domenica 19 luglio 2009

IN ATTESA DEL "BOSS": LA "SET LIST" IDEALE

Di Vincenzo Esposito

In attesa del grande concerto di stasera di Bruce Springsteen & The E Street Band allo Stadio Olimpico di Roma - qui sotto, la riproduzione del mio biglietto dello storico San Siro 1985 - ho sognato quella che potrebbe essere la "set list" ideale della serata.
Eccola:
1) Entrata sulle note di Once Upon a Time in the West di Ennio Morricone: Bruce col cappello da cowboy, Big Man con lo spolverino…
2) Born in the USA (assai improbabile in questo tour: se la fa, dovrebbe togliersi il cappello).
3) Badlands (molto probabile che sia questo il pezzo di apertura, quindi Bruce può tenere il cappello).
4) Tenth Avenue and the Freeze-Out (versione lunga come nel Reunion tour del 2000, ancora col cappello. Sarebbe bello sentirla anche con i Miami Horns ai fiati, come a Roma per il Tunnel tour).
5) Summertime Blues (prima cover in scaletta: giù il cappello, si incomincia a sudare).
6) Downbound Train (il diamante nascosto di Born in the USA).
7) Racing in the Street (prima canzone lenta: anche se, in questo pezzo, la mancanza di Danny Federici si sentirebbe troppo).
8) Be True (l’"inedito" più bello del Boss: sarebbe una bella sorpresa, come a Torino per il tour di Amnesty International).
9) The Ghost of Tom Joad (in versione rock).
10) Johnny 99 (in versione acustica: buio, solo Bruce e un occhio di bue).
11) Jungleland (se Big Man è in forma, è meravigliosa: l’assolo di sax nel finale è tosto).
12) Hungry Heart (la cantiamo noi, no problem).
13) The Wrestler (il pezzo più bello del nuovo album, direi l’unico bello).
14) Incident on 57th Street (versione corta e asciutta, magari solo col piano).
15) Point Blank (versione lunga con quell’intro ipnotico, come nel tour di Darkness, prima che Bruce la incidesse su The River).
16) Heart of Stone (il secondo “inedito” più bello: magari con Tom Waits come Guest Star).
17) Jersey Girl (ovviamente Tom si ferma anche per questa canzone, visto che è sua).
18) London Calling (altra cover: sarebbe un bell’omaggio ai Clash. Bruce lo ha già fatto in passato, quindi...).
19) No Surrender (versione acustica, come nel tour dell’’84-’85: una vera chicca!).
20) 4th of July, Sandy (dedicata a Danny “The Phantom” Federici: Roy Bittan suona la fisarmonica al posto di Danny; sullo schermo gigante “Il fantasma di Danny Federici”. Il profumo del Boardwalk di Asbury Park ci investe all’improvviso).
21) New York City Serenade (questa temo davvero che non la farà mai, e allora ci basta The River).
22) Waitin’ on a Sunny Day (anche questa la cantiamo noi).
23) Born to Run (cosa si fa con l’inno nazionale?).
…Encore set:
24) Dancing in the Dark (dedicata ai ragazzi di Milano ‘85, cioè a ME! Grazie).
25) Thunder Road (Roy Orbison singin’ for the lonely, that’s me and I want you only, che dire…).
26) Detroit Medley (la storia del rock’n’roll in 8 minuti).
27) Twist and Shout (la versione che non finisce mai… ma proprio mai, come a Milano nell’85).
Ma poi finisce, e allora… un altro bis, solo per noi:
28) Rosalita (They play guitars all night and day…).
Totale: 3 ore e 45 minuti, circa. C’è stato un tempo in cui questo non era un sogno!
“I mei occhi hanno visto cose che voi umani…”.