Solitamente a gennaio si tirano le somme dell'anno appena trascorso e, poiché gli ultimi articoli erano stati un po' troppo seriosi, dopo un conciliabolo tra le mie personalità il comitato scientifico formato dal sottoscritto ha deciso di istituire i
Bill Finger Awards, dedicati al meglio e al peggio dello scorso anno. Per chi non lo sapesse, Bill Finger è stato il co-creatore di Batman con Bob Kane, dal quale fu relegato in un ruolo di secondo piano pur essendo il vero creatore dell'universo dell'Uomo Pipistrello. A lui, dunque, saranno dedicati i
Bill Finger Awards o, se preferite,
The Finger. Ecco le varie categorie per il 2010.
1) Miglior Fumetto Supereroistico (consegna il premio Yuri Gagarin):
Blackest Night (DC Comics). Devo ammetterlo: questo premio era troppo semplice. Dopo averceli fatti a peperini con tutte le
Crisis possibili e immaginabili, la DC sforna, con Geoff Johns e soci, una saga bella, godibilissima, piena di colpi di scena avvincenti, ottimamente disegnata sia nella serie base che nei principali
tie-in. Insomma, tutto quello che un maxi-evento deve essere. Senza dimenticare una perfetta gestione del parco personaggi in prospettiva di successivi sfruttamenti extra-fumettistici. In poche parole: perfetta!
2) Miglior Scrittore (consegna il premio Sammy Davis jr.): Grant Morrison. Lo scrittore glasvegiano è da anni sulla cresta dell'onda con la sua prosa mai banale e le sue idee sempre sorprendenti. Ma quest'anno credo che gli sia riuscita forse la cosa più difficile che un autore mainstream deve fronteggiare: il rilancio di un'icona. Il
gimmick di rilanciare una serie che non vende uccidendo il protagonista è ormai vangelo nel mercato americano, ma il compito affidatogli dalla DC è stato un altro: preparare l'Icona Batman ad affrontare i prossimi decenni. A cavallo dell'uscita dello splendido film di Nolan, Batman non è un personaggio che ha bisogno di un
boost nelle vendite, in quanto tutte le serie del
Bat-verse vendono abbastanza bene. La DC, dunque, accetta la proposta di Morrison e gli consente di uccidere Bruce Wayne e, introducendo Demian (una tra le migliori creazioni di Morrison), di ricreare un nuovo dinamico duo con Dick Grayson nei panni di Batman. Lo so, detta così sembra una minkiata, ma il tutto è perfettamente orchestrato, ottimamente scritto, piacevole da leggere, avvincente, pieno di sorprese, mai banale. Dopo aver splendidamente decantato il Mito Superman con Frank Quitely nella serie
All Star, Morrison decide di mixare dark e pop e di fonderle con il Mito Batman, non per decantarlo stavolta ma per rilanciarlo per i prossimi anni. Bravo!
3) Miglior Autore Completo (consegna il premio Tazio Nuvolari): David Mazzucchelli. Quando abbandonò il genere supereroistico, dopo
Batman Year One nel 1987, molti pensarono che la sua parabola fosse finita. Ma quello che molti non avevano capito, invece, era che David Mazzucchelli non poteva restare confinato in quel genere. Attraverso gli anni, infatti, con le sue rarefatte opere sempre personalissime - vuoi che fossero la storia di un uomo gigante nella campagna rurale americana o l'adattamento di uno dei migliori racconti di Paul Auster (
Città di Vetro) - Mazzucchelli ha sempre cercato di colpire con storie che fossero più cervello che muscoli, il tutto con un tratto che, ormai scevro dalle gabbie del genere supereroistico, è libero di poter sperimentare sulla tavola come mai prima d'ora. Quest'anno, con
Asteryos Polyp ha stupito ed emozionato e, dopo 3 Eisner e 3 Harvey Awards, questo Finger serve soltanto a dire: "Grazie!".
4) Miglior Affare dell'anno (consegna il premio Cuordipietra Famedoro): Disney & Marvel. Non poteva essere altrimenti. Il matrimonio tra queste due realtà se ben gestito produrrà fantastilioni di dollari. Le copertine stile
Tron, l'esordio dei primi titoli Crossgen (un brand acquistato dalla Disney alcuni anni fa); e credo che siamo solo all'inizio. Spero soltanto che non nascano dei mostri.
Ma il
Finger ha una doppia valenza e si permette di onorare i Primi ma anche di sostenere gli Ultimi con critiche costruttive. Pertanto:
5) Peggior Gestione del Parco Personaggi (consegna il premio Has Fidanken): Marvel Comics. Allora, che vogliamo fare? Avete resuscitato Kraven, Mijolnir si può alzare in assenza di gravità, Frankencastle (Frankencastle!?!) che torna umano grazie al puparuolo dell'amore in una pagina e mezzo, 5/6 testate su Deadpool (Odio Deadpool!!!), Hulk Rosso, Wolverine all'inferno ma contemporaneamente su tutte le testate. Vi manca di stuprare Howard the Duck e poi le avete fatte tutte. Le Marvel Storie che mi hanno fatto sognare negli anni Ottanta e Novanta me le ricordo tutte, ma se guardo agli ultimi dieci anni vedo il vuoto assoluto. Purtroppo per voi non abbiamo tutti 15 anni. Cresci Marvel!
6) Peggior Editore Italiano (consegna il premio Caino-però-quello-di-Neil-Gaiman): Planeta DeAgostini. Riuscire a fare peggio della Play Press sembrava un'impresa quasi impossibile, eppure il colosso editoriale iberico pare deciso a voler perseguire questo obiettivo. Credo che in vent'anni la Marvel Italia non abbia mai sbagliato la gestione di un crossover, monetizzando al massimo l'occasione e cercando comunque di garantire ai propri lettori una fruibile lettura dell'evento. Avendo a disposizione il miglior maxi-evento degli ultimi dieci anni (
Blackest Night), invece, Planeta butta alle ortiche la
timeline della serie e incasina le uscite in maniera dilettantesca. Anche chi vi scrive non sa quali possano essere i problemi della Planeta, se interni oppure con i referenti italiani. Sta di fatto che un editore su un maxi-evento ci si gioca la faccia e, con
Blackest Night, Planeta ha compiuto un vero e proprio suicidio editoriale, perlomeno di immagine. Dopo averci abbuffato con uscite di tutti i tipi, con volumi che negli Stati Uniti ancora non esistono o sono introvabili, con confezioni de-luxe da far sbavare il fan più accanito, adesso il DC fan che segue le uscite americane ha la sensazione di essere in uno dei ristoranti migliori della città ma di essere servito soltanto a hot-dog. Sveglia!!!
7) Finger preventivo a fumetto di prossima pubblicazione (consegna il premio il fiero alleato Galeazzo Musolesi): Frank Miller. Per l'anno appena iniziato Frank ci sta cucinando un prequel di
300 dal titolo
Xerxes e una graphic novel di propaganda politica dal titolo
Holy Terror per la quale voleva usare Batman contro Al-Qaida (ma, fortunatamente, la DC glielo ha impedito e dovrà utilizzare un vigilante di sua invenzione). Senza dimenticare il seguito di
All Star Batman & Robin, la cagata meglio disegnata della storia dei comics. Frank, un consiglio, per citare Judge Reynolds in
Beverly Hills Cop 2: "Scansa la merda che ti soffoca il cervello"; e ricordarti che sei un autore di fumetti.