venerdì 24 aprile 2009
AL COMICON "UNA FIRMA PER IL FUMETTO"
Di Diego Del Pozzo
Tra i momenti di maggiore interesse della giornata inaugurale di Napoli Comicon va segnalato, sicuramente, l'incontro col maestro Ivo Milazzo (qui sotto, nella foto) - ovvero l'ideatore grafico di Ken Parker - sull'annosa questione del diritto d'autore a tutela di coloro che creano fumetti.
Proprio Milazzo è già da qualche tempo promotore di una importante iniziativa denominata "Una firma per il fumetto": si tratta di un'azione finalizzata all'integrazione della legge italiana sul diritto d'autore, che risale ancora al decennio fascista e non riconosce ufficialmente l'esistenza degli autori di fumetti. Per capire la gravità della situazione, basti pensare che la Spagna, giovane democrazia europea, ha rinnovato la legge sul diritto d'autore nel 1996; la Francia lo ha fatto il 1 Gennaio 2008; mentre l'Italia è ancora ferma a quella del 1941.
Così, oggi al Comicon Ivo Milazzo ha potuto spiegare dettagliatamente i termini del problema, assieme ad altri importanti autori come Phil Ortiz (The Simpsons) e Alfredo Castelli (Martin Mystère), oltre a Luca Boschi (direttore culturale del salone partenopeo), lo scrittore Vincenzo Cerami e il giornalista Edoardo Sant'Elia. "L'iniziativa 'Una firma per il fumetto' - ha sottolineato Milazzo - vuole supportare l'azione di quelle forze politiche che, da dieci anni a questa parte, stanno cercando di portare all'attenzione del Governo di turno la carenza legislativa riguardante gli autori di fumetti che, ancora oggi, non sono citati in maniera specifica nella legge sul diritto d'autore. Ognuno di noi, infatti, è tutelato soltanto per derivazione dalla stessa legge e dal diritto europeo, ma di fatto non è riconosciuto come facente parte di una specifica categoria dallo Stato, che percepisce, però, le nostre tasse. Per due volte, nel 2000 alla Camera e nel 2004 al Senato, è stata presentata una proposta di legge atta a integrare la legge 633 del 22 Aprile 1941 con una normativa di base che regolamentasse il principio creativo che ci riguarda, così come è stato fatto in passato per la musica, il cinema, la scrittura, la fotografia. Finora, però, non si è ancora arrivati a risolvere l'annosa questione. Per questo motivo - ha concluso Milazzo - ho pensato a una lettera-appello sottoscritta da persone di cultura come Umberto Eco, Vincenzo Cerami, Goffredo Fofi, Giulio Giorello, Moni Ovadia, Vincenzo Mollica e tanti altri, in modo da dimostrare la nostra ferrea volontà a ottenere quello che è semplicemente un nostro diritto. Fino a oggi, abbiamo già raccolto centinaia di firme tra gli addetti ai lavori e i rappresentanti della cultura italiana".
Il testo della lettera, che ogni vero appassionato di fumetti dovrebbe firmare, è consultabile anche su Internet, in un blog realizzato per l'occasione.