(Il Mattino - 25 luglio 2011)
Il film è prodotto dalla factory partenopea Figli del Bronx, assieme a Minerva Pictures ed Eskimo, col supporto della Film Commission Regione Campania. “Siamo felicissimi per la selezione nella Settimana della critica - spiega il produttore Gaetano Di Vaio, dei Figli del Bronx - perché è una sezione sempre molto attenta alle proposte di qualità. Per il nostro film poteva esserci anche la possibilità di andare a Venezia nella sezione Controcampo italiano, ma credo che la Settimana sia un approdo ideale. L’idea del film è nata quasi cinque anni fa, sul set di Napoli Napoli Napoli di Abel Ferrara, del quale Lombardi era aiuto regista. Fu allora che Guido mi parlò per la prima volta di Là-Bas. All’epoca, la strage di Castelvolturno non c’era ancora stata. Poi più avanti, mentre procedevamo con la lavorazione, dato che il copione prevedeva comunque un conflitto a fuoco tra immigrati e camorristi, decidemmo di inserire il riferimento esplicito a quel tragico avvenimento reale”. “Nel 2008, purtroppo, la realtà ci ha superati”, aggiunge il regista Guido Lombardi, che poi prosegue: “Così, abbiamo deciso di orientare la sceneggiatura raccontando ciò che era accaduto davvero. Abbiamo girato interamente a Castelvolturno, su set reali, coinvolgendo direttamente gli immigrati, facendo loro provini da attori ma cercando di utilizzarli nel modo più naturale possibile”. I ruoli degli africani sono tutti affidati a non professionisti, a partire dallo straordinario protagonista Abdou Kader Alassane, che interpreta Yssouf, un ragazzo della media borghesia africana giunto in Italia in aereo dal Burkina Faso per lavorare onestamente con lo zio Moses, del quale però ignora le collusioni con i clan camorristici locali.
Le sequenze viste in anteprima colpiscono l’occhio per la cura nella composizione delle inquadrature, la profondità del lavoro con attori prevalentemente non professionisti, il ritmo sincopato che guarda ai gangster movie all’americana e la splendida fotografia di Francesca Amitrano, capace di restituire i grigi degli animi dei personaggi e del mare d’inverno. Nel cast, oltre al sorprendente protagonista, si distinguono anche Esther Elisha, Moussa Mone e, nel ruolo del killer Setola, l’emergente attore partenopeo Salvatore Ruocco. “Anche Abel Ferrara, che di Lombardi è stato un po’ il maestro, ha apprezzato molto ciò che ha visto del film. E questo - conclude il produttore Gaetano Di Vaio - per noi è certamente di buon auspicio in vista di Venezia”. Ma i Figli del Bronx saranno al Lido anche con un’altra pellicola, Radici di Carlo Luglio con Enzo Gragnaniello, che sarà proiettata il 2 settembre nell’ambito delle Giornate degli autori e seguita da un concerto veneziano dello stesso Gragnaniello accompagnato dai Sud Express e da Toni Cercola.
Nessun commento:
Posta un commento