lunedì 31 ottobre 2011

L'INCREDIBILE CASO DEI LIBRI "DI MICHELANGELO IOSSA"

La contraffazione, in diritto penale, è il delitto previsto dall'articolo 473 del Codice penale, che recita quanto segue: "Chiunque contraffà o altera i marchi o segni distintivi, nazionali o esteri, delle opere dell'ingegno o dei prodotti industriali, ovvero, senza essere concorso nella contraffazione o alterazione, fa uso di tali marchi o segni contraffatti o alterati, è punito con la reclusione fino a tre anni".
Questa sarebbe la LEGGE! Senonché, qui siamo a favore del re-model, del re-make, del re-mix, insomma del riuso LIBERO anche di opere coperte dal diritto d'autore. Quindi, non è il caso di denunciare questo tizio che, con stile assai discutibile, ha inserito il volume Rock Around the Screen. Storie di cinema e musica pop curato da Diego Del Pozzo e Vincenzo Esposito tra "I SUOI LIBRI" (ignorando i civili inviti di uno dei curatori a correggere il tiro). A questo punto, dunque, è meglio pensare che l'operazione di "restyling" (diciamo così) sia il segno del successo dell'opera.
Va detto, però, che anche nel "rimescolamento post-moderno", ci sono i nani e i giganti: e non è questa la sede per chiarire a quale delle due categorie appartenga questo signore, che risponde al nome di Michelangelo Iossa. Peace & Love! E soprattutto, buon "Cut & Paste" a tutti.

3 commenti:

  1. Che stile, questo Iossa!

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  2. Che strana vicenda... Ma siamo sicuri che non sia qualche bookstore online a fare casini? Dove l'hai vista questa locandina?

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  3. Ciao, KinemaZOne, ti rimando al post del 2 novembre, nel quale è tutto spiegato bene.

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