(Il Mattino - 15 ottobre 2011)
Stasera, l’apertura è affidata a Paolo Virzì (nella foto), il regista livornese di Ovosodo e La prima cosa bella, erede della grande tradizione della commedia all’italiana più graffiante e calata nella società del proprio tempo. Però, in vista dell’appuntamento cinefilo di Castel Sant’Elmo, Virzì è destinato a sorprendere la platea napoletana con scelte inattese. “Ho risposto con entusiasmo all’invito di Antonio Monda - racconta il regista - indicandogli di getto una ventina di autori, più che semplici titoli, che istintivamente mi sono venuti in mente: da maestri del nostro cinema come Fellini, De Sica e Scola, a cineasti stranieri che amo molto come, per esempio, Scorsese. La mia passione per il cinema, infatti, è totalizzante e, per così dire, onnivora. E, dunque, anche la selezione fatta per il festival di Napoli segue questi criteri”.
Gli spezzoni che accompagneranno la chiacchierata tra Virzì e il pubblico hanno un obiettivo semplice ma ambizioso: “Quello di trasmettere l’amore che ho per questa forma d’arte. Vorrei, però, che emergesse anzitutto il mio approccio da spettatore e da cinefilo, senza troppi riferimenti al lavoro di regista o alla mia produzione cinematografica. Magari, poi, proverò a spiegare qualche meccanismo del funzionamento di un film attraverso alcune particolari sequenze. E, in questa ottica, come esempio di straordinaria recitazione cinematografica farò vedere una magnifica scena con due grandi attori come Vittorio Gassman e Philippe Noiret, tratta da La famiglia di Ettore Scola”.
A Napoli, Virzì viene sempre molto volentieri. Ma stavolta ha una curiosità in più da soddisfare: “Dall’esterno, mi è sembrato di percepire un clima nuovo che si respira in città, dopo l’elezione di De Magistris come sindaco. Dunque, ci tenevo a vedere con i miei occhi se questa impressione rispondesse a realtà. E, poi, non vedo l’ora di fare una passeggiata domenicale mattutina tra i colori, i rumori e gli odori dell’autunno partenopeo”. Della città, il regista livornese apprezza anche il cinema e alcuni suoi autori: “Proprio prima di partire per Napoli sono stato all’anteprima del nuovo film di Paolo Sorrentino, un regista che, a proposito di gusti e predilezioni, apprezzo davvero molto. D’altra parte, il suo This Must be the Place mi sembrava un titolo da non perdere”. La toccata e fuga partenopea serve anche per staccare per qualche ora dai suoi futuri progetti: “Anche se, in effetti, sto semplicemente almanaccando su alcune idee interessanti, alla ricerca di quella giusta da poter portare fino in fondo”.
Intanto, ieri mattina il protagonista di giornata delle lezioni “Parole di cinema”, cioè quel Gian Alfonso Pacinotti esordiente quest’anno in concorso a Venezia con L’ultimo terrestre dopo una carriera da star del fumetto col nome d’arte Gipi, ha svelato qualche dettaglio del suo nuovo progetto cinematografico: “Ho firmato il contratto per il mio secondo film da regista proprio due giorni fa. Sarà tratto da una sceneggiatura originale e non da un fumetto come il precedente. Quasi certamente lo girerò ancora in Toscana, nuovamente con Gabriele Spinelli come protagonista. In quanto alla mia carriera da autore di fumetti, invece, credo che sia finita, perché non ho più la giusta ispirazione”.
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