martedì 25 ottobre 2011

ECCO UN NUOVO LIBRO PER ALESSANDRO SIANI

Di Diego Del Pozzo
(Il Mattino - 25 ottobre 2011)

L’Italia sempre in lite con se stessa può essere unita da una risata? E’ già capitato in passato, quando la comicità universale di Totò faceva ridere dalle Alpi alla Sicilia, più forte del campanilismo e delle differenze dialettali. Ed è riuscito anche al malinconico umorismo di un altro grande artista napoletano come Massimo Troisi. Pur con le ovvie differenze, si verifica nuovamente oggi con Alessandro Siani, ormai sempre più a suo agio nel ruolo di comico nazional-popolare per antonomasia, forte del successo di Benvenuti al Sud e reduce dalle riprese del sequel Benvenuti al Nord, probabilmente i due film-manifesto della “risata che unisce l’Italia”.
Non è un caso, dunque, che il produttore Aurelio De Laurentiis abbia pensato proprio a Siani per fare da testimonial, durante il Festival di Roma, alla proiezione della versione restaurata di Totò in 3D - Il più comico spettacolo del mondo, il primo film tridimensionale italiano, girato da Mario Mattoli nel 1953 e tornato a nuova vita grazie al complesso lavoro realizzato da Cinecittà Digital Factory e fortemente voluto proprio da De Laurentiis. “Sono felicissimo e orgoglioso di questa chiamata - racconta Siani - perché alla proiezione ci sarà anche Liliana De Curtis, la figlia di Totò. Di fronte a lui, tutti noi dobbiamo levarci tanto di cappello, perché è stato unico e inimitabile. Lui sì che sapeva unire l’Italia, con una comicità davvero senza confini”. Oggi, però, tra i più amati dagli italiani c’è proprio Alessandro. “Ma non scherziamo nemmeno - si schermisce - perché Totò è di un altro livello e il paragone non si pone con nessun altro comico. E poi, io mica sono Garibaldi, che unisco l’Italia: anche se mi sto facendo crescere la barba”.
I paralleli tra realtà meridionale e settentrionale sono al centro, oltre che di quel Benvenuti al Nord a gennaio nei cinema, anche del nuovo libro di Alessandro Siani, Non si direbbe che sei napoletano (200 pagine, 13.90 euro), appena pubblicato da Mondadori, dopo il successo del precedente Un napoletano come me (edito da Rizzoli). “Ho cercato di raccontare col mio stile divertito - spiega Siani - lo stato d’animo del napoletano che si trova a lavorare in una grande città del Nord come Milano, tra luoghi comuni e falsi miti. Un buon esempio può essere quello delle differenze tra una festa di comunione settentrionale e una meridionale, ma anche quello del ragazzo del Sud che fa tardi in ufficio per un inconveniente e, a causa della sua provenienza, viene subito considerato uno sfaticato. Naturalmente, io ci scherzo su, con lo stesso spirito dei due film fatti assieme a Claudio Bisio, che non a caso è autore della prefazione. E nel libro ho inserito anche un po’ di pezzi inediti con suggestioni e situazioni che non hanno trovato spazio nel nuovo film di Luca Miniero”.
Al momento, Alessandro Siani è tra i protagonisti, con Fabio De Luigi e Cristiana Capotondi, della commedia di Alessandro Genovesi La peggior settimana della mia vita, in sala da venerdì. Nei prossimi mesi, invece, si dedicherà al teatro: “Andrò in tournée con un nuovo spettacolo, intitolato Sono in zona. E, naturalmente, partirò da Napoli, all’Augusteo da Natale, per risalire poi tutta l’Italia”.

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