venerdì 22 luglio 2011

GIFFONI 2011: ECCO I FILM VINCITORI

Di Diego Del Pozzo

Anche quest’anno le varie sezioni competitive del Giffoni Film Festival - Elements +3 (3-5 anni), Elements +6 (6-9 anni), Elements +10 (10-12 anni), Generator +13 (13-15 anni), Generator +16 (16-17 anni), Generator +18 (dai 18 anni in su) - hanno proposto tanti film di qualità. Compito per nulla facile, dunque, quello dei 3.300 giovani giurati provenienti da tutto il mondo.
Nella sezione per i più piccini, formata da soli cortometraggi, hanno prevalso due lavori italiani: Gloria trova un vero padrone di Joshua Held (miglior corto) e Tora Chan di Davide Como, Claudia Cutrì, Stefano Schide e Valerio Gori (premio speciale). I giurati dai 6 ai 9 anni, invece, hanno premiato Fucsia the Mini Witch dell’olandese Johan Nijenhuis come miglior lungometraggio e Carlotta and the Cloud del tedesco Daniel Acht tra i corti. Premi tutti scandinavi, poi, quelli della sezione Elements +10, nella quale hanno avuto la meglio il delicato norvegese Totally True Love di Anne Sewitsky tra i film lunghi e lo svedese Weightless di Robert Lundmark e Magnus Johansson tra i corti.
Tra i 13 e i 15 anni, quindi, le preferenze dei giurati sono andate allo spagnolo Ways to Live Forever di Gustavo Ron, anche se il bellissimo Wunderkinder del tedesco Marcus O. Rosenmuller, sull’amicizia tra una ragazzina tedesca e due coetanei ebrei durante la Seconda guerra mondiale, ha conquistato numerosi premi speciali, tra i quali quelli del presidente del Senato e della Comunità europea. Tra i corti, invece, ha vinto Bekas dell’iraniano Karzan Kader. E ancora, i giurati di 16 e 17 anni hanno premiato l’attualissimo Suicide Room (nella foto), che il polacco Jan Komasa ha dedicato ai pericoli che si celano nell’universo virtuale di Internet e dei social network; mentre il notevole Submarine dell’astro nascente britannico Richard Ayoade (forse il titolo più originale dell’intero lotto, col suo umorismo raffinato e lo sfrenato citazionismo) ha portato a casa il premio della giuria di qualità. Tra i corti, ancora Scandinavia col finlandese Burungo di Dome Karukoski e Pamela Tola.
Nella sezione riservata ai ragazzi maggiorenni, infine, hanno avuto la meglio lo statunitense Beautiful Boy di Shawn Ku e, tra i corti, La colpa di Francesco Prisco. All’unico lungometraggio italiano in gara, Oggetti smarriti di Giorgio Molteni, è andato il premio Anec degli esercenti, di buon auspicio per una futura uscita in sala.

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