giovedì 3 settembre 2009

PERCHE' NON MI PIACE PIU' LA MARVEL

Di Raffaele De Fazio

Recentemente mi è stato fatto notare che alcuni miei articoli sarebbero poco lusinghieri nei confronti dei prodotti Marvel, come se io fossi al soldo della Distinta Concorrenza. In realtà, per avvalorare certe mie tesi, basterebbe fare un salto nel passato e tornare con la mente ai fumetti che si pubblicavano vent'anni fa, per capire meglio la differenza con quelli attuali e imbastire un ragionamento più approfondito, fatto naturalmente dal punto di vista di un lettore europeo, quale sono io.
Credo, infatti, che chi in Europa segue il mercato fumettistico americano sia, in generale, una persona con un discreto livello di cultura, con una conoscenza buona se non perfetta della lingua inglese, che non vuole aspettare da sei mesi a un anno per leggere le storie dei suoi autori preferiti tradotte in "albi pattumiera" accanto ad improbabili comprimari, con traduzioni talvolta approssimative, ma soprattutto che decide di spendere da un minimo di 2.99 dollari in su, e quando dico "in su" intendo anche cifre con doppi zeri. E questo è un pubblico consistente, che la Marvel attuale ha quasi totalmente perduto.
Tutto ciò, secondo me, è successo per questi motivi: la DC Comics, che vi ricordo è parte integrante della Warner Bros, può permettersi il lusso di puntare ad un target più adulto (europeo?) poiché ha le spalle coperte dal colosso editoriale americano che, fondamentalmente, vede nella sussidiaria DC una fonte sconfinata di possibilità narrative da sfruttare anche in altri settori sia mediatici che di marketing; inoltre l’ottuagenaria storia dell’editore quasi lo obbliga a prestare più attenzione a quello che alcuni editor DC definiscono "middle aged fanboy". La Marvel invece, nonostante i ripetuti e finora falliti tentativi di farsi acquistare da un pari grado della Warner (Sony o Fox; anche se nei giorni scorsi, finalmente, è riuscita a farsi comprare dalla Disney), ha l’obbligo di incassare, quindi se a farla incassare sono ragazzini americani con la memoria di un bradipo in ferie, che magari possono leggere Old Man Logan senza vederci la storia di un anziano cowboy col volto di Clint Eastwood ritrascinato a forza in un mondo di violenza, oppure Secret Invasion senza vederci decine e decine di altre storie, allora ecco un fiorire di trame che qualsiasi persona al di sopra dei 26 anni non può che giudicare banali, altamente dimenticabili e, talvolta, al limite della decenza.
Da vecchio fan europeo devo confessare che a volte è desolante scrutare in lungo e in largo le solicitations Marvel alla ricerca di qualcosa di davvero appetibile, proprio come quando negli anni Novanta guardavo le uscite DC con la medesima speranza: infatti, vi sembra azzardato accostare World War Hulk ad Ora Zero e l’Hulk Rosso (nell'immagine in alto) al Superman Elettrico di alcuni anni fa?