mercoledì 27 luglio 2011

A VENEZIA CI SARA' "LA'-BAS", IL "GOMORRA NERO"

Di Diego Del Pozzo
(Il Mattino - 25 luglio 2011)


Sarà un film campano l’unico titolo italiano presente quest’anno nella Settimana della critica, la prestigiosa rassegna riservata alle opere prime organizzata dal Sindacato nazionale critici cinematografici italiani e in programma dal 31 agosto al 10 settembre nell’ambito della Mostra del cinema di Venezia: si tratta di Là-Bas - Con il mare negli occhi, esordio nel lungometraggio del trentaseienne regista e sceneggiatore napoletano Guido Lombardi dopo i numerosi riconoscimenti ottenuti come autore di corti (tra i quali l’interessante Vomero Travel). L’annuncio ufficiale è previsto per oggi, durante la presentazione della ventiseiesima edizione della Settimana, alle 11.30 a Roma presso il cinema Quattro fontane alla presenza dei vertici del Sindacato critici, che renderanno noto l’elenco completo delle sette opere prime in gara per i 100mila dollari del Leone del futuro - Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”. Che il film d’esordio di Lombardi (qui sopra, una scena) fosse destinato a far parlare di sé lo si era capito già durante le riprese, sul set allestito in pieno litorale domizio, perché la trama è immersa nel cupo universo camorristico di Gomorra, che il grande pubblico ha conosciuto grazie al libro di Roberto Saviano e al film di Matteo Garrone, osservato però dall’inedito punto di vista degli immigrati africani residenti a Castelvolturno, che lì formano una comunità di quasi 20mila persone. Quello che molti addetti ai lavori hanno già soprannominato il “Gomorra nero”, tra l’altro, avrà il suo culmine drammaturgico in una lunga sequenza nella quale viene rievocato, con ritmi degni di un thriller statunitense, uno tra gli episodi più cruenti mai avvenuti nell’area: la strage di immigrati del 18 settembre 2008, quando un commando di killer facente capo al boss casalese Giuseppe Setola uccise un pregiudicato locale e ben sei africani, la cui sola colpa era quella di essere presenti in quel momento sul luogo dell’agguato.
Il film è prodotto dalla factory partenopea Figli del Bronx, assieme a Minerva Pictures ed Eskimo, col supporto della Film Commission Regione Campania. “Siamo felicissimi per la selezione nella Settimana della critica - spiega il produttore Gaetano Di Vaio, dei Figli del Bronx - perché è una sezione sempre molto attenta alle proposte di qualità. Per il nostro film poteva esserci anche la possibilità di andare a Venezia nella sezione Controcampo italiano, ma credo che la Settimana sia un approdo ideale. L’idea del film è nata quasi cinque anni fa, sul set di Napoli Napoli Napoli di Abel Ferrara, del quale Lombardi era aiuto regista. Fu allora che Guido mi parlò per la prima volta di Là-Bas. All’epoca, la strage di Castelvolturno non c’era ancora stata. Poi più avanti, mentre procedevamo con la lavorazione, dato che il copione prevedeva comunque un conflitto a fuoco tra immigrati e camorristi, decidemmo di inserire il riferimento esplicito a quel tragico avvenimento reale”. “Nel 2008, purtroppo, la realtà ci ha superati”, aggiunge il regista Guido Lombardi, che poi prosegue: “Così, abbiamo deciso di orientare la sceneggiatura raccontando ciò che era accaduto davvero. Abbiamo girato interamente a Castelvolturno, su set reali, coinvolgendo direttamente gli immigrati, facendo loro provini da attori ma cercando di utilizzarli nel modo più naturale possibile”. I ruoli degli africani sono tutti affidati a non professionisti, a partire dallo straordinario protagonista Abdou Kader Alassane, che interpreta Yssouf, un ragazzo della media borghesia africana giunto in Italia in aereo dal Burkina Faso per lavorare onestamente con lo zio Moses, del quale però ignora le collusioni con i clan camorristici locali.
Le sequenze viste in anteprima colpiscono l’occhio per la cura nella composizione delle inquadrature, la profondità del lavoro con attori prevalentemente non professionisti, il ritmo sincopato che guarda ai gangster movie all’americana e la splendida fotografia di Francesca Amitrano, capace di restituire i grigi degli animi dei personaggi e del mare d’inverno. Nel cast, oltre al sorprendente protagonista, si distinguono anche Esther Elisha, Moussa Mone e, nel ruolo del killer Setola, l’emergente attore partenopeo Salvatore Ruocco. “Anche Abel Ferrara, che di Lombardi è stato un po’ il maestro, ha apprezzato molto ciò che ha visto del film. E questo - conclude il produttore Gaetano Di Vaio - per noi è certamente di buon auspicio in vista di Venezia”. Ma i Figli del Bronx saranno al Lido anche con un’altra pellicola, Radici di Carlo Luglio con Enzo Gragnaniello, che sarà proiettata il 2 settembre nell’ambito delle Giornate degli autori e seguita da un concerto veneziano dello stesso Gragnaniello accompagnato dai Sud Express e da Toni Cercola.

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