici, perché erano rimasti quasi uguali ad allora. Penso, per esempio, ai vicoli dei Decumani. La cosa più bella per me, però, è che a distanza di tanti anni ho ritrovato in città lo stesso calore che ricordavo nelle azioni quotidiane della gente comune".
Lo scrittore napoletano Ivan Cotroneo sceneggia da anni anche per il cinema e la televisione. Per il grande schermo, per esempio, ha firmato solo nell'ultimo anno gli script di La prima linea di Renato De Maria, Io sono l'amore di Luca Guadagnino e Mine vaganti di Ferzan Ozpetek. La sua popolarità, però, è legata anche all'ideazione di Tutti pazzi per amore, serie televisiva italiana molto amata dal pubblico e, caso unico per una produzione italiana, venduta in ben dodici paesi europei. "Dopo tanti anni di scrittura - conclude Cotroneo - narrare stando dietro la macchina da presa è molto emozionante. Tra l'altro, così ho potuto mettere a frutto ciò che ho imparato stando sul set al fianco di registi come Corsicato, Ozpetek o Riccardo Milani". Forte di un budget superiore ai tre milioni e mezzo di euro, l'esordio di Cotroneo è stato riconosciuto come film di interesse culturale nazionale (400mila euro di contributi ministeriali). Al termine della lavorazione, la produzione proverà certamente a proporlo per la selezione in qualche festival italiano o internazionale.

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