domenica 26 aprile 2009

LA CONTAGIOSA SIMPATIA DI LEO ORTOLANI

Di Diego Del Pozzo

Tra i protagonisti di Napoli Comicon 2009, la palma del più simpatico va certamente a Leo Ortolani, il vulcanico autore di Rat-Man, testata "di culto" e di massa al tempo stesso, capace anche quest'anno di conquistarsi un paio di nominations per i premi Micheluzzi.
Ho incontrato Ortolani nell'atmosfera gioiosa e rilassata del festival partenopeo, ricordando interviste del passato e facendo il punto sul presente di entrambi. "Anche in questo momento - ha raccontato Leo - ho tante idee che mi frullano per la mente e che vorrei realizzare. Come al solito, però, è il tempo a mancare. Per esempio, ho visto recentemente il nuovo film del Punitore ancora inedito in Italia e, come mi capitò già con quello di alcuni anni fa, mi sono scompisciato dalle risate: per questo, nel momento dell'uscita italiana, mi piacerebbe realizzarne una parodia. Ma vedremo...".
Ortolani, a tale proposito, si è soffermato anche sul recente boom dei supereroi al cinema. "Direi - ha spiegato - che rappresenta la risposta ideale alla mancanza assoluta di idee che regna a Hollywood. Inoltre, i responsabili degli Studios si sono resi conto che quello derivante dai fumetti supereroistici è un filone estremamente redditizio, che tra l'altro può produrre ottimi esiti dal punto di vista tecnico grazie al miglioramento degli effetti speciali rispetto a qualche anno fa".
A proposito del suo personaggio più famoso e amato, che nacque proprio come parodia dei supereroi più celebri, Leo Ortolani ne ha analizzato l'evoluzione recente. "Ogni autore - ha concluso Leo - mette sempre se stesso nelle sue creazioni; e ciò vale anche per me. Per questo motivo, dunque, le storie e il carattere di Rat-Man sono via via diventati più complessi, col trascorrere del tempo, parallelamente alle esperienze nuove che ho maturato negli anni. Da semplice parodia dei supereroi a fumetti, allora, il personaggio si è trasformato in qualcosa di più articolato, anche perché, a mia volta, io mi stufo facilmente e cerco sempre di trovare nuove strade da battere e nuovi temi da affrontare".
Dopo quest'ultima riflessione, la chiacchiera rilassata ha lasciato spazio alle foto, firme, disegni con i quali accontentare i tantissimi fans di colui che qualche anno fa - ai tempi delle interviste che ho citato in apertura - ebbi a definire, con una iperbole contenente comunque un fondo di verità, "il più grande autore Marvel vivente".