sabato 10 ottobre 2009

PENN E SORRENTINO: CIAK AD AGOSTO 2010

Di Diego Del Pozzo

(Il Mattino - 10 ottobre 2009)

Sta prendendo sempre più forma l'atteso progetto cinematografico che Paolo Sorrentino realizzerà l'anno prossimo assieme a Sean Penn. Così, mentre il regista e sceneggiatore napoletano (qui sotto, nella foto) è impegnato nelle varie fasi della pre-produzione, inizia a trapelare la data di avvio delle riprese di This must be the place (titolo provvisorio): agosto 2010, con set quasi totalmente negli Stati Uniti.
L'indiscrezione arriva da Nicola Giuliano, che produrrà il lungometraggio con la sua Indigo Film assieme alla Lucky Red di Andrea Occhipinti e a altri partner internazionali: "Sarà un film ad alto budget, dovremo necessariamente produrlo in collaborazione con altri soggetti, sia italiani che stranieri", anticipa Giuliano nell'aula dell'Orientale che lo ospita tra gli studenti del corso di Storia e critica del cinema tenuto da Valerio Caprara. La lezione-incontro è organizzata per presentare il film più recente prodotto dalla Indigo, La doppia ora di Giuseppe Capotondi, da ieri nelle sale italiane dopo il successo alla Mostra di Venezia.
Nella sua prima stesura, la sceneggiatura di This must be the place scritta da Sorrentino e da Umberto Contarello è imperniata su una ricerca dolorosa e personalissima da parte di una stagionata rockstar (Sean Penn: nella foto qui sopra) ritiratasi dalle scene e che decide di mettersi sulle tracce dell'ufficiale nazista che, durante la Seconda guerra mondiale, torturò suo padre fino a ucciderlo. "L'esordio americano di Paolo - aggiunge Giuliano - è soltanto uno dei progetti che abbiamo in piedi. A gennaio, per esempio, sarà pronto il primo film di Massimo Coppola, l'ex dj di Mtv: con lui abbiamo già realizzato alcuni documentari e proprio durante uno di questi, tra gli operai di Melfi, è nata l'idea del film. Continuiamo a produrre anche documentari, seppur in perdita costante, proprio perché ci permettono di scovare nuovi talenti".
Col produttore napoletano, a rispondere alle curiosità dei ragazzi all'Orientale ci sono la co-sceneggiatrice Ludovica Rampoldi e lo stesso Capotondi, regista del noir-mistery magistralmente interpretato da Filippo Timi e Ksenia Rappoport. "Sono arrivato a questo esordio nel lungometraggio a 41 anni, perché ho voluto aspettare la storia giusta, senza fretta e senza accettare qualunque proposta pur di fare un film", spiega Capotondi: "Nel frattempo, mi sono fatto le ossa dirigendo a Londra video musicali e spot pubblicitari, togliendomi anche parecchie soddisfazioni". Tra i video diretti da Capotondi, infatti, vi sono quelli di Skunk Anansie, Bush, Natalie Imbruglia, Keane, Spice Girls, Kelis: "Proprio grazie a questi video musicali, molto narrativi e d'atmosfera, Nicola Giuliano ha conosciuto il mio stile e ha deciso di affidarmi la regia del film. Magari, se fossi rimasto a lavorare in Italia, dove certi video non te li fanno girare, lui non avrebbe trovato il mio lavoro altrettanto interessante".
Intorno a La doppia ora (qui sopra, una scena con i due protagonisti) vi sono grandi aspettative: dopo il successo veneziano, la Indigo ha ricevuto diverse proposte da compagnie straniere: "Quando ho letto la sceneggiatura - conclude Giuliano - sono rimasto colpito dalle sue potenzialità: e, tra le altre cose, ho pensato subito che fosse perfetta per essere portata sullo schermo anche in altri Paesi. Finora, infatti, abbiamo ricevuto già sette richieste dall'estero per girarne un remake: in due casi, addirittura, ci sono state presentate persino le bozze dei contratti".