venerdì 1 maggio 2009

TRA MOGLIE E MARITO...

Di Diego Del Pozzo

Cosa non si farebbe per vendere qualche copia in più del proprio libro... o di quello della propria moglie.
Un'oretta fa, dai teleschermi di Raitre e di fronte a diverse centinaia di migliaia di persone "live", un Sergio Castellitto evidentemente inebriato dall'inedito ruolo di presentatore del tradizionale concertone del primo maggio s'è prodotto in una volgare pubblicità di un tomo da lui definito, con incomparabile faccia di bronzo, "un romanzo della scrittrice Margaret Mazzantini", omettendo di ricordare che la signora in questione è anche la di lui consorte.
Tutto ciò è avvenuto, ovviamente, nel momento di massimo ascolto dell'intera giornata, cioè al ritorno in diretta televisiva dopo la pubblicità e nel corso della presentazione dell'attesissimo mini-concerto di Vasco Rossi, ospite d'onore del concertone sindacale. Per presentare il "Blasco", dunque, Castellitto non ha trovato niente di meglio che leggere un brano da Venuto al mondo, il più recente romanzo scritto dalla moglie.
Naturalmente, mentre l'attore-presentatore-piazzista leggeva, le telecamere della Rai - servizio pubblico per il quale ogni cittadino italiano paga un canone obbligatorio - inquadravano in tutto il suo splendore la copertina del libro in questione, tra l'altro pubblicato da un editore come Mondadori non propriamente bisognoso di questi trucchetti per promuovere una sua uscita editoriale.
In piazza, tanti ragazzi e ragazze, magari, si saranno chiesti di che libro si trattasse - il nostro, infatti, ha almeno evitato di citarne esplicitamente il titolo - e se valesse la pena, l'indomani, comprarne una copia. Da casa, però, l'effetto-televendita è stato ancora maggiore, perché attraverso il teleschermo casalingo la copertina del volume si riconosceva con estrema chiarezza, grazie alle ripetute inquadrature degli operatori di "Mamma Rai", che - come cantava Renato Zero nei "mitici" anni Ottanta - notoriamente "non ti abbandona mai...".
Ebbene sì, ancora una volta, è proprio il caso di cantare al cielo, senza ritegno, "Viva la Rai"!