Parterre di gran lusso, si diceva, con lo sceneggiatore Steven Zaillian, Bille August (che ha annunciato il suo prossimo film, The Diary, le cui riprese inizieranno in inverno in Canada) e un Danny Glover in versione no global.
I ricordi del movimentato set tarantiniano sono ancora nitidi. "Era tutto speciale, con Quentin che riusciva a relazionarsi con ciascuno di noi in modo differente. A me, per esempio, ha lasciato briglia sciolta, anche perché mi vedeva già estremamente concentrato sul ruolo che dovevo interpretare. D'altra parte, io sono così: quando ho un lavoro da fare, mi ci dedico in modo assoluto. Per questo, sono rimasto un po' in disparte rispetto ai tanti scherzi che si facevano sul set. La cosa più piacevole è stata la presenza abbastanza continua della musica, grazie al "mitico" hard disk di Tarantino con le sue 400mila canzoni. E Quentin era davvero straordinario nello scegliere sempre il brano più adatto come sottofondo per ogni situazione: così allentava notevolmente la tensione di una lavorazione che è stata lunga e complicata".
Altrettanto viva, nella memoria di Christoph, è l'immagine del primo incontro con Tarantino. "E' stato in occasione del casting, con lui proprio di fronte a me, dietro una scrivania: mi ha dato un copione e abbiamo iniziato a recitare insieme, per trovarci ben presto a scherzare quasi come bambini. Già allora, dando una sbirciatina, ebbi modo di capire quanto dettagliata fosse la sceneggiatura scritta da Quentin. Perciò, io dico spesso di avergli fornito soltanto la "materia prima umana" con la quale dar forma alle sue visioni: il film e i suoi personaggi, infatti, appartengono in tutto e per tutto a lui". Però, è innegabile il contributo attoriale personalissimo fornito da Waltz. "Io ho cercato di lavorare direttamente sul copione scritto da Quentin, anche perché odio l'improvvisazione. Scherzando, potrei dire che ho contribuito studiando bene la sceneggiatura e arrivando puntuale sul set. In realtà, credo di essermi posto le domande giuste su quanto scritto da Quentin e di essere entrato bene in sintonia con lui".
Certo è che il personaggio del mellifluo colonnello nazista Hans Landa è di quelli che cambiano una carriera. "Infatti, credo che non sia possibile prepararsi appositamente per un simile ruolo: io vi sono entrato utilizzando tutte le esperienze dei miei precedenti trent'anni di carriera, anche teatrale. Per me, questo personaggio è paragonabile davvero a Riccardo III. Il successo ottenuto a Cannes è stato, comunque, superiore anche alle mie più rosee aspettative e già lì ho ricevuto parecchie altre offerte che attualmente sto valutando. Perciò, vedremo cosa accadrà in futuro".
Intanto, anche la serata di ieri è andata avanti all'insegna del grande cinema hollywoodiano, grazie all'anteprima di Notorious, l'atteso biopic di George Tillman jr. sul celebre rapper Christopher Wallace, The Notorious B.I.G., ucciso qualche anno fa; e grazie, soprattutto, alla presenza di due dive affascinanti e molto brave come Angela Bassett e Rosario Dawson, premiate dal governatore campano Antonio Bassolino assieme allo stesso Waltz e a Gina Gershon, Dario Argento, Jacqueline Bisset, Jimmy Iovine, Giuseppe Piccioni.