lunedì 2 maggio 2011

IGORT AL COMICON: "TORNERO' A FARE UN FUMETTO A NAPOLI"

Di Diego Del Pozzo
(Il Mattino - 1 maggio 2011)

Quasi dieci anni dopo il suo celebre romanzo a fumetti 5 è il numero perfetto del 2002, uno tra i più importanti e noti autori europei della nona arte, il sardo Igort (al secolo Igor Tuveri), tornerà ad ambientare un nuovo lavoro grafico all'ombra del Vesuvio. La voglia gli è venuta proprio in questi giorni, mentre passeggiava in città con alcuni amici partenopei nei momenti di pausa concessi dal fitto programma di Napoli Comicon, il salone internazionale del fumetto che si conclude stasera a Castel Sant'Elmo.
Al Comicon, Igort (qui sotto, nella foto, è il secondo da destra durante la consegna del Premio Micheluzzi 2011 a Manuele Fior) ha partecipato ieri a un'interessante tavola rotonda dedicata ai rapporti tra cinema e fumetto, assieme al regista Maurizio Nichetti, allo sceneggiatore Nicola Lusuardi e al critico Luca Raffaelli. E, appena terminato il dibattito, l'autore cagliaritano ha rivelato i primi dettagli del suo nuovo progetto artistico: "Vorrei realizzare un volume simile ai Quaderni ucraini usciti l'anno scorso per Mondadori. Insomma, una specie di Quaderno napoletano a fumetti, nel quale poter inserire tutte le straordinarie suggestioni e le affascinanti contraddizioni di una città che amo profondamente: il momento è giusto e già da tempo sto raccogliendo appunti in vista di questo lavoro. Alcuni amici, poi, mi hanno anche convinto a prendere casa in città per calarmi meglio nella realtà locale".
L'appassionato di romanzi a fumetti sa che i Quaderni ucraini (che saranno completati a luglio col secondo volume, sempre nella collana mondadoriana Strade Blu) sono stati realizzati a partire da interviste nelle quali la gente ucraina ha raccontato a Igort il passato sovietico ma anche l'attuale momento di confusione. "Ho registrato le testimonianze - ricorda l'autore - con una telecamera e poi le ho trasformate in disegni, andando però al di là del semplice realismo per lasciarmi trasportare dalle suggestioni che mi provenivano da quei racconti terribili e commoventi. Per Napoli potrei procedere in modo simile, facendo un passo indietro come autore, per lasciar parlare direttamente la città e i suoi abitanti: in tal modo, sarebbe proprio Napoli a decidere il tono del mio reportage a fumetti e il modo nel quale io dovrò guardarla e raccontarla".
Intanto, il progetto della trasposizione cinematografica di 5 è il numero perfetto - anticipato dal Mattino qualche mese fa - va avanti senza intoppi. E, anche in questo caso, Igort rivela nuovi dettagli. "La produzione sarà senz'altro americana - spiega - perché sono stati firmati da poco i contratti. Il regista Johnnie To, tra i maestri della "new wave" di Hong Kong, inizierà il casting nelle prossime settimane, col produttore Marco Muller. So che stanno lavorando anche all'ipotesi di un coinvolgimento di Robert De Niro per il ruolo principale del "guappo" in pensione Peppino Lo Cicero. In passato, io avevo contattato John Turturro, che però ci lasciò perplessi dicendo che avrebbe voluto recitare direttamente in napoletano. Per il film, io mi sto occupando della sceneggiatura ma anche di alcuni aspetti più visivi. Comunque, le riprese dovrebbero svolgersi più o meno tra un anno e mezzo, interamente a Napoli e dintorni, per non meno di otto-nove settimane".
Ieri pomeriggio, infine, Igort ha portato a casa i due riconoscimenti più prestigiosi nell'ambito dei Premi Micheluzzi assegnati ogni anno durante il Comicon: come autore, la menzione speciale per i Quaderni ucraini; come editore, invece, ha festeggiato la proclamazione di Cinquemila chilometri al secondo di Manuele Fior, pubblicato dalla sua ottima Coconino Press, quale miglior fumetto dell'anno.

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